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Description

GIOVANNI MICHELE GRANERI La dissipazione del figliol prodigo Olio su tela, 49,5x84 cm Il dipinto raffigura un tema che ottenne grande successo in Piemonte nel Settecento: quello delle vicende del Figliol Prodigo. La storia evangelica, esemplare sul piano morale, si prestava anche assai bene a spunti per i pittori di genere. La tela sono opera di uno dei più importanti pittori del settore: Giovanni Michele Graneri. L'artista fu tra i più significativi rappresentanti della pittura di genere e di bambocciata, che fiorì in Piemonte durante il Settecento. Si formò nel solco del grande pittore bambocciante Pietro Domenico Ollivero ma, fin dalle opere giovanili, appare ben distinguibile, con uno stile personale spiccato, meno raffinato e meno incline alla meditazione, ricco di un realismo di impronta popolaresca, con gusto per l'aneddoto, l'episodio minuto gli accenti picareschi. La sua pittura vivace, ironica, icastica, incontrò il gusto di personalità della corte, di privati borghesi e nobili, per i quali dipinse un gran numero di quadri, oggi in parte dispersi sul mercato. In questo caso Graneri, come già aveva fatto Ollivero fa un calco, abilissimo e con varianti precise, dalle incisioni, facenti parte di una serie di 5 fogli rappresentanti la parabola del figliol prodigo con soggetti di invenzione di Cornelis De Wael. (A, Cifani, F. Monetti, I piaceri e le grazie. Collezionismo, pittura di genere e di paesaggio fra Sei e Settecento in Piemonte, Torino 1993, tomo primo e secondo; A.Cifani, F. Monetti, Giovanni Michele Graneri. in : Il regno segreto. Sardegna-Piemonte: una visione postcoloniale, Nuoro 2020, pp. 38-41)

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GIOVANNI MICHELE GRANERI La dissipazione del figliol prodigo Olio su tela, 49,5x84 cm Il dipinto raffigura un tema che ottenne grande successo in Piemonte nel Settecento: quello delle vicende del Figliol Prodigo. La storia evangelica, esemplare sul piano morale, si prestava anche assai bene a spunti per i pittori di genere. La tela sono opera di uno dei più importanti pittori del settore: Giovanni Michele Graneri. L'artista fu tra i più significativi rappresentanti della pittura di genere e di bambocciata, che fiorì in Piemonte durante il Settecento. Si formò nel solco del grande pittore bambocciante Pietro Domenico Ollivero ma, fin dalle opere giovanili, appare ben distinguibile, con uno stile personale spiccato, meno raffinato e meno incline alla meditazione, ricco di un realismo di impronta popolaresca, con gusto per l'aneddoto, l'episodio minuto gli accenti picareschi. La sua pittura vivace, ironica, icastica, incontrò il gusto di personalità della corte, di privati borghesi e nobili, per i quali dipinse un gran numero di quadri, oggi in parte dispersi sul mercato. In questo caso Graneri, come già aveva fatto Ollivero fa un calco, abilissimo e con varianti precise, dalle incisioni, facenti parte di una serie di 5 fogli rappresentanti la parabola del figliol prodigo con soggetti di invenzione di Cornelis De Wael. (A, Cifani, F. Monetti, I piaceri e le grazie. Collezionismo, pittura di genere e di paesaggio fra Sei e Settecento in Piemonte, Torino 1993, tomo primo e secondo; A.Cifani, F. Monetti, Giovanni Michele Graneri. in : Il regno segreto. Sardegna-Piemonte: una visione postcoloniale, Nuoro 2020, pp. 38-41)

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