ORTELIUS, Abraham (1527-1598) - Typus Orbis Terrarum. Antwerp: [1587-1592?]. A hand-coloured copy of one of the most celebrated and well-known maps of the world. The first edition of the Theatrum Orbis Terrarum was published in 1570 and is considered to be the first modern atlas; the Typus Orbis Terrarum was always included as the first map and there were three different editions already published in the course of the 16th century. This lightly later version includes some updates such as the more correct form of South America and the transformation of the clouds of the outer edge with a typically Flemish decorative cartouche. At the four corners there are Latin captions enclosed in circles. There are several cartographic hypotheses included in this map which are represented for the first time; first of all the great Terra Australis Nondum Cognita, the north-west passage under the Terra Septemtrionalis Incognita, the first erroneous projection of Japan and the equally conjectural delineation of New Guinea and the Solomon Islands. North America in particular is a study of conjecture and mythical cartography; for example, Nova Francia is outlined, although the map debuted well before the visits of Champlain and the Jesuits. The sources used are Mercatore's world map from 1569, Gastaldi's from 1561 and Diego Gutierrez's portolan of the Atlantic coasts. (Misura del foglio 458 x 557mm). Engraved map (358 x 488mm). (Browned, with repairs and reinforcements at the central fold and margins, some staining in the marginssome very small tears to the margin of the paper far from the etching); with modern frame. IT ORTELIUS, Abraham (1527-1598) - Typus Orbis Terrarum. Anversa: [1587-1592?]. Esemplare colorato a mano all'epoca di una delle mappe del mondo più celebri e conosciute. La prima edizione del Theatrum Orbis Terrarum fu pubblicata nel 1570 e viene considerato essere il primo atlante moderno; questa mappa era sempre inserita come prima carta geografica e vi furono tre diverse edizioni già nel corso del XVI secolo. Questa versione di poco successiva rileva qualche aggiornamento come la forma più corretta del Sud America e la trasformazione delle nuvole del bordo esterno con un cartiglio decorativo tipicamente fiammingo. Ai quattro angoli vi sono didascalie latine racchiuse entro cerchi. Sono diverse le ipotesi cartografiche incluse nella mappa e per la prima volta qui rappresentate; in primis la grande Terra Australis Nondum Cognita, il passaggio a nord-ovest sotto la Terra Septemtrionalis Incognita, la prima errata proiezione del Giappone e l'altrettanto congetturale delineamento della Nuova Guinea e delle Isole Salomone. Il Nord America in particolare è uno studio di congetture e cartografia mitica; viene per esempio delineata la Nova Francia, anche se la mappa ha debuttato ben prima delle visite di Champlain e dei Gesuiti. Le fonti utilizzate sono la mappa del mondo di Mercatore del 1569, quella di Gastaldi del 1561 e il portolano delle coste dell'Atlantico di Diego Gutierrez. (Misura del foglio 458 x 557mm). Mappa incisa in rame (358 x 488mm). (Brunita e con riparazioni e rinforzi alla piega esterna e ai margini, macchie perlopiù ai margini esterni, alcuni piccolissimi strappetti al margine del foglio e lontani dall'incisione); con cornice moderna.