DROUOT
giovedì 11 lug a : 14:00 (CEST)

Ar Seiz Avel: designer in Bretagna per oggi e domani

Rennes Enchères Bretagne - +33299315800 - Email CVV

32, place des Lices 35000 Rennes, Francia
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178 risultati

Lotto 96 - Maryse DUGOIS, nata nel 1958 Evanescence, Rennes - 2014 Scultura in carta velina, colla leggera, filo di ferro. Pezzo unico. Firmata su un'etichetta di carta velina sotto la base del globo e sotto la cupola di pizzo. 36 x 26 cm Globo di vetro 40 x 30 cm Alla luce naturale, la trasparenza di questa cupola dà piena dimensione alla rete di pizzo che accompagna l'occhio in un viaggio attraverso le complessità della carta velina. --- Maryse DUGOIS, nata nel 1958 Formatasi inizialmente all'Ecole Boulle, il lavoro creativo di Maryse Dugois è iniziato in Bretagna. La natura bretone, in tutta la sua diversità, è sempre stata per lei una grande ispirazione e le ha offerto una moltitudine di campi da esplorare. Queste esplorazioni l'hanno portata a sviluppare un approccio personalizzato alla carta tissue da oltre vent'anni. Si ispira alla natura per ricreare l'emozione che emana, utilizzando le sue creazioni per creare un mondo poetico e onirico. Sempre alla ricerca di nuove forme e nuovi effetti materici, modella a mano la carta di seta, dando vita a questo materiale in creazioni raffinate che sublimano la leggerezza e la complicità con la luce... Lavorando con alcuni dei marchi di lusso più importanti del mondo, crea sculture e decorazioni in carta di seta per eventi e vetrine. Nel 2010 ha iniziato a lavorare per Guerlain, Dior, Chanel, Issey-Miyake, Mellerio... a Parigi e in tutto il mondo con creazioni originali e uniche. Le sue due creazioni presentate per Ar Seiz Avel, Gorgonne e Evanescence, sono realizzate in pizzo di carta di seta e rappresentano il culmine di un lungo periodo di ricerca nella ricerca di esprimere l'essenziale, sensibile ai giochi di luce naturale, riecheggiando la natura e l'emozione che porta con sé.

Stima 850 - 1 000 EUR

Lotto 97 - Jean-Yves ANDRE, nato nel 1955 Totem 01, Landunvez - 2024 Acrilico su polimero. Pezzo unico firmato sulla base e controfirmato, datato e titolato sul lato inferiore. la base. Altezza: 172 cm - Diametro: 16 cm - Dimensioni della base: 30 x 30 cm --- Jean-Yves ANDRE, nato nel 1955 Originario di Plouescat, Jean-Yves André vive e lavora a Landunvez (Finistère) e si è sempre sentito a casa nell'illustrazione e nella decorazione. Per questo motivo ha deciso di lavorare su oggetti di uso quotidiano. Influenzato dai motivi di Seiz Breur, Pierre Toulhoat, Bigouden e Glazik, ma anche dalla pittura australiana Abori gene e dalla calligrafia araba, ha lavorato in residenza presso Henriot a Quimper (2000 e 2013), ha creato decorazioni per tessuti (in particolare asciugamani da bagno) per Bouchara tra il 1996 e il 2002 e ha disegnato illustrazioni per cartoline pubblicate da Jos de Châteaulin. Ha decorato edifici nel porto di Brest in occasione di feste marittime (1996, 2000, 2004). Oltre alla pittura su legno, tela o volume (colonne) e al disegno, si esprime anche attraverso l'incisione (acquaforte, puntasecca). Appassionato di pietra, ha realizzato diversi libri (testi e disegni) su antiche croci, megaliti e stele in Bretagna. Oltre al suo coinvolgimento nel design bretone contemporaneo, le sue creazioni sono impregnate della tradizione ornamentale bretone, dalle opere del Seiz Breur ai motivi dei costumi Bigouden e alle lastre incise di Gavrinis. Ar Seiz Avel è una nuova occasione per presentare il suo lavoro a Rennes e farlo conoscere a un nuovo pubblico.

Stima 500 - 700 EUR

Lotto 98 - Jean-Yves ANDRE, nato nel 1955 Totem 2, Landunvez - 2019 Acrilico su polimero. Pezzo unico firmato sulla base. Altezza: 151 cm - Diametro: 15 cm - Dimensioni della base: 30 x 30 cm --- Jean-Yves ANDRE, nato nel 1955 Originario di Plouescat, Jean-Yves André vive e lavora a Landunvez (Finistère) e si è sempre sentito a casa nell'illustrazione e nella decorazione. Per questo motivo ha deciso di lavorare su oggetti di uso quotidiano. Influenzato dai motivi di Seiz Breur, Pierre Toulhoat, Bigouden e Glazik, ma anche dalla pittura australiana Abori gene e dalla calligrafia araba, ha lavorato in residenza presso Henriot a Quimper (2000 e 2013), ha creato decorazioni per tessuti (in particolare asciugamani da bagno) per Bouchara tra il 1996 e il 2002 e ha disegnato illustrazioni per cartoline pubblicate da Jos de Châteaulin. Ha decorato edifici nel porto di Brest in occasione di feste marittime (1996, 2000, 2004). Oltre alla pittura su legno, tela o volume (colonne) e al disegno, si esprime anche attraverso l'incisione (acquaforte, puntasecca). Appassionato di pietra, ha realizzato diversi libri (testi e disegni) su antiche croci, megaliti e stele in Bretagna. Oltre al suo coinvolgimento nel design bretone contemporaneo, le sue creazioni sono impregnate della tradizione ornamentale bretone, dalle opere del Seiz Breur ai motivi dei costumi Bigouden e alle lastre incise di Gavrinis. Ar Seiz Avel è una nuova occasione per presentare il suo lavoro a Rennes e farlo conoscere a un nuovo pubblico.

Stima 500 - 700 EUR

Lotto 99 - Caroline BIZIEN, nata nel 1993 Kraz, 2024 Stampa Fine Art in quadricromia su carta Fedrigoni Arena Smooth 300g/m2. Stampa unica, firmata in basso a destra. 50 x 70 cm L'illustrazione riunisce tutte le specialità della costa (cozze, noci di cocco di Paimpol, kiwi di Cap-Coz, salsicce di Cap-Coz). di Paimpol, kiwi di Cap-Coz, salsicce di Molène) in un amalgama comico che celebra la diversità delle culture locali, come una strizzata d'occhio alla crepe da cartolina. --- Caroline BIZIEN, nata nel 1993 Autrice e illustratrice, nata a Quimper. Dopo aver studiato all'ENSAD di Parigi, compreso un anno di scambio alla School of the Art Institute di Chicago, dove è stata allieva del fumettista Chris Ware, si è diplomata nella sezione Printed Image. Chris Ware, si è diplomata nella sezione Printed Image. Appassionata di storytelling e di arti e mestieri, lavora regolarmente con giovani marchi, istituzioni pubbliche, stampa, produzione audiovisiva e organizzazioni no-profit. Il suo lavoro le permette di reinventare costantemente il suo approccio tecnico ed estetico attraverso incontri e residenze, che l'hanno portata a esplorare molti territori diversi (J'adore, J'adore, J'adore, J'adore, J'adore, J'adore, J'adore, J'adore, J'adore). (Giura, Allier, Belgio...). Il suo attaccamento alla Bretagna e al Finistère rimane tuttavia intatto, poiché vive e lavora nella sua città natale. È un terreno fertile per la sua immaginazione, per la condivisione orale di una tradizione narrativa, a volte abbellita, a volte esagerata, che infonde sia il paesaggio che il patrimonio. Per questo, nell'ambito dell'iniziativa Ar Seiz Avel, ha deciso di condurre una ricerca naturalistica e patrimoniale che le permettesse di conoscere il paesaggio e il patrimonio. e patrimoniale che le avrebbe dato l'opportunità di raccogliere e restituire a queste storie il loro posto nell'immaginario collettivo contemporaneo. Tra umorismo e poesia, le due serie rendono omaggio alla Bretagna e al movimento Seiz Breur. e al movimento Seiz Breur: alla loro gamma di pratiche, alla loro tavolozza audace e alle loro linee taglienti.

Stima 400 - 500 EUR

Lotto 100 - Caroline BIZIEN, nata nel 1993 DZ-TX, 2024 Stampa Fine Art in quadricromia su carta Fedrigoni Arena Smooth 300g/m2. Stampa unica, firmata in basso a destra. 50 x 70 cm Il manifesto Dz-tx mette in evidenza in modo umoristico l'adattabilità della popolazione bretone attraverso due episodi storici: l'esodo della popolazione della Bretagna centrale verso gli Stati Uniti durante il XIX e il XX secolo e le conseguenze della crisi delle sardine del 1902, che portò alcuni pescatori a convertirsi alla produzione tessile. Il branzino viene reinventato a sua volta come cowboy, bordeur o semplicemente come cugino americano della diaspora. --- Caroline BIZIEN, nata nel 1993 Autrice e illustratrice, nata a Quimper. Dopo aver studiato all'ENSAD di Parigi, compreso un anno di scambio alla School of the Art Institute di Chicago, dove è stata allieva del fumettista Chris Ware, si è diplomata nella sezione Printed Image. Chris Ware, si è diplomata nella sezione Printed Image. Appassionata di storytelling e di arti e mestieri, lavora regolarmente con giovani marchi, istituzioni pubbliche, stampa, produzione audiovisiva e organizzazioni no-profit. Il suo lavoro le permette di reinventare costantemente il suo approccio tecnico ed estetico attraverso incontri e residenze, che l'hanno portata a esplorare molti territori diversi (J'adore, J'adore, J'adore, J'adore, J'adore, J'adore, J'adore, J'adore, J'adore). (Giura, Allier, Belgio...). Il suo attaccamento alla Bretagna e al Finistère rimane tuttavia intatto, poiché vive e lavora nella sua città natale. È un terreno fertile per la sua immaginazione, per la condivisione orale di una tradizione narrativa, a volte abbellita, a volte esagerata, che infonde sia il paesaggio che il patrimonio. Così, nell'ambito dell'iniziativa Ar Seiz Avel, ha deciso di condurre una ricerca naturalistica e patrimoniale che le avrebbe dato l'opportunità di raccogliere e ripristinare queste storie. l'opportunità di raccogliere e restituire a queste storie il posto che spetta loro nell'immaginario collettivo contemporaneo. Tra umorismo e poesia, le due serie rendono omaggio alla Bretagna e al movimento Seiz Breur. e al movimento Seiz Breur: alla loro gamma di pratiche, alla loro tavolozza audace e alle loro linee taglienti.

Stima 400 - 500 EUR

Lotto 101 - Eva MORAZE, nata nel 2001 Le Père Douarnenez, Nantes - 2024 Acquerello, acrilico-guazzo e matite colorate su carta da 300 g. Pezzo unico, datato e firmato in basso a sinistra. 29,7 x 21 cm Include un set di carte Seven Families 09/72 e un'edizione 06/50. Uomo che indossa il costume tradizionale di Douarnenez, inizio del XX secolo. --- Eva MORAZE, nata nel 2001 Originaria di Rennes, Eva Morazé ha vissuto per dieci anni a Lorient e poi a Lesconil. Si è recentemente diplomata all'Ecole Pivaut di Nantes e nell'ambito di Ar Seiz Avel presenta un lavoro basato sul gioco delle Sette Famiglie sul tema della Bretagna. Gioco delle sette famiglie sul tema della Bretagna di un tempo. I suoi riferimenti sono principalmente George Robin, per le sue composizioni incisorie, ma anche Suzanne Candré-Creston per i suoi motivi e colori. René-Yves Creston per i suoi dipinti e Mathurin Méheut per le sue gouaches e i suoi motivi. Si ispira anche ad Alphonse Mucha e alle sue composizioni di manifesti, in particolare a La Bretonne e La Normande. Con il suo lavoro, mette in evidenza la diversità dei costumi tradizionali bretoni e, attraverso i suoi disegni visivamente ricchi, perpetua un'estetica e una cultura che non dovrebbero essere dimenticate. In questo modo, Eva Morazé contribuisce a una riabilitazione ludica della cultura bretone. Nel suo gioco, ogni famiglia porta il nome di una città o di un villaggio bretone: Elliant, Pont l'Abbé, Pontivy, Douarnenez, Ploaré, Plougastel Daoulas, Pont-Aven, Locronan, ognuno vestito con il proprio costume bretone, la propria tavolozza di colori e il proprio design. Della trentina di illustrazioni, l'artista ha selezionato nove esemplari originali, venduti con un pacchetto di carte e un'edizione.

Stima 300 - 400 EUR

Lotto 102 - Eva MORAZE, nata nel 2001 La ragazza di Locronan, Nantes - 2024 Acquerello, acrilico-guazzo e matite colorate su carta da 300 grammi. Pezzo unico, datato e firmato in basso a sinistra. 29,7 x 21 cm Include un set di cartoline Seven Families 04/72 e un'edizione 01/50. Ragazza che indossa il costume locrese del 1880. --- Eva MORAZE, nata nel 2001 Originaria di Rennes, Eva Morazé ha vissuto per dieci anni a Lorient e poi a Lesconil. Si è recentemente diplomata all'Ecole Pivaut di Nantes e nell'ambito di Ar Seiz Avel presenta un lavoro basato sul gioco delle Sette Famiglie sul tema della Bretagna. Gioco delle sette famiglie sul tema della Bretagna di un tempo. I suoi riferimenti sono principalmente George Robin, per le sue composizioni incisorie, ma anche Suzanne Candré-Creston per i suoi motivi e colori. René-Yves Creston per i suoi dipinti e Mathurin Méheut per le sue gouaches e i suoi motivi. Si ispira anche ad Alphonse Mucha e alle sue composizioni di manifesti, in particolare a La Bretonne e La Normande. Con il suo lavoro, mette in evidenza la diversità dei costumi tradizionali bretoni e, attraverso i suoi disegni visivamente ricchi, perpetua un'estetica e una cultura che non dovrebbero essere dimenticate. In questo modo, Eva Morazé contribuisce a una riabilitazione ludica della cultura bretone. Nel suo gioco, ogni famiglia porta il nome di una città o di un villaggio bretone: Elliant, Pont l'Abbé, Pontivy, Douarnenez, Ploaré, Plougastel Daoulas, Pont-Aven, Locronan, ognuna vestita con il proprio costume bretone, la propria tavolozza di colori e il proprio design. Della trentina di illustrazioni, l'artista ha selezionato nove esemplari originali, venduti con un pacchetto di carte e un'edizione.

Stima 300 - 400 EUR

Lotto 103 - Eva MORAZE, nata nel 2001 Il figlio Pont-Aven, Nantes - 2024 Acquerello, acrilico-guazzo e matite colorate su carta da 300 g. Pezzo unico, datato e firmato in basso a sinistra. 29,7 x 21 cm Sono incluse una serie di carte Seven Families 07/72 e un'edizione 04/50. Bambino che indossa il costume di Pont-Aven, inizio del XX secolo. --- Eva MORAZE, nata nel 2001 Originaria di Rennes, Eva Morazé ha vissuto per dieci anni a Lorient e poi a Lesconil. Si è recentemente diplomata all'Ecole Pivaut di Nantes e nell'ambito di Ar Seiz Avel presenta un lavoro basato sul gioco delle Sette Famiglie sul tema della Bretagna. Gioco delle sette famiglie sul tema della Bretagna di un tempo. I suoi riferimenti sono principalmente George Robin, per le sue composizioni incisorie, ma anche Suzanne Candré-Creston per i suoi motivi e colori. René-Yves Creston per i suoi dipinti e Mathurin Méheut per le sue gouaches e i suoi motivi. Si ispira anche ad Alphonse Mucha e alle sue composizioni di manifesti, in particolare a La Bretonne e La Normande. Con il suo lavoro, mette in evidenza la diversità dei costumi tradizionali bretoni e, attraverso i suoi disegni visivamente ricchi, perpetua un'estetica e una cultura che non dovrebbero essere dimenticate. In questo modo, Eva Morazé contribuisce a una riabilitazione ludica della cultura bretone. Nel suo gioco, ogni famiglia porta il nome di una città o di un villaggio bretone: Elliant, Pont l'Abbé, Pontivy, Douarnenez, Ploaré, Plougastel Daoulas, Pont-Aven, Locronan, ognuna vestita in costume bretone, con la propria tavolozza di colori e il proprio design. Della trentina di illustrazioni, l'artista ha selezionato nove esemplari originali, venduti con un pacchetto di carte e un'edizione.

Stima 300 - 400 EUR

Lotto 104 - Eva MORAZE, nata nel 2001 La Mère Pont-L'Abbé, Nantes - 2024 Acquerello, acrilico-guazzo e matite colorate su carta da 300 g. Pezzo unico, datato e firmato in basso a sinistra, con certificato di autenticità. 29,7 x 21 cm Include una serie di carte Sette Famiglie 08/72 e un'edizione 05/50. Giovane donna che indossa il costume di Pontl'Abbé, inizio del XX secolo. --- Eva MORAZE, nata nel 2001 Originaria di Rennes, Eva Morazé ha vissuto per dieci anni a Lorient e poi a Lesconil. Si è recentemente diplomata all'Ecole Pivaut di Nantes e nell'ambito di Ar Seiz Avel presenta un lavoro basato sul gioco delle Sette Famiglie sul tema della Bretagna. Gioco delle sette famiglie sul tema della Bretagna di un tempo. I suoi riferimenti sono principalmente George Robin, per le sue composizioni incisorie, ma anche Suzanne Candré-Creston per i suoi motivi e colori. René-Yves Creston per i suoi dipinti e Mathurin Méheut per le sue gouaches e i suoi motivi. Si ispira anche ad Alphonse Mucha e alle sue composizioni di manifesti, in particolare a La Bretonne e La Normande. Con il suo lavoro, mette in evidenza la diversità dei costumi tradizionali bretoni e, attraverso i suoi disegni visivamente ricchi, perpetua un'estetica e una cultura che non dovrebbero essere dimenticate. In questo modo, Eva Morazé contribuisce a una riabilitazione ludica della cultura bretone. Nel suo gioco, ogni famiglia porta il nome di una città o di un villaggio bretone: Elliant, Pont l'Abbé, Pontivy, Douarnenez, Ploaré, Plougastel Daoulas, Pont-Aven, Locronan, ognuna vestita con il proprio costume bretone, la propria tavolozza di colori e il proprio design. Della trentina di illustrazioni, l'artista ha selezionato nove esemplari originali, venduti con un pacchetto di carte e un'edizione.

Stima 300 - 400 EUR

Lotto 105 - Eva MORAZE, nata nel 2001 Il figlio Pont-L'Abbé, Nantes - 2024 Acquerello, acrilico-guazzo e matite colorate su carta da 300 g. Pezzo unico datato e firmato in basso a sinistra, con certificato di autenticità. 29,7 x 21 cm Include una serie di carte Sette Famiglie 10/72 e un'edizione 07/50. Bambino che indossa il costume di Pont-L'Abbé, inizio del XX secolo. --- Eva MORAZE, nata nel 2001 Originaria di Rennes, Eva Morazé ha vissuto per dieci anni a Lorient e poi a Lesconil. Si è recentemente diplomata all'Ecole Pivaut di Nantes e nell'ambito di Ar Seiz Avel presenta un lavoro basato sul gioco delle Sette Famiglie sul tema della Bretagna. Gioco delle sette famiglie sul tema della Bretagna di un tempo. I suoi riferimenti sono principalmente George Robin, per le sue composizioni incisorie, ma anche Suzanne Candré-Creston per i suoi motivi e colori. René-Yves Creston per i suoi dipinti e Mathurin Méheut per le sue gouaches e i suoi motivi. Si ispira anche ad Alphonse Mucha e alle sue composizioni di manifesti, in particolare a La Bretonne e La Normande. Con il suo lavoro, mette in evidenza la diversità dei costumi tradizionali bretoni e, attraverso i suoi disegni visivamente ricchi, perpetua un'estetica e una cultura che non dovrebbero essere dimenticate. In questo modo, Eva Morazé contribuisce a una riabilitazione ludica della cultura bretone. Nel suo gioco, ogni famiglia porta il nome di una città o di un villaggio bretone: Elliant, Pont l'Abbé, Pontivy, Douarnenez, Ploaré, Plougastel Daoulas, Pont-Aven, Locronan, ognuna vestita con il proprio costume bretone, la propria tavolozza di colori e il proprio design. Della trentina di illustrazioni, l'artista ha selezionato nove esemplari originali, venduti con un pacchetto di carte e un'edizione.

Stima 300 - 400 EUR

Lotto 106 - Eva MORAZE, nata nel 2001 La ragazza Plougastel-Daoulas, Nantes - 2024 Acquerello, acrilico-guazzo e matite colorate su carta da 300 g. Pezzo unico, datato e firmato in basso a sinistra. 29,7 x 21 cm Include un set di carte Sette Famiglie 05/72 e un'edizione 02/50. Bambina che indossa il costume rosa di Plougastel, inizio XX secolo. --- Eva MORAZE, nata nel 2001 Originaria di Rennes, Eva Morazé ha vissuto per dieci anni a Lorient e poi a Lesconil. Si è recentemente diplomata all'Ecole Pivaut di Nantes e nell'ambito di Ar Seiz Avel presenta un lavoro basato sul gioco delle Sette Famiglie sul tema della Bretagna. Gioco delle sette famiglie sul tema della Bretagna di un tempo. I suoi riferimenti sono principalmente George Robin, per le sue composizioni incisorie, ma anche Suzanne Candré-Creston per i suoi motivi e colori. René-Yves Creston per i suoi dipinti e Mathurin Méheut per le sue gouaches e i suoi motivi. Si ispira anche ad Alphonse Mucha e alle sue composizioni di manifesti, in particolare a La Bretonne e La Normande. Con il suo lavoro, mette in evidenza la diversità dei costumi tradizionali bretoni e, attraverso i suoi disegni visivamente ricchi, perpetua un'estetica e una cultura che non dovrebbero essere dimenticate. In questo modo, Eva Morazé contribuisce a una riabilitazione ludica della cultura bretone. Nel suo gioco, ogni famiglia porta il nome di una città o di un villaggio bretone: Elliant, Pont l'Abbé, Pontivy, Douarnenez, Ploaré, Plougastel Daoulas, Pont-Aven, Locronan, ognuna vestita con il proprio costume bretone, la propria tavolozza di colori e il proprio design. Della trentina di illustrazioni, l'artista ha selezionato nove esemplari originali, venduti con un pacchetto di carte e un'edizione.

Stima 300 - 400 EUR

Lotto 107 - Eva MORAZE, nata nel 2001 Il padre Plougastel-Daoulas, Nantes - 2024 Acquerello, acryla-gouache e matite colorate su carta da 300 g. Pezzo unico, datato e firmato in basso a sinistra. 29,7 x 21 cm Include una serie di carte Seven Families 12/72 e un'edizione 09/50. Uomo che indossa il costume tradizionale rosa di Plougastel, inizio del XX secolo. --- Eva MORAZE, nata nel 2001 Originaria di Rennes, Eva Morazé ha vissuto per dieci anni a Lorient e poi a Lesconil. Si è recentemente diplomata all'Ecole Pivaut di Nantes e nell'ambito di Ar Seiz Avel presenta un lavoro basato sul gioco delle Sette Famiglie sul tema della Bretagna. Gioco delle sette famiglie sul tema della Bretagna di un tempo. I suoi riferimenti sono principalmente George Robin, per le sue composizioni incisorie, ma anche Suzanne Candré-Creston per i suoi motivi e colori. René-Yves Creston per i suoi dipinti e Mathurin Méheut per le sue gouaches e i suoi motivi. Si ispira anche ad Alphonse Mucha e alle sue composizioni di manifesti, in particolare a La Bretonne e La Normande. Con il suo lavoro, mette in evidenza la diversità dei costumi tradizionali bretoni e, attraverso i suoi disegni visivamente ricchi, perpetua un'estetica e una cultura che non dovrebbero essere dimenticate. In questo modo, Eva Morazé contribuisce a una riabilitazione ludica della cultura bretone. Nel suo gioco, ogni famiglia porta il nome di una città o di un villaggio bretone: Elliant, Pont l'Abbé, Pontivy, Douarnenez, Ploaré, Plougastel Daoulas, Pont-Aven, Locronan, ognuna vestita con il proprio costume bretone, la propria tavolozza di colori e il proprio design. Della trentina di illustrazioni, l'artista ha selezionato nove esemplari originali, venduti con un pacchetto di carte e un'edizione.

Stima 300 - 400 EUR

Lotto 108 - Eva MORAZE, nata nel 2001 Il figlio di Elliant, Nantes - 2024 Acquerello, acrilico-guazzo e matite colorate su carta da 300 g. Pezzo unico, datato e firmato in basso a sinistra. 29,7 x 21 cm Include un set di carte Seven Families 06/72 e un'edizione 03/50. Bambino che indossa il costume di Elliant, inizio del XX secolo. --- Eva MORAZE, nata nel 2001 Originaria di Rennes, Eva Morazé ha vissuto per dieci anni a Lorient e poi a Lesconil. Si è recentemente diplomata all'Ecole Pivaut di Nantes e nell'ambito di Ar Seiz Avel presenta un lavoro basato sul gioco delle Sette Famiglie sul tema della Bretagna. Gioco delle sette famiglie sul tema della Bretagna di un tempo. I suoi riferimenti sono principalmente George Robin, per le sue composizioni incisorie, ma anche Suzanne Candré-Creston per i suoi motivi e colori. René-Yves Creston per i suoi dipinti e Mathurin Méheut per le sue gouaches e i suoi motivi. Si ispira anche ad Alphonse Mucha e alle sue composizioni di manifesti, in particolare a La Bretonne e La Normande. Con il suo lavoro, mette in evidenza la diversità dei costumi tradizionali bretoni e, attraverso i suoi disegni visivamente ricchi, perpetua un'estetica e una cultura che non dovrebbero essere dimenticate. In questo modo, Eva Morazé contribuisce a una riabilitazione ludica della cultura bretone. Nel suo gioco, ogni famiglia porta il nome di una città o di un villaggio bretone: Elliant, Pont l'Abbé, Pontivy, Douarnenez, Ploaré, Plougastel Daoulas, Pont-Aven, Locronan, ognuna vestita con il proprio costume bretone, la propria tavolozza di colori e il proprio design. Della trentina di illustrazioni, l'artista ha selezionato nove esemplari originali, venduti con un pacchetto di carte e un'edizione.

Stima 300 - 400 EUR

Lotto 109 - Eva MORAZE, nata nel 2001 Le Père Pontivy, Nantes - 2024 Acquerello, acrilico-guazzo e matite colorate su carta da 300 g. Pezzo unico, datato e firmato in basso a sinistra. 29,7 x 21 cm Include una serie di carte Seven Families 11/72 e un'edizione 08/50. Uomo che indossa il costume bianco di Pontivy, inizio del XX secolo. --- Eva MORAZE, nata nel 2001 Originaria di Rennes, Eva Morazé ha vissuto per dieci anni a Lorient e poi a Lesconil. Si è recentemente diplomata all'Ecole Pivaut di Nantes e nell'ambito di Ar Seiz Avel presenta un lavoro basato sul gioco delle Sette Famiglie sul tema della Bretagna. Gioco delle sette famiglie sul tema della Bretagna di un tempo. I suoi riferimenti sono principalmente George Robin, per le sue composizioni incisorie, ma anche Suzanne Candré-Creston per i suoi motivi e colori. René-Yves Creston per i suoi dipinti e Mathurin Méheut per le sue gouaches e i suoi motivi. Si ispira anche ad Alphonse Mucha e alle sue composizioni di manifesti, in particolare a La Bretonne e La Normande. Con il suo lavoro, mette in evidenza la diversità dei costumi tradizionali bretoni e, attraverso i suoi disegni visivamente ricchi, perpetua un'estetica e una cultura che non dovrebbero essere dimenticate. In questo modo, Eva Morazé contribuisce a una riabilitazione ludica della cultura bretone. Nel suo gioco, ogni famiglia porta il nome di una città o di un villaggio bretone: Elliant, Pont l'Abbé, Pontivy, Douarnenez, Ploaré, Plougastel Daoulas, Pont-Aven, Locronan, ognuna vestita con il proprio costume bretone, la propria tavolozza di colori e il proprio design. Della trentina di illustrazioni, l'artista ha selezionato nove esemplari originali, venduti con un pacchetto di carte e un'edizione.

Stima 300 - 400 EUR

Lotto 110 - Myriam INGRAO, nata nel 1984 La Terra, Ille-et-Vilaine - 2013 Penna stilografica su carta, stesa su fondo Vergé, bordi sagomati. Pezzo unico intitolato in basso a sinistra, datato e firmato in basso a destra a matita. 55 x 78 cm --- Myriam INGRAO, nata nel 1984 Nata a St-Brieuc, Myriam Ingrao lavora per un panorama artistico ampio e multidisciplinare: disegno, scrittura, canto, lettura, incisione e volume. Ha un approccio sensibile ed esigente al suo lavoro, con una vasta gamma di esperienze musicali e teatrali, mostre personali e collettive, e come artista associata al collettivo Les Ateliers du vent di Rennes. I diplomi conseguiti con lode testimoniano la sua curiosità: DNSEP all'EESAB di Lorient (2008), Master 2 in Belle Arti a Rennes (2009), CAP in gioielleria a Ploërmel (2015-17). Con sede nel Morbihan, i suoi disegni e le sue sculture riprendono le forme di minerali e piante, come resti archeologici. Questa "ricamatrice d'inchiostro" traccia i suoi tratti meticolosi fino alla vertigine del dettaglio. La figura universale del tondo si distende in una nebulosa esplosione di stelle, le cui origini travagliate sono amplificate dalla precisione dei punti sulla carta. Le sculture in terracotta o in argilla cruda rappresentano un universo in cui i materiali giocano con le apparenze: l'argilla diventa legno, corallo o roccia, grazie a cera e pigmenti. Insieme, formano microcosmi in cui ogni opera presenta un frammento di mondo. Offerta allo sguardo, un'altra natura fruscia con mille metamorfosi.

Stima 500 - 600 EUR

Lotto 111 - Myriam INGRAO, nata nel 1984 L'Os XVIII, Morbihan - 2022 Penna stilografica su carta acquerellata. Opera unica datata a sinistra, titolata al centro e firmata in basso a destra a matita. 68 x 53 cm --- Myriam INGRAO, nata nel 1984 Nata a St-Brieuc, Myriam Ingrao lavora per un panorama artistico ampio e multidisciplinare: disegno, scrittura, canto, lettura, incisione e volume. Ha un approccio sensibile ed esigente al suo lavoro, con una vasta gamma di esperienze musicali e teatrali, mostre personali e collettive, e come artista associata al collettivo Les Ateliers du vent di Rennes. I diplomi conseguiti con lode testimoniano la sua curiosità: DNSEP all'EESAB di Lorient (2008), Master 2 in Belle Arti a Rennes (2009), CAP in gioielleria a Ploërmel (2015-17). Con sede nel Morbihan, i suoi disegni e le sue sculture riprendono le forme di minerali e piante, come resti archeologici. Questa "ricamatrice d'inchiostro" traccia i suoi tratti meticolosi fino alla vertigine del dettaglio. La figura universale del tondo si distende in una nebulosa esplosione di stelle, le cui origini travagliate sono amplificate dalla precisione dei punti sulla carta. Le sculture in terracotta o in argilla cruda rappresentano un universo in cui i materiali giocano con le apparenze: l'argilla diventa legno, corallo o roccia, grazie a cera e pigmenti. Insieme, formano microcosmi in cui ogni opera presenta un frammento di mondo. Offerta allo sguardo, un'altra natura fruscia con mille metamorfosi.

Stima 400 - 500 EUR

Lotto 115 - Patrice CUDENNEC, nato nel 1952 Ritorno blu sulla banchina, 2021 Tre dipinti a olio raggruppati in una cassa americana. Monogrammati in basso sulle prime due tele, firmati in basso sull'ultima. Trittico intitolato e controfirmato sul retro. 65 x 162 cm --- Patrice CUDENNEC, nato nel 1952 Nato a St-Brieuc, vive e lavora in Bretagna. Negli ultimi 40 anni ha lavorato con diversi mezzi artistici, creando un universo poetico riconoscibile che spazia dalla pittura alla ceramica, all'incisione, alla scultura, al design di tessuti e alle vetrate, scultura, design di tessuti e vetro colorato. Scrive anche poesie in francese, gallo e bretone, spesso in relazione alle sue colorate creazioni. Il suo lavoro è ambientato in uno scenario di umanità gentile e di condivisione attraverso scene di pesca, paesaggi, giardini fioriti e, più recentemente, scene raccolte dai suoi incontri o dalle mie passeggiate in riva al mare o in campagna, dal mare alla Bretagna centrale. La sua visione della Bretagna è colorata, gioiosa e universale. Le sue influenze artistiche si orientano verso la scuola di Pont-Aven, con le sue tinte piatte, i colori, la sintesi e il ritorno alla natura. Artista poliedrico, Patrice Cudennec rappresenta una Bretagna poetica, universale, chic e rilassata, dalle linee forti e senza tempo, come dimostrano gli ammirati artisti del Seiz Breur. L'etichetta "Ar Seiz Avel" è un'approvazione positiva del suo approccio artistico attuale e vivace, sulle orme degli scopritori ed esploratori del Seiz Breur, ambasciatori della creazione raffinata, della bella Bretagna.

Stima 4 500 - 5 000 EUR

Lotto 116 - Denez DENIS, nato nel 2000 - Collectif Eon Avel Saint Corantin, 2023 Olio su tela, firmato in basso a destra. 50 x 70 cm --- Collettivo EON AVEL - Denez e Breuuenn, nati nel 2000 Originari di Plovan e Plogonnec, Denez e Breuuenn hanno formato il collettivo Eon Avel nel 2021, unendo il loro interesse per la regione e la sua cultura. Mossi dal lavoro Seiz Breur e dalla musica di Emglev, sognano opere impregnate di Bretagna, non per imitarla o compiacerla, ma per una Bretagna attuale, profondamente vissuta, in risposta alla ridondanza e alla mancanza di rinnovamento della cosiddetta "Bretagna". e alla mancanza di rinnovamento dei prodotti cosiddetti "bretoni". Eon Avel è una ricerca di questo patrimonio danneggiato, di cui cercano di cogliere le forme e i significati. Per loro, la spiritualità che un tempo confortava i loro antenati non è stata trasmessa, e attraverso l'arte stanno trovando un modo per avvicinarsi ad essa. Denez e Breuuenn lavorano con le immagini, utilizzando diverse tecniche: incisione su legno, linoleum e metallo, pittura, scultura e lettering. metallo, pittura, scultura e lettering. Affrontano i temi del sogno a occhi aperti, dell'introspezione, della natura, dell'immaginario bretone e delle storie degli antichi, che cercano di modernizzare e in cui si trovano. in cui si trovano. Le loro creazioni perpetuano il gusto per i motivi e i simboli delle vecchie ricamatrici ed ebaniste, le forme dell'architettura sacra, la storia millenaria del paese e si accontentano della forza degli elementi. degli elementi. Anche il misticismo dei paesaggi in cui vivono le loro avventure infonde le loro opere, così come l'atmosfera spirituale che emana dai numerosi luoghi e santuari. Sulla scia del lavoro collettivo dei Seiz Breur, sognano un rinnovamento artistico generale, originale e profondo, che sia parte integrante di una ricerca artistica della bellezza, ma anche di una ricerca di se stessi come bretoni. ricerca di se stessi come bretoni. Per loro, l'evento Ar Seiz Avel rappresenta l'espressione concreta di come tutto questo potrebbe iniziare, e dà loro la possibilità di condividere il loro universo distintivo con un pubblico più ampio.

Stima 800 - 1 000 EUR

Lotto 118 - Jean-Yves ANDRE, nato nel 1955 Stendardo Saint Corentin, Landunvez - 2019 Acrilico su tela sciolta, firmato in basso a destra. 114 x 88 cm Secondo la leggenda, rappresenta uno dei sette santi fondatori della Bretagna. --- Jean-Yves ANDRE, nato nel 1955 Originario di Plouescat, Jean-Yves André vive e lavora a Landunvez (Finistère) e si è sempre sentito a casa nell'illustrazione e nella decorazione. Per questo motivo ha deciso di lavorare su oggetti di uso quotidiano. Influenzato dai motivi di Seiz Breur, Pierre Toulhoat, Bigouden e Glazik, ma anche dalla pittura australiana Abori gene e dalla calligrafia araba, ha lavorato in residenza presso Henriot a Quimper (2000 e 2013), ha creato decorazioni per tessuti (in particolare asciugamani da bagno) per Bouchara tra il 1996 e il 2002 e ha disegnato illustrazioni per cartoline pubblicate da Jos de Châteaulin. Ha decorato edifici nel porto di Brest in occasione di feste marittime (1996, 2000, 2004). Oltre alla pittura su legno, tela o volume (colonne) e al disegno, si esprime anche attraverso l'incisione (acquaforte, puntasecca). Appassionato di pietra, ha realizzato diversi libri (testi e disegni) su antiche croci, megaliti e stele in Bretagna. Oltre al suo coinvolgimento nel design bretone contemporaneo, le sue creazioni sono impregnate della tradizione ornamentale bretone, dalle opere del Seiz Breur ai motivi dei costumi Bigouden e alle lastre incise di Gavrinis. Ar Seiz Avel è una nuova occasione per presentare il suo lavoro a Rennes e farlo conoscere a un nuovo pubblico.

Stima 1 000 - 1 500 EUR

Lotto 119 - Jean-Yves ANDRE, nato nel 1955 Stendardo Saint Malo, Landunvez - 2019 Acrilico su tela sciolta, firmato e datato in basso a destra. 151 x 97 cm Secondo la leggenda, rappresenta uno dei sette santi fondatori della Bretagna. --- Jean-Yves ANDRE, nato nel 1955 Originario di Plouescat, Jean-Yves André vive e lavora a Landunvez (Finistère) e si è sempre sentito a casa nell'illustrazione e nella decorazione. Per questo motivo ha deciso di lavorare su oggetti di uso quotidiano. Influenzato dai motivi di Seiz Breur, Pierre Toulhoat, Bigouden e Glazik, ma anche dalla pittura australiana Abori gene e dalla calligrafia araba, ha lavorato in residenza presso Henriot a Quimper (2000 e 2013), ha creato decorazioni per tessuti (in particolare asciugamani da bagno) per Bouchara tra il 1996 e il 2002 e ha disegnato illustrazioni per cartoline pubblicate da Jos de Châteaulin. Ha decorato edifici nel porto di Brest in occasione di feste marittime (1996, 2000, 2004). Oltre alla pittura su legno, tela o volume (colonne) e al disegno, si esprime anche attraverso l'incisione (acquaforte, puntasecca). Appassionato di pietra, ha realizzato diversi libri (testi e disegni) su antiche croci, megaliti e stele in Bretagna. Oltre al suo coinvolgimento nel design bretone contemporaneo, le sue creazioni sono impregnate della tradizione ornamentale bretone, dalle opere del Seiz Breur ai motivi dei costumi Bigouden e alle lastre incise di Gavrinis. Ar Seiz Avel è una nuova occasione per presentare il suo lavoro a Rennes e farlo conoscere a un nuovo pubblico.

Stima 1 000 - 1 500 EUR

Lotto 120 - Mathias OUVRARD, nato nel 1990 Les Grands Cercles Jaunes, Quimper - 2020 Velluto giallo di seta e viscosa, tagliato a mano con forbici e fustella, fuso con organza di seta gialla. Pezzo unico, firmato sul filo in basso a destra. 120 x 80 cm Questo disegno si ispira ai motivi a cerchi concentrici molto diffusi nel ricamo Bigouden all'inizio del XX secolo. In questo giallo, colore preferito dai ricami Bigouden, un gioco di sedici orientamenti rivela la capacità del velluto di assorbire e riflettere la luce, trasformando un materiale monocromatico in una superficie ricca di sfumature dorate. --- Mathias OUVRARD, nato nel 1990 Nato a Quimper, Mathias Ouvrard ha scoperto in tenera età le abilità tessili tradizionali della Bretagna e la qualità delle tecniche e delle decorazioni create dagli artigiani del ricamo. Studiando arti applicate nel campo del ricamo a Parigi, si è immerso nelle antiche competenze della sua regione natale e ha ottenuto il Diplôme des Métiers d'Art. L'estetica, le tecniche e i materiali utilizzati nell'abbigliamento tradizionale, che lo hanno sempre affascinato, sono ora inseparabili dal suo processo creativo. Il velluto, materiale onnipresente nell'abbigliamento tradizionale, è un tema ricorrente nel lavoro che ha sviluppato. Mosaici tessili" composti da piccoli pezzi di velluto fusi con organza di seta. Ogni pezzo è tagliato a mano nella propria direzione e ognuno riflette o assorbe la luce a seconda del suo orientamento, creando una superficie mutevole al passaggio dello spettatore. La sua trama permette di assorbire e riflettere la luce. È questo effetto che l'artista utilizza per dare a un velluto monocromo 16 sfumature, con 16 orientamenti spostati di 22,5 gradi, preparati in anticipo al computer. La sua ispirazione per il disegno risiede nelle regioni "glazig" e "bigouden" di Quimper e Pont l'abbé. Infine, il suo lavoro è in linea con il desiderio del Seiz Breur di rinnovare le arti bretoni e valorizzare il patrimonio bretone.

Stima 5 500 - 6 500 EUR

Lotto 121 - Mathias OUVRARD, nato nel 1990 Petit Goenvec Bleu, Quimper - 2024 Velluto blu di seta e viscosa, tagliato a mano con forbici e fustella, fuso con organza di seta nera. Pezzo unico, firmato sul filo in basso a destra. 55 x 37 cm Questo disegno si ispira a diversi motivi emblematici del repertorio del ricamo Bigouden dell'inizio del XX secolo, in particolare a un motivo attribuito a Pierre Goenvec. In questo blu, un gioco di sedici orientamenti rivela la capacità del velluto di assorbire e riflettere la luce, trasformando un materiale monocromatico in una superficie ricca di sfumature. --- Mathias OUVRARD, nato nel 1990 Nato a Quimper, Mathias Ouvrard ha scoperto molto presto le competenze tessili tradizionali della Bretagna e la qualità delle tecniche e delle decorazioni create da artigiani e ricamatori. Durante gli studi di arti applicate in ricamo a Parigi, si è immerso nelle antiche competenze della sua regione natale e ha ottenuto il Diplôme des Métiers d'Art. L'estetica, le tecniche e i materiali utilizzati nell'abbigliamento tradizionale, che lo hanno sempre affascinato, sono ora inseparabili dal suo processo creativo. Il velluto, materiale onnipresente nell'abbigliamento tradizionale, è un tema ricorrente nel lavoro che ha sviluppato. Mosaici tessili" composti da piccoli pezzi di velluto fusi con organza di seta. Ogni pezzo è tagliato a mano nella propria direzione e ognuno riflette o assorbe la luce a seconda del suo orientamento, creando una superficie che cambia quando lo spettatore si muove di fronte ad essa. La sua trama permette di assorbire e riflettere la luce. È questo effetto che l'artista utilizza per dare a un velluto monocromo 16 sfumature, con 16 orientamenti spostati di 22,5 gradi, preparati in anticipo al computer. La sua ispirazione per il disegno risiede nelle regioni "glazig" e "bigouden" di Quimper e Pont l'abbé. Infine, il suo lavoro è in linea con il desiderio del Seiz Breur di rinnovare le arti bretoni e valorizzare il patrimonio bretone.

Stima 800 - 1 000 EUR

Lotto 122 - Mathias OUVRARD, nato nel 1990 Goenvec Noir, Quimper - 2024 Velluto nero di seta e viscosa, tagliato a mano con forbici e fustella, fuso con organza di seta nera. Pezzo unico, firmato sul filo in basso a destra. 77,4 x 45,4 cm In questo nero, colore onnipresente nell'abbigliamento tradizionale di Bigouden, un gioco di sedici orientamenti rivela la capacità del velluto di assorbire e riflettere la luce, trasformando un materiale monocromo in una superficie ricca di sfumature. una superficie ricca di sfumature. --- Mathias OUVRARD, nato nel 1990 Nato a Quimper, Mathias Ouvrard ha scoperto molto presto le abilità tessili tradizionali della Bretagna e la qualità delle tecniche e delle decorazioni create dagli artigiani del ricamo. Durante gli studi di arti applicate in ricamo a Parigi, si è immerso nelle antiche competenze della sua regione natale e ha ottenuto il Diplôme des Métiers d'Art. L'estetica, le tecniche e i materiali utilizzati nell'abbigliamento tradizionale, che lo hanno sempre affascinato, sono ora inseparabili dal suo processo creativo. Il velluto, materiale onnipresente nell'abbigliamento tradizionale, è un tema ricorrente nel lavoro che ha sviluppato. Mosaici tessili" composti da piccoli pezzi di velluto fusi con organza di seta. Ogni pezzo è tagliato a mano nella propria direzione e ognuno riflette o assorbe la luce a seconda del suo orientamento, creando una superficie mutevole al passaggio dello spettatore. La sua trama permette di assorbire e riflettere la luce. È questo effetto che l'artista utilizza per dare a un velluto monocromo 16 sfumature, con 16 orientamenti spostati di 22,5 gradi, preparati in anticipo al computer. La sua ispirazione per il disegno risiede nelle regioni "glazig" e "bigouden" di Quimper e Pont l'abbé. Infine, il suo lavoro è in linea con il desiderio del Seiz Breur di rinnovare le arti bretoni e valorizzare il patrimonio bretone.

Stima 1 500 - 2 000 EUR

Lotto 123 - Mathias OUVRARD, nato nel 1990 Goenvec Orange, Quimper - 2024 Velluto di seta e viscosa arancione, tagliato a mano con forbici e fustella, fuso con organza di seta color avorio. Pezzo unico, firmato sul filo in basso a destra. 77,4 x 45,4 cm In questo arancione, colore prediletto dal ricamo Bigouden, un gioco di sedici orientamenti rivela la capacità del velluto di assorbire e riflettere la luce, trasformando un materiale monocromo in una superficie ricca di sfumature ramate. --- Mathias OUVRARD, nato nel 1990 Nato a Quimper, Mathias Ouvrard ha scoperto molto presto le competenze tessili tradizionali della Bretagna e la qualità delle tecniche e delle decorazioni create da artigiani e ricamatori. Durante gli studi di arti applicate in ricamo a Parigi, si è immerso nelle antiche competenze della sua regione natale e ha ottenuto il Diplôme des Métiers d'Art. L'estetica, le tecniche e i materiali utilizzati nell'abbigliamento tradizionale, che lo hanno sempre affascinato, sono ora inseparabili dal suo processo creativo. Il velluto, materiale onnipresente nell'abbigliamento tradizionale, è un tema ricorrente nel lavoro che ha sviluppato. Mosaici tessili" composti da piccoli pezzi di velluto fusi con organza di seta. Ogni pezzo è tagliato a mano nella propria direzione e ognuno riflette o assorbe la luce a seconda del suo orientamento, creando una superficie mutevole al passaggio dello spettatore. La sua trama permette di assorbire e riflettere la luce. È questo effetto che l'artista utilizza per dare a un velluto monocromo 16 sfumature, con 16 orientamenti spostati di 22,5 gradi, preparati in anticipo al computer. La sua ispirazione per il disegno risiede nelle regioni "glazig" e "bigouden" di Quimper e Pont l'abbé. Infine, il suo lavoro è in linea con il desiderio del Seiz Breur di rinnovare le arti bretoni e valorizzare il patrimonio bretone.

Stima 1 500 - 2 000 EUR

Lotto 124 - Mathias OUVRARD, nato nel 1990 Goenvec Jaune, Quimper - 2024 Velluto giallo di seta e viscosa, tagliato a mano con forbici e fustella, fuso con organza di seta color avorio. Pezzo unico, firmato sul filo in basso a destra. 77 x 45,4 cm In questo giallo, colore prediletto del ricamo Bigouden, un gioco di sedici orientamenti rivela la capacità del velluto di assorbire e riflettere la luce, trasformando un materiale monocromo in una superficie ricca di sfumature dorate. --- Mathias OUVRARD, nato nel 1990 Nato a Quimper, Mathias Ouvrard ha scoperto in tenera età le abilità tessili tradizionali della Bretagna e la qualità delle tecniche e delle decorazioni create dagli artigiani del ricamo. Studiando arti applicate nel campo del ricamo a Parigi, si è immerso nelle antiche competenze della sua regione natale e ha ottenuto il Diplôme des Métiers d'Art. L'estetica, le tecniche e i materiali utilizzati nell'abbigliamento tradizionale, che lo hanno sempre affascinato, sono ora inseparabili dal suo processo creativo. Il velluto, materiale onnipresente nell'abbigliamento tradizionale, è un tema ricorrente nel lavoro che ha sviluppato. Mosaici tessili" composti da piccoli pezzi di velluto fusi con organza di seta. Ogni pezzo è tagliato a mano nella propria direzione e ognuno riflette o assorbe la luce a seconda del suo orientamento, creando una superficie mutevole al passaggio dello spettatore. La sua trama permette di assorbire e riflettere la luce. È questo effetto che l'artista utilizza per dare a un velluto monocromo 16 sfumature, con 16 orientamenti spostati di 22,5 gradi, preparati in anticipo al computer. La sua ispirazione per il disegno risiede nelle regioni "glazig" e "bigouden" di Quimper e Pont l'abbé. Infine, il suo lavoro è in linea con il desiderio del Seiz Breur di rinnovare le arti bretoni e valorizzare il patrimonio bretone.

Stima 1 500 - 2 000 EUR

Lotto 125 - Mathias OUVRARD, nato nel 1990 Glazig Bleu et Jaune, Quimper - 2019 Velluto di seta e viscosa bianco, tinto a mano in sedici tonalità dal blu al giallo, tagliato e incollato a mano su organza di seta avorio. Pezzo unico, firmato sul filo in basso a destra. 79 x 47,5 cm Questo disegno si ispira a un motivo di ricamo glazig che era di moda nella regione di Quimper all'inizio del XX secolo. Il giallo e il blu, due colori importanti della regione glazig, si fondono in questo mosaico. Un gioco di orientamento del velluto moltiplica ulteriormente le sfumature e rivela la capacità di questo materiale di assorbire e riflettere la luce. --- Mathias OUVRARD, nato nel 1990 Nato a Quimper, Mathias Ouvrard ha scoperto molto presto le competenze tessili tradizionali della Bretagna e la qualità delle tecniche e delle decorazioni create da artigiani e ricamatori. Durante gli studi di arti applicate in ricamo a Parigi, si è immerso nelle antiche competenze della sua regione natale e ha ottenuto il Diplôme des Métiers d'Art. L'estetica, le tecniche e i materiali utilizzati nell'abbigliamento tradizionale, che lo hanno sempre affascinato, sono ora inseparabili dal suo processo creativo. Il velluto, materiale onnipresente nell'abbigliamento tradizionale, è un tema ricorrente nel lavoro che ha sviluppato. Mosaici tessili" composti da piccoli pezzi di velluto fusi con organza di seta. Ogni pezzo è tagliato a mano nella propria direzione e ognuno riflette o assorbe la luce a seconda del suo orientamento, creando una superficie che cambia quando lo spettatore si muove di fronte ad essa. La sua trama permette di assorbire e riflettere la luce. È questo effetto che l'artista utilizza per dare a un velluto monocromo 16 sfumature, con 16 orientamenti spostati di 22,5 gradi, preparati in anticipo al computer. La sua ispirazione per il disegno risiede nelle regioni "glazig" e "bigouden" di Quimper e Pont l'abbé. Infine, il suo lavoro è in linea con il desiderio del Seiz Breur di rinnovare le arti bretoni e valorizzare il patrimonio bretone.

Stima 1 500 - 2 000 EUR

Lotto 126 - Mathias OUVRARD, nato nel 1990 Glazig Blanc, Quimper - 2019 Velluto bianco di seta e viscosa, tagliato e collato a mano su organza di seta avorio. Pezzo unico, firmato sul filo in basso a destra. 79 x 47 cm Questo disegno si ispira a un motivo di ricamo glazig che era di moda nella regione di Quimper all'inizio del XX secolo. Un gioco di orientamenti rivela la capacità del velluto di assorbire e riflettere la luce, trasformando un materiale monocromatico in una superficie ricca di sfumature. --- Mathias OUVRARD, nato nel 1990 Nato a Quimper, Mathias Ouvrard ha scoperto molto presto le competenze tessili tradizionali della Bretagna e la qualità delle tecniche e delle decorazioni create da artigiani e ricamatori. Durante gli studi di arti applicate in ricamo a Parigi, si è immerso nelle antiche competenze della sua regione natale e ha ottenuto il Diplôme des Métiers d'Art. L'estetica, le tecniche e i materiali utilizzati nell'abbigliamento tradizionale, che lo hanno sempre affascinato, sono ora inseparabili dal suo processo creativo. Il velluto, materiale onnipresente nell'abbigliamento tradizionale, è un tema ricorrente nel lavoro che ha sviluppato. Mosaici tessili" composti da piccoli pezzi di velluto fusi con organza di seta. Ogni pezzo è tagliato a mano nella propria direzione e ognuno riflette o assorbe la luce a seconda del suo orientamento, creando una superficie mutevole al passaggio dello spettatore. La sua trama permette di assorbire e riflettere la luce. È questo effetto che l'artista utilizza per dare a un velluto monocromo 16 sfumature, con 16 orientamenti spostati di 22,5 gradi, preparati in anticipo al computer. La sua ispirazione per il disegno risiede nelle regioni "glazig" e "bigouden" di Quimper e Pont l'abbé. Infine, il suo lavoro è in linea con il desiderio del Seiz Breur di rinnovare le arti bretoni e valorizzare il patrimonio bretone.

Stima 1 500 - 2 000 EUR

Lotto 127 - Mathias OUVRARD, nato nel 1990 Glazig Rouge et Blanc, Quimper - 2019 Velluto di seta e viscosa bianco, tinto a mano in otto tonalità dal rosso al bianco. Tagliato e incollato a mano su organza di seta avorio. Pezzo unico, firmato sul filo in basso a destra. 79 x 47 cm (Graffio sul vetro a sinistra) Questo disegno si ispira a un motivo di ricamo glazig in voga nella regione di Quimper all'inizio del XX secolo e rivela la capacità del velluto di assorbire e riflettere la luce. --- Mathias OUVRARD, nato nel 1990 Nato a Quimper, Mathias Ouvrard ha scoperto molto presto le competenze tessili tradizionali della Bretagna e la qualità delle tecniche e delle decorazioni create da artigiani e ricamatori. Durante gli studi di arti applicate in ricamo a Parigi, si è immerso nelle antiche competenze della sua regione natale e ha ottenuto il Diplôme des Métiers d'Art. L'estetica, le tecniche e i materiali utilizzati nell'abbigliamento tradizionale, che lo hanno sempre affascinato, sono ora inseparabili dal suo processo creativo. Il velluto, materiale onnipresente nell'abbigliamento tradizionale, è un tema ricorrente nel lavoro che ha sviluppato. Mosaici tessili" composti da piccoli pezzi di velluto fusi con organza di seta. Ogni pezzo è tagliato a mano nella propria direzione e ognuno riflette o assorbe la luce a seconda del suo orientamento, creando una superficie mutevole al passaggio dello spettatore. La sua trama permette di assorbire e riflettere la luce. È questo effetto che l'artista utilizza per dare a un velluto monocromo 16 sfumature, con 16 orientamenti spostati di 22,5 gradi, preparati in anticipo al computer. La sua ispirazione per il disegno risiede nelle regioni "glazig" e "bigouden" di Quimper e Pont l'abbé. Infine, il suo lavoro è in linea con il desiderio del Seiz Breur di rinnovare le arti bretoni e valorizzare il patrimonio bretone.

Stima 1 500 - 2 000 EUR

Lotto 128 - Mathias OUVRARD, nato nel 1990 Lungo Goenvec Noir, Quimper - 2024 Velluto nero di seta e viscosa, tagliato a mano con forbici e fustella, fuso con organza di seta nera. Pezzo unico, firmato sul filo in basso a destra. 120 x 31,7 cm Questo disegno si ispira a diversi motivi emblematici del repertorio del ricamo Bigouden dell'inizio del XX secolo, in particolare a motivi attribuiti a Pierre Goenvec e al laboratorio Pichavant. In questo nero, colore onnipresente nell'abbigliamento tradizionale dei Bigouden, un gioco di sedici orientamenti rivela la capacità del velluto di assorbire e riflettere la luce, trasformando un materiale monocromo in una superficie ricca di sfumature. --- Mathias OUVRARD, nato nel 1990 Nato a Quimper, Mathias Ouvrard ha scoperto molto presto le competenze tessili tradizionali della Bretagna e la qualità delle tecniche e delle decorazioni create da artigiani e ricamatori. Durante gli studi di arti applicate in ricamo a Parigi, si è immerso nelle antiche competenze della sua regione natale e ha ottenuto il Diplôme des Métiers d'Art. L'estetica, le tecniche e i materiali utilizzati nell'abbigliamento tradizionale, che lo hanno sempre affascinato, sono ora inseparabili dal suo processo creativo. Il velluto, materiale onnipresente nell'abbigliamento tradizionale, è un tema ricorrente nel lavoro che ha sviluppato. Mosaici tessili" composti da piccoli pezzi di velluto fusi con organza di seta. Ogni pezzo è tagliato a mano nella propria direzione e ognuno riflette o assorbe la luce a seconda del suo orientamento, creando una superficie che cambia quando lo spettatore si muove di fronte ad essa. La sua trama permette di assorbire e riflettere la luce. È questo effetto che l'artista utilizza per dare a un velluto monocromo 16 sfumature, con 16 orientamenti spostati di 22,5 gradi, preparati in anticipo al computer. La sua ispirazione per il disegno risiede nelle regioni "glazig" e "bigouden" di Quimper e Pont l'abbé. Infine, il suo lavoro è in linea con il desiderio del Seiz Breur di rinnovare le arti bretoni e valorizzare il patrimonio bretone.

Stima 2 000 - 3 000 EUR

Lotto 129 - MIOSHE - Antoine MARTINET, nato nel 1984 Hétérotopies, 2022 Arazzo in filo di lana a 6 colori a punto digitale Aubusson realizzato dall'atelier Néolice Robert Four. Numerato 1/3, datato, titolato e firmato sul retro. 250 x 170 cm --- MIOSHE - Antoine MARTINET, nato nel 1984 Antoine Martinet, noto come Mioshe, si trova all'incrocio tra il mondo "accademico", la tradizione della storia dell'arte e della pittura, e una cultura più "urbana" attraverso il suo lavoro di muralista. Le sue opere fanno riferimento all'arte antica e al tempo stesso trattano grandi temi contemporanei. Attraverso una varietà di media, Mioshe affronta questioni che ci riguardano tutti: l'uomo e il suo rapporto con la natura, l'Antropocene e l'ecologia, i rapporti di dominio nella società e le zone da difendere. Dopo il suo lavoro di mappatura del pavimento del Musée de Bretagne, l'artista desidera proseguire questo lavoro sui movimenti di resistenza di ieri e di oggi che hanno forgiato l'unicità della Bretagna. Sensibile alle forme di libertà della società all'interno della comunità del partito libero bretone, Mioshe, amante del territorio, ama raccontarne la storia attraverso i suoi paesaggi, i suoi incontri e le sue varie forme di disobbedienza civile. Le zone da difendere costituiscono il terreno grafico delle opere che l'artista ha realizzato per l'asta Ar Seiz Avel. La prima opera proposta, Mega-bassines, è una giara dipinta a sostegno delle manifestazioni di Sainte-Soline legate alla privatizzazione della rete idrica dell'ottobre 2022. La seconda, Des pierre contre des fusils, è presa in prestito dal film documentario di Nicole Le Garrec e rende omaggio alla lotta antinucleare di Plogoff tra il 1974 e il 1981. Infine, Mioshe propone l'arazzo Hétérotopies, tessuto a punto digitale Aubusson dal laboratorio Néolice Robert Four. Questo grande fregio ecologico racconta lo scontro di civiltà come una favola ingenua. L'opera prende il nome dal saggio di Michel Foucault che definisce l'eterotopia come una moltitudine di spazi immaginari radicati nella realtà, un luogo fisico dell'utopia.

Stima 5 000 - 6 000 EUR

Lotto 130 - Mathilde VAILLANT, nata nel 1995 Marie-Pierrette, Brest e Rennes - 2020 Plastica intrecciata 110 x 600 cm La tecnica utilizzata, il macramé, è un modo popolare di decorare gli interni domestici che si ritrova anche nel patrimonio vestimentario della Bassa Bretagna settentrionale. In questo caso, il motivo è stato Marie-Pierrette, che dà il nome all'opera, ricamatrice del circolo celtico di Peros-Guirrec. Sviluppata con un materiale di seconda mano, le reti della comunità agricola, questa tessitura esplora le proprietà plastiche della meticolosa conoscenza del patrimonio tradizionale locale, riattivando al contempo i legami con la vita rurale. --- Mathilde VAILLANT, nata nel 1995 Il lavoro di Mathilde Vaillant, iniziato nel 2018 quando studiava belle arti, nasce dall'esperienza delle tradizioni bretoni. Ha scoperto il progetto sociale e culturale di Seiz Breur durante la stesura della sua tesi di laurea dal titolo Deskin, trein ha gwiadin, un regard breton sur la création contemporaine en arts plastiques, presentata nel settembre 2020 con le congratulazioni della giuria della galleria Art et Essai dell'Università di Rennes 2. Il movimento di Jeanne Malivel, dei coniugi Creston e di Georges Robin è entrato subito in risonanza con ciò che guidava la sua creazione. Se la folclorizzazione della Bretagna si è ormai evoluta verso un uso commerciale dei simboli (disegni celtici, cerate gialle e copricapo Bigouden), la diversità delle pratiche e delle conoscenze, in particolare nelle opere tessili, offre un enorme potenziale di creazione. Danzatrice del circolo celtico della federazione Kenleur della regione di Rennes, Mathilde Vaillant alterna la realizzazione di copricapi tradizionali al ricamo, attingendo alle competenze delle ricamatrici per esplorare nuove forme e formati. Si ispira alla cultura bretone e diversifica il suo approccio scegliendo materiali e tecniche di seconda mano. Il grande macramé, ad esempio, fa rivivere i motivi tradizionali del Trégor e offre un'immagine ravvicinata del tessuto. Trégor e offre una visione ravvicinata delle tecniche di ricamo, mentre l'aspetto plastico e colorato e il dolce profumo del fieno provengono dal supporto, reti di balle di paglia, raccolte, pulite e districate da lei stessa. pulite e districate.

Stima 2 000 - 3 000 EUR

Lotto 131 - Anne LE BAYON, nata nel 1965 Le Nombril de Vénus, Rennes - 2024 Rete plissettata, fiori di organza modellati su un bottone di metallo, foglie a coda di topo. Pezzo unico. Nella sua cappelliera. 15 x 25 cm Tronco d'albero ricoperto da un bouquet di ombelichi di Venere. Un omaggio all'omonima pianta bretone, poco conosciuta e discreta, che cresce ai bordi delle nostre strade e viene a dissetare e salvare i viaggiatori smarriti. --- Anne LE BAYON, nata nel 1965 La stilista Anne Le Bayon disegna e crea abiti da sposa e cappelli per le donne che hanno scelto di indossare un modello unico. Attingendo al "curriculum emozionale" delle sue clienti, immagina e disegna le sue creazioni a loro immagine e somiglianza. Anne Le Bayon è anche modista, campo in cui ha iniziato la sua carriera professionale, creando cappelli per numerosi clienti privati e professionisti della moda. Anne ha conseguito un diploma nel settore dell'abbigliamento e un diploma in fashion design presso la scuola MJM di Rennes. Negli anni successivi, Anne ha disegnato cappelli per eventi di vario tipo, come ad esempio per le arti culinarie. eventi come le arti culinarie. Ha anche incontrato lo stilista Marcel Marongiu e il designer di bambole di lusso Billy Boys, che le hanno commissionato collezioni di cappelli. Infine, nel 2003 ha avviato la propria attività al numero 4 di rue la Fayette a Rennes. Di origine bretone da parte di padre, è molto legata alle tradizioni dei pardon della sua infanzia ad Auray e Treguier - è convinta della particolare ricchezza artistica della nostra regione, che mescola tradizioni ma anche contributi culturali esterni. Per Anne Le Bayon, nel mondo dell'abbigliamento, lo stilista ha una vera e propria responsabilità nel proteggere il nostro ambiente, nel risparmiare materie prime ed energia, responsabilità che si sforza di esercitare in ogni sua creazione, nella scelta e nell'origine dei materiali che utilizza.

Stima 400 - 500 EUR

Lotto 132 - Anne LE BAYON, nata nel 1965 Triskel, Rennes - 2024 Cappello disegnato con filo da pesca per creare volute in chiffon di seta; il filo da pesca è coperto da un nastro di velluto nero cucito a mano, la guipure è ricostituita e irrigidita con un primer e le perle sono cucite a mano. Le perle sono cucite a mano. Pezzo unico. Nella sua cappelliera. Dimensioni: 30 cm --- Anne LE BAYON, nata nel 1965 Anne Le Bayon disegna e crea abiti da sposa e cappelli per donne che hanno scelto di indossare un modello unico. Attingendo al "curriculum emozionale" delle sue clienti, immagina e disegna le sue creazioni a loro immagine e somiglianza. Anne Le Bayon è anche modista, campo in cui ha iniziato la sua carriera professionale, creando cappelli per numerosi clienti privati e professionisti della moda. Anne ha conseguito un diploma nel settore dell'abbigliamento e un diploma in fashion design presso la scuola MJM di Rennes. Negli anni successivi, Anne ha disegnato cappelli per eventi di vario tipo, come ad esempio per le arti culinarie. eventi come le arti culinarie. Ha anche incontrato lo stilista Marcel Marongiu e il designer di bambole di lusso Billy Boys, che le hanno commissionato collezioni di cappelli. Infine, nel 2003 ha avviato la propria attività al numero 4 di rue la Fayette a Rennes. Di origine bretone da parte di padre, è molto legata alle tradizioni dei pardon della sua infanzia ad Auray e Treguier - è convinta della particolare ricchezza artistica della nostra regione, che mescola tradizioni ma anche contributi culturali esterni. Per Anne Le Bayon, nel mondo dell'abbigliamento, lo stilista ha una vera e propria responsabilità nel proteggere il nostro ambiente, nel risparmiare materie prime ed energia, responsabilità che si sforza di esercitare in ogni sua creazione, nella scelta e nell'origine dei materiali che utilizza.

Stima 400 - 500 EUR

Lotto 133 - Anne LE BAYON, nata nel 1965 L'Oiseau du pêcheur, Rennes - 2024 Cappello creato con Sizal ricoperto di crêpe, filo di perline all'uncinetto e piume di seta sfrangiate, perle di vetro per il becco. Pezzo unico. Nella sua cappelliera. 26 x 25 cm --- Anne LE BAYON, nata nel 1965 Anne Le Bayon disegna e crea abiti da sposa e cappelli per donne che hanno scelto di indossare un modello unico. Attingendo al "curriculum emozionale" delle sue clienti, immagina e disegna le sue creazioni a loro immagine e somiglianza. Anne Le Bayon è anche modista, campo in cui ha iniziato la sua carriera professionale, creando cappelli per numerosi clienti privati e professionisti della moda. Anne ha conseguito un diploma nel settore dell'abbigliamento e un diploma in fashion design presso la scuola MJM di Rennes. Negli anni successivi, Anne ha disegnato cappelli per eventi di vario tipo, come ad esempio per le arti culinarie. eventi come le arti culinarie. Ha anche incontrato lo stilista Marcel Marongiu e il designer di bambole di lusso Billy Boys, che le hanno commissionato collezioni di cappelli. Infine, nel 2003 ha avviato la propria attività al numero 4 di rue la Fayette a Rennes. Di origine bretone da parte di padre, è molto legata alle tradizioni dei pardon della sua infanzia ad Auray e Treguier - è convinta della particolare ricchezza artistica della nostra regione, che mescola tradizioni ma anche contributi culturali esterni. Per Anne Le Bayon, nel mondo dell'abbigliamento, lo stilista ha una vera e propria responsabilità nel proteggere il nostro ambiente, nel risparmiare materie prime ed energia, responsabilità che si sforza di esercitare in ogni sua creazione, nella scelta e nell'origine dei materiali che utilizza.

Stima 400 - 500 EUR

Lotto 134 - Anne LE BAYON, nata nel 1965 Fée du Lac, sfilata nuziale di Rennes - 2018 Abito da sposa taglia 36-38 Organza di seta goffrata su filo di lino. Fodera in seta. Nastro di piume con perline di vetro. Bustier a balena. Altezza da spalla a terra: 165 cm - Schiena con strascico: 230 cm Abito senza spalline, leggermente svasato, con strascico. Scollo a V davanti e dietro, che copre le spalle con piume. --- Anne LE BAYON, nata nel 1965 Anne Le Bayon disegna e crea abiti da sposa e cappelli per donne che hanno scelto di indossare un modello unico. Attingendo al "curriculum emozionale" delle sue clienti, immagina e disegna le sue creazioni a loro immagine e somiglianza. Anne Le Bayon è anche modista, campo in cui ha iniziato la sua carriera professionale, creando cappelli per numerosi clienti privati e professionisti della moda. Anne ha conseguito un diploma nel settore dell'abbigliamento e un diploma in fashion design presso la scuola MJM di Rennes. Negli anni successivi, Anne ha disegnato cappelli per eventi di vario tipo, come ad esempio per le arti culinarie. eventi come le arti culinarie. Ha anche incontrato lo stilista Marcel Marongiu e il designer di bambole di lusso Billy Boys, che le hanno commissionato collezioni di cappelli. Infine, nel 2003 ha avviato la propria attività al numero 4 di rue la Fayette a Rennes. Di origine bretone da parte di padre, è molto legata alle tradizioni dei pardon della sua infanzia ad Auray e Treguier - è convinta della particolare ricchezza artistica della nostra regione, che mescola tradizioni ma anche contributi culturali esterni. Per Anne Le Bayon, nel mondo dell'abbigliamento, lo stilista ha una vera e propria responsabilità nel proteggere il nostro ambiente, nel risparmiare materie prime ed energia, responsabilità che si sforza di esercitare in ogni sua creazione, nella scelta e nell'origine dei materiali che utilizza.

Stima 2 000 - 2 500 EUR

Lotto 135 - Mathias OUVRARD, 1990 Manchoù à Paillettes, Quimper - 2016 Collezione di alta moda "Giz ar Vro" in collaborazione con JAN Thomas. Lenzuolo di lana nera, velluto nero e paillettes colorate, velluto trapuntato (tecnica dell'aguglieria), paillettes applicate con l'uncinetto Lunéville e l'aguglieria. Non firmato, ripetuto in alcuni punti della fodera. Taglia 36-38 Interamente decorato a mano, questo capo si ispira a uno stile in voga nella regione di Quimper negli anni Ottanta del XIX secolo. Presenta il taglio e la decorazione in velluto caratteristici dell'abbigliamento di questo periodo nella regione di Glazig. --- Mathias OUVRARD, nato nel 1990 Nato a Quimper, Mathias Ouvrard ha scoperto molto presto le competenze tessili tradizionali della Bretagna e la qualità delle tecniche e dei disegni creati da artigiani e ricamatori. Durante gli studi di arti applicate in ricamo a Parigi, si è immerso nelle antiche competenze della sua regione natale e ha ottenuto il Diplôme des Métiers d'Art. L'estetica, le tecniche e i materiali utilizzati nell'abbigliamento tradizionale, che lo hanno sempre affascinato, sono ora inseparabili dal suo processo creativo. Il velluto, materiale onnipresente nell'abbigliamento tradizionale, è un tema ricorrente nel lavoro che ha sviluppato. Mosaici tessili" composti da piccoli pezzi di velluto fusi con organza di seta. Ogni pezzo è tagliato a mano nella propria direzione e ognuno riflette o assorbe la luce a seconda del suo orientamento, creando una superficie che cambia quando lo spettatore si muove di fronte ad essa. La sua trama permette di assorbire e riflettere la luce. È questo effetto che l'artista utilizza per dare a un velluto monocromo 16 sfumature, con 16 orientamenti spostati di 22,5 gradi, preparati in anticipo al computer. La sua ispirazione per il disegno risiede nelle regioni "glazig" e "bigouden" di Quimper e Pont l'abbé. Infine, il suo lavoro è in linea con il desiderio del Seiz Breur di rinnovare le arti bretoni e valorizzare il patrimonio bretone.

Stima 4 000 - 5 000 EUR

Lotto 139 - Nolwenn FALIGOT, nata nel 1991 Abito Suzanne Candré-Creston, collezione Gwenn ha Glaz, Dirinon - 2024 Pezzo unico, in cotone organico e coste di cotone, proveniente da uno stock inattivo lavorato a maglia a Quimper. Taglia M/L Lunghezza 1,40 m Un abito a righe molto grafico, che ricorda la linea spezzata lavorata dalla stilista Seiz Breur che ha dato il nome all'abito, con un gioco di tagli che creano motivi a righe posizionati con precisione. Il tessuto proviene da stock dormienti (la fine di un rotolo inutilizzato) ed è lavorato a maglia a Quimper. Un abito lungo dall'aspetto elegante, con maniche a sbuffo e collo alto che combina righe e tinte unite. Un abito comodo comodo, leggermente aderente in vita, in un tessuto morbido e caldo in stile marinaro. --- Nolwenn FALIGOT, nata nel 1991 Laureata nelle migliori scuole di moda di Londra, Nolwenn Faligot ha lavorato in Inghilterra, Slovacchia, Cina, Giappone e alla Settimana della Moda di Parigi. Desiderosa di creare il suo marchio omonimo, ha deciso di tornare alle sue radici e di stabilirsi nel suo paese natale, il Finistère, dove crea una linea di abbigliamento femminile che unisce eleganza e funzionalità. Il suo marchio NOLWENN FALIGOT è una delicata miscela di eredità celtica e influenze dai quattro angoli del mondo, che riecheggia il patrimonio di abbigliamento bretone in un'evocazione audace e moderna. Crea anche mini-collezioni in collaborazione con Armor Lux, rivisitando i classici del marchio con la propria creatività. Nolwenn Faligot - presidente del collettivo PEVARZEK, che riunisce artisti, artigiani e designer che guardano al design bretone di oggi - fa eco all'approccio di Seiz Breur, che mira a promuovere la Bretagna, il suo patrimonio e il suo know-how, rinnovando al contempo la sua forza creativa in modo contemporaneo, come fece a suo tempo Jeanne Malivel. Per Ar Seiz Avel ha creato una collezione esclusiva intitolata "Gwenn ha Glaz" / "Blanc et mer". Nolwenn Faligot si ispira agli abiti quotidiani di un tempo, agli abiti da lavoro maschili e femminili, all'incontro tra il contadino e il marinaio. Dai volumi ai dettagli, i capi attingono al repertorio vestimentario della regione. Dal tis serande, che tradizionalmente crea il materiale a mano, al grafico che taglia la sua carta di pietra per serigrafarla, senza dimenticare la ricamatrice che perpetua gesti ancestrali per dare vita a motivi ispirati al patrimonio tessile della Bretagna. I capolavori del mondo dell'abbigliamento bretone sono rivisitati: dal kabig all'abito a righe, senza dimenticare il cappotto kimono, l'abito a doppio petto e la giacca corta, o ancora lo scialle reversibile e l'abito con la maglia. Artiste, stiliste, poetesse, esploratrici o personaggi leggendari: i nomi di queste sette creazioni evocano donne bretoni ispirate e ispiratrici.

Stima 1 000 - 1 500 EUR

Lotto 140 - Nolwenn FALIGOT, nata nel 1991 Abito Mari-Morgan, collezione Gwenn ha Glaz, Dirinon - 2024 Pezzo unico, lino e canapa, bottoni in madreperla, smocked a mano. Taglia unica, lunghezza 1,30 m Un abito smocked con grinze o pieghe a mano in un patchwork di lino e lino e canapa in una tonalità di blu tempesta, blu tempesta e una striscia blu con accenti arancioni. Il davanti e la gonna a righe creano un gioco casuale di strisce ondulate in colori che si mescolano tra loro grazie alla tradizionale tecnica dello smock. La scollatura a spalle scoperte è tenuta ferma da un colletto chiuso sul retro da piccoli bottoni. Le maniche a sbuffo sono strette da arricciature visibili sui polsini e l'ampia cintura elastica (che ricorda la cintura larga di Gouriz) aggiunge un tocco di raffinatezza al look. --- Nolwenn FALIGOT, nata nel 1991 Laureata nelle migliori scuole di moda di Londra, Nolwenn Faligot ha lavorato in Inghilterra, Slovacchia, Cina, Giappone e alla Settimana della Moda di Parigi. Desiderosa di creare il suo marchio omonimo, ha deciso di tornare alle sue radici e di stabilirsi nel suo paese natale, il Finistère, dove crea una linea di abbigliamento femminile che unisce eleganza e funzionalità. Il suo marchio NOLWENN FALIGOT è una delicata miscela di eredità celtica e influenze dai quattro angoli del mondo, che riecheggia il patrimonio di abbigliamento bretone in un'evocazione audace e moderna. Crea anche mini-collezioni in collaborazione con Armor Lux, rivisitando i classici del marchio con la propria creatività. Nolwenn Faligot - presidente del collettivo PEVARZEK, che riunisce artisti, artigiani e designer che guardano al design bretone di oggi - fa eco all'approccio di Seiz Breur, che mira a promuovere la Bretagna, il suo patrimonio e il suo know-how, rinnovando al contempo la sua forza creativa in modo contemporaneo, come fece a suo tempo Jeanne Malivel. Per Ar Seiz Avel ha creato una collezione esclusiva intitolata "Gwenn ha Glaz" / "Blanc et mer". Nolwenn Faligot si ispira agli abiti quotidiani di un tempo, agli abiti da lavoro maschili e femminili, all'incontro tra il contadino e il marinaio. Dai volumi ai dettagli, i capi attingono al repertorio vestimentario della regione. Dal tis serande, che tradizionalmente crea il materiale a mano, al grafico che taglia la sua carta di pietra per serigrafarla, senza dimenticare la ricamatrice che perpetua gesti ancestrali per dare vita a motivi ispirati al patrimonio tessile della Bretagna. I capolavori del mondo dell'abbigliamento bretone sono rivisitati: dal kabig all'abito a righe, senza dimenticare il cappotto kimono, l'abito a doppio petto e la giacca corta, o ancora lo scialle reversibile e l'abito con la maglia. Artiste, stiliste, poetesse, esploratrici o personaggi leggendari: i nomi di queste sette creazioni evocano donne bretoni ispirate e ispiratrici.

Stima 3 000 - 3 600 EUR

Lotto 141 - Nolwenn FALIGOT, nata nel 1991 Abito Jeanne Malivel, collezione Gwenn ha Glaz, Dirinon e Quimper - 2024 Pezzo unico, lino naturale lavato, bottoni in madreperla, serigrafia di Sophie Ambroise (Glaz'ink). da Sophie Ambroise (Glaz'ink). Taglia unica, lunghezza 1,10 m Un abito a doppio petto, con il dettaglio delle arricciature - una firma di Nolwenn Faligot presa in prestito dai capi bretoni di un tempo. Pezzo forte dell'universo di NOLWENN FALIGOT, l'abito dalle dimensioni generose è rivisitato in lino lavato non tinto (evocando la blusa della stilista Seiz Breur, da cui l'abito prende il nome), illuminato da una stampa dorata - eco del ricamo tradizionale - con un motivo Bigouden rivisitato. --- Nolwenn FALIGOT, nata nel 1991 Laureata nelle migliori scuole di moda di Londra, Nolwenn Faligot ha lavorato in Inghilterra, Slovacchia, Cina, Giappone e alla Settimana della moda di Parigi. Desiderosa di creare il suo marchio omonimo, ha deciso di tornare alle sue radici e di stabilirsi nel suo paese natale, il Finistère, dove crea una linea di abbigliamento femminile che unisce eleganza e funzionalità. Il suo marchio NOLWENN FALIGOT è una delicata miscela di eredità celtica e influenze dai quattro angoli del mondo, che riecheggia il patrimonio di abbigliamento bretone in un'evocazione audace e moderna. Crea anche mini-collezioni in collaborazione con Armor Lux, rivisitando i classici del marchio con la propria creatività. Nolwenn Faligot - presidente del collettivo PEVARZEK, che riunisce artisti, artigiani e designer che guardano al design bretone di oggi - fa eco all'approccio di Seiz Breur, che mira a promuovere la Bretagna, il suo patrimonio e il suo know-how, rinnovando al contempo la sua forza creativa in modo contemporaneo, come fece a suo tempo Jeanne Malivel. Per Ar Seiz Avel ha creato una collezione esclusiva intitolata "Gwenn ha Glaz" / "Blanc et mer". Nolwenn Faligot si ispira agli abiti quotidiani di un tempo, agli abiti da lavoro maschili e femminili, all'incontro tra il contadino e il marinaio. Dai volumi ai dettagli, i capi attingono al repertorio vestimentario della regione. Dal tis serande, che tradizionalmente crea il materiale a mano, al grafico che taglia la sua carta di pietra per serigrafarla, senza dimenticare la ricamatrice che perpetua gesti ancestrali per dare vita a motivi ispirati al patrimonio tessile della Bretagna. I capolavori del mondo dell'abbigliamento bretone sono rivisitati: dal kabig all'abito a righe, senza dimenticare il cappotto kimono, l'abito a doppio petto e la giacca corta, o ancora lo scialle reversibile e l'abito con la maglia. Artiste, stiliste, poetesse, esploratrici o personaggi leggendari: i nomi di queste sette creazioni evocano donne bretoni ispirate e ispiratrici.

Stima 1 200 - 1 800 EUR

Lotto 142 - Nolwenn FALIGOT, nato nel 1991 Kabig Val Piriou, collezione Gwenn ha Glaz, Dirinon / Plobanalec - 2024 Pezzo unico, lana e cashmere (bottoni in legno d'ulivo), ricamato da Françoise Kerjose (Atelier Boem) Taglia 38 /40 Lunghezza 0,65 m Un kabig smocked - stropicciato o plissettato a mano - con un nuovo stile e nuove proporzioni. Punto fermo del guardaroba bretone e di Nolwenn Faligot, era storicamente indossato dai raccoglitori di alghe del Paese dei Pagani. Conserva la tasca sul ventre, qui messa in risalto da un raso di cotone delicatamente luccicante e da bottoni di legno brandebourg. Il volume delle maniche svasate, in particolare, evoca le proporzioni di alcuni capi storicamente indossati da uomini e donne in diverse parti della Bretagna, in particolare nella regione di Bigouden. --- Nolwenn FALIGOT, nata nel 1991 Laureata nelle migliori scuole di moda di Londra, Nolwenn Faligot ha lavorato in Inghilterra, Slovacchia, Cina, Giappone e alla Settimana della Moda di Parigi. Desiderosa di creare il suo marchio omonimo, ha deciso di tornare alle sue radici e di stabilirsi nel suo paese natale, il Finistère, dove crea una linea di abbigliamento femminile che unisce eleganza e funzionalità. Il suo marchio NOLWENN FALIGOT è una delicata miscela di eredità celtica e influenze dai quattro angoli del mondo, che riecheggia il patrimonio di abbigliamento bretone in un'evocazione audace e moderna. Crea anche mini-collezioni in collaborazione con Armor Lux, rivisitando i classici del marchio con la propria creatività. Nolwenn Faligot - presidente del collettivo PEVARZEK, che riunisce artisti, artigiani e designer che guardano al design bretone di oggi - fa eco all'approccio di Seiz Breur, che mira a promuovere la Bretagna, il suo patrimonio e il suo know-how, rinnovando al contempo la sua forza creativa in modo contemporaneo, come fece a suo tempo Jeanne Malivel. Per Ar Seiz Avel ha creato una collezione esclusiva intitolata "Gwenn ha Glaz" / "Blanc et mer". Nolwenn Faligot si ispira agli abiti quotidiani di un tempo, agli abiti da lavoro maschili e femminili, all'incontro tra il contadino e il marinaio. Dai volumi ai dettagli, i capi attingono al repertorio vestimentario della regione. Dal tis serande, che tradizionalmente crea il materiale a mano, al grafico che taglia la sua carta di pietra per serigrafarla, senza dimenticare la ricamatrice che perpetua gesti ancestrali per dare vita a motivi ispirati al patrimonio tessile della Bretagna. I capolavori del mondo dell'abbigliamento bretone sono rivisitati: dal kabig all'abito a righe, senza dimenticare il cappotto kimono, l'abito a doppio petto e la giacca corta, o ancora lo scialle reversibile e l'abito con la maglia. Artiste, stiliste, poetesse, esploratrici o personaggi leggendari: i nomi di queste sette creazioni evocano donne bretoni ispirate e ispiratrici.

Stima 3 500 - 4 000 EUR

Lotto 143 - Nolwenn FALIGOT, nata nel 1991 Giacca Yvonne Jean Haffen - collezione Gwenn ha Glaz, Dirinon e Cléguérec - 2024 Pezzo unico, lino e lana merino e alpaca (bottoni in legno d'ulivo), tessuto a mano da Sandra Le Noxaic (Selona Tissage). Taglia unica, lunghezza 0,45 m Una giacca corta, dai volumi ampi, che evoca le proporzioni di alcuni capi storicamente indossati da uomini e donne in diverse zone della Bretagna e in particolare nel sud della Cornovaglia. della Cornovaglia meridionale, con i bottoni di legno brandebourg dei kabigs di un tempo. Per questo capo è stato utilizzato un tessuto esclusivo su misura in trama di lino/lana con inserti di frange che creano una pelliccia di lana con tocchi colorati. Il dettaglio chevron rende omaggio alla linea spezzata del Seiz Breur. --- Nolwenn FALIGOT, nata nel 1991 Laureata nelle migliori scuole di moda di Londra, Nolwenn Faligot ha lavorato in Inghilterra, Slovacchia, Cina, Giappone e alla Settimana della moda di Parigi. Desiderosa di creare il suo marchio omonimo, ha deciso di tornare alle sue radici e di stabilirsi nel suo paese natale, il Finistère, dove crea una linea di abbigliamento femminile che unisce eleganza e funzionalità. Il suo marchio NOLWENN FALIGOT è una delicata miscela di eredità celtica e influenze dai quattro angoli del mondo, che riecheggia il patrimonio di abbigliamento bretone in un'evocazione audace e moderna. Crea anche mini-collezioni in collaborazione con Armor Lux, rivisitando i classici del marchio con la propria creatività. Nolwenn Faligot - presidente del collettivo PEVARZEK, che riunisce artisti, artigiani e designer che guardano al design bretone di oggi - fa eco all'approccio di Seiz Breur, che mira a promuovere la Bretagna, il suo patrimonio e il suo know-how, rinnovando al contempo la sua forza creativa in modo contemporaneo, come fece a suo tempo Jeanne Malivel. Per Ar Seiz Avel ha creato una collezione esclusiva intitolata "Gwenn ha Glaz" / "Blanc et mer". Nolwenn Faligot si ispira agli abiti quotidiani di un tempo, agli abiti da lavoro maschili e femminili, all'incontro tra il contadino e il marinaio. Dai volumi ai dettagli, i capi attingono al repertorio vestimentario della regione. Dal tis serande, che tradizionalmente crea il materiale a mano, al grafico che taglia la sua carta di pietra per serigrafarla, senza dimenticare la ricamatrice che perpetua gesti ancestrali per dare vita a motivi ispirati al patrimonio tessile della Bretagna. I capolavori del mondo dell'abbigliamento bretone sono rivisitati: dal kabig all'abito a righe, senza dimenticare il cappotto kimono, l'abito a doppio petto e la giacca corta, o ancora lo scialle reversibile e l'abito con la maglia. Artiste, stiliste, poetesse, esploratrici o personaggi leggendari: i nomi di queste sette creazioni evocano donne bretoni ispirate e ispiratrici.

Stima 2 500 - 3 000 EUR

Lotto 144 - Nolwenn FALIGOT, nata nel 1991 Scialle Angela Duval, collezione Gwenn ha Glaz, Dirinon e Cléguérec - 2024 Lino e lana merino e alpaca, tessuto a mano da Sandra Le Noxaic (Selona Tissage) Taglia unica, lunghezza 0,90 m Uno scialle reversibile che può essere indossato corto o lungo, con più o meno drappeggio intorno al collo per avvolgersi. Un pezzo dalla costruzione minimalista che mette in risalto la bellezza dell'intreccio. Un tessuto creato esclusivamente e su misura per questo pezzo in un intreccio di lino e lana con frange che creano una pelliccia di lana con tocchi colorati. Il dettaglio chevron rende omaggio alla linea spezzata del Seiz Breur. --- Nolwenn FALIGOT, nata nel 1991 Laureata nelle migliori scuole di moda di Londra, Nolwenn Faligot ha lavorato in Inghilterra, Slovacchia, Cina, Giappone e alla Settimana della moda di Parigi. Desiderosa di creare il suo marchio omonimo, ha deciso di tornare alle sue radici e di stabilirsi nel suo paese natale, il Finistère, dove crea una linea di abbigliamento femminile che unisce eleganza e funzionalità. Il suo marchio NOLWENN FALIGOT è una delicata miscela di eredità celtica e influenze dai quattro angoli del mondo, che riecheggia il patrimonio di abbigliamento bretone in un'evocazione audace e moderna. Crea anche mini-collezioni in collaborazione con Armor Lux, rivisitando i classici del marchio con la propria creatività. Nolwenn Faligot - presidente del collettivo PEVARZEK, che riunisce artisti, artigiani e designer che guardano al design bretone di oggi - fa eco all'approccio di Seiz Breur, che mira a promuovere la Bretagna, il suo patrimonio e il suo know-how, rinnovando al contempo la sua forza creativa in modo contemporaneo, come fece a suo tempo Jeanne Malivel. Per Ar Seiz Avel ha creato una collezione esclusiva intitolata "Gwenn ha Glaz" / "Blanc et mer". Nolwenn Faligot si ispira agli abiti quotidiani di un tempo, agli abiti da lavoro maschili e femminili, all'incontro tra il contadino e il marinaio. Dai volumi ai dettagli, i capi attingono al repertorio vestimentario della regione. Dal tis serande, che tradizionalmente crea il materiale a mano, al grafico che taglia la sua carta di pietra per serigrafarla, senza dimenticare la ricamatrice che perpetua gesti ancestrali per dare vita a motivi ispirati al patrimonio tessile della Bretagna. I capolavori del mondo dell'abbigliamento bretone sono rivisitati: dal kabig all'abito a righe, senza dimenticare il cappotto kimono, l'abito a doppio petto e la giacca corta, o ancora lo scialle reversibile e l'abito con la maglia. Artiste, stiliste, poetesse, esploratrici o personaggi leggendari: i nomi di queste sette creazioni evocano donne bretoni ispirate e ispiratrici.

Stima 1 000 - 1 500 EUR

Lotto 145 - Nolwenn FALIGOT, nata nel 1991 Cappottino Anita Conti, collezione Gwenn ha Glaz, Dirinon e Cléguérec - 2024 Pezzo unico, lino e lana merino e alpaca, bottoni in legno d'ulivo, tessuto a mano da Sandra Le Noxaic (Selona Tissage) Taglia unica, lunghezza 1 m Un cappotto kimono dal volume generoso, parzialmente chiuso da una cintura che ricorda il gouriz, un'ampia cintura di stoffa o di pelle indossata dagli uomini in diverse zone della Bretagna. Qui è elasticizzata e chiusa con i bottoni di legno brandebourg dei kabigs di un tempo. Un tessuto creato esclusivamente e su misura per questo pezzo in una trama di lino/lana con inserti di frange che creano una pelliccia di lana con tocchi colorati. Il dettaglio chevron rende omaggio alla linea spezzata del Seiz Breur. --- Nolwenn FALIGOT, nata nel 1991 Laureata nelle migliori scuole di moda di Londra, Nolwenn Faligot ha lavorato in Inghilterra, Slovacchia, Cina, Giappone e alla Settimana della moda di Parigi. Desiderosa di creare il suo marchio omonimo, ha deciso di tornare alle sue radici e di stabilirsi nel suo paese natale, il Finistère, dove crea una linea di abbigliamento femminile che unisce eleganza e funzionalità. Il suo marchio NOLWENN FALIGOT è una delicata miscela di eredità celtica e influenze dai quattro angoli del mondo, che riecheggia il patrimonio di abbigliamento bretone in un'evocazione audace e moderna. Crea anche mini-collezioni in collaborazione con Armor Lux, rivisitando i classici del marchio con la propria creatività. Nolwenn Faligot - presidente del collettivo PEVARZEK, che riunisce artisti, artigiani e designer che guardano al design bretone di oggi - fa eco all'approccio di Seiz Breur, che mira a promuovere la Bretagna, il suo patrimonio e il suo know-how, rinnovando al contempo la sua forza creativa in modo contemporaneo, come fece a suo tempo Jeanne Malivel. Per Ar Seiz Avel ha creato una collezione esclusiva intitolata "Gwenn ha Glaz" / "Blanc et mer". Nolwenn Faligot si ispira agli abiti quotidiani di un tempo, agli abiti da lavoro maschili e femminili, all'incontro tra il contadino e il marinaio. Dai volumi ai dettagli, i capi attingono al repertorio vestimentario della regione. Dal tis serande, che tradizionalmente crea il materiale a mano, al grafico che taglia la sua carta di pietra per serigrafarla, senza dimenticare la ricamatrice che perpetua gesti ancestrali per dare vita a motivi ispirati al patrimonio tessile della Bretagna. I capolavori del mondo dell'abbigliamento bretone sono rivisitati: dal kabig all'abito a righe, senza dimenticare il cappotto kimono, l'abito a doppio petto e la giacca corta, o ancora lo scialle reversibile e l'abito con la maglia. Artiste, stiliste, poetesse, esploratrici o personaggi leggendari: i nomi di queste sette creazioni evocano donne bretoni ispirate e ispiratrici.

Stima 4 000 - 4 500 EUR

Lotto 148 - Françoise KERJOSE, nato nel 1968 Polpo, 2023 Quadrato in twill di seta (62g/m2) o tessuto twill, stampato in digitale da un laboratorio di seta di Lione e arrotolato a mano da un ritaglio di carta firmato dall'artista Anh GLOUX. Etichetta, edizione limitata a 12 esemplari. 65 x 65 cm --- Françoise KERJOSE, nata nel 1968 Appassionata di design, arte e materiali, Françoise Kerjose esplora una varietà di tecniche artistiche, con una particolare attrazione per il ricamo tradizionale, che è oggi una delle sue fonti di ispirazione. L'approccio dell'Atelier BOEM è quello di mettere in risalto materiali naturali e nobili come il lino e la canapa, sublimati da disegni contemporanei e snelli, ricami Cornély o stampe, per un'immagine moderna e attuale del design bretone. Con sede nel Finistère meridionale da due anni, realizza creazioni tessili stampate e ricamate rappresentative di un artigianato di alta qualità e ispirate alle terre della Bretagna, curando ogni fase della produzione della collezione. Collabora inoltre con aziende rinomate che perpetuano il loro know-how francese e con ex lavoratori del settore tessile che mettono a sua disposizione le loro competenze. Ogni creazione è prodotta in piccoli lotti e il lavoro è concepito e realizzato nel rispetto delle sfide del nostro tempo: manifattura francese, scelta rispettosa dei materiali, cuciture eseguite in laboratorio o affidate a un Etablissement de Service d'Aide par le travail locale. Per l'evento Ar Seiz Avel, presenta tre pezzi della collezione Nadozioù Vor, disegnati in collaborazione con Nolwenn Faligot in feltro di lana di pecora bretone, realizzato nel Morbihan.

Stima 120 - 180 EUR

Lotto 149 - Françoise KERJOSE, nato nel 1968 Bassa marea, 2023 Quadrato in twill di seta (62g/m2) o tessuto twill, stampato in digitale da un laboratorio di seta di Lione e arrotolato a mano da un ritaglio di carta firmato dall'artista Anh GLOUX. Etichetta, edizione limitata a 12 esemplari. 65 x 65 cm --- Françoise KERJOSE, nata nel 1968 Appassionata di design, arte e materiali, Françoise Kerjose esplora una varietà di tecniche artistiche, con una particolare attrazione per il ricamo tradizionale, che è oggi una delle sue fonti di ispirazione. L'approccio dell'Atelier BOEM è quello di mettere in risalto materiali naturali e nobili come il lino e la canapa, sublimati da disegni contemporanei e snelli, ricami Cornély o stampe, per un'immagine moderna e attuale del design bretone. Con sede nel Finistère meridionale da due anni, realizza creazioni tessili stampate e ricamate rappresentative di un artigianato di alta qualità e ispirate alle terre della Bretagna, curando ogni fase della produzione della collezione. Collabora inoltre con aziende rinomate che perpetuano il loro know-how francese e con ex lavoratori del settore tessile che mettono a sua disposizione le loro competenze. Ogni creazione è prodotta in piccoli lotti e il lavoro è concepito e realizzato nel rispetto delle sfide del nostro tempo: manifattura francese, scelta rispettosa dei materiali, cuciture eseguite in laboratorio o affidate a un Etablissement de Service d'Aide par le travail locale. Per l'evento Ar Seiz Avel, presenta tre pezzi della collezione Nadozioù Vor, disegnati in collaborazione con Nolwenn Faligot in feltro di lana di pecora bretone, realizzato nel Morbihan.

Stima 120 - 180 EUR

Lotto 150 - Françoise KERJOSE, nata nel 1968 Runner da tavola Poentou, 2024 Ricamo Cornély in filo di cotone perlato su tessuto di lino. Etichetta unica 1/1 in cotone organico riciclato. 174 x 54 cm Motivo ricamato che rappresenta due strisce speculari, ispirato ai colori delle ceramiche di Jeanne Malivel e ai suoi schizzi di tessuti. --- Françoise KERJOSE, nata nel 1968 Appassionata di design, arte e materiali, Françoise Kerjose esplora diverse tecniche artistiche, con una particolare attrazione per il ricamo tradizionale, che è oggi una delle sue fonti di ispirazione. L'approccio dell'Atelier BOEM è quello di mettere in risalto materiali naturali e nobili come il lino e la canapa, sublimati da disegni contemporanei e snelli, ricami Cornély o stampe, per un'immagine moderna e attuale del design bretone. Con sede nel Finistère meridionale da due anni, realizza creazioni tessili stampate e ricamate rappresentative di un artigianato di alta qualità e ispirate alle terre della Bretagna, curando ogni fase della produzione della collezione. Collabora inoltre con aziende rinomate che perpetuano il loro know-how francese e con ex lavoratori del settore tessile che mettono a sua disposizione le loro competenze. Ogni creazione è prodotta in piccoli lotti e il lavoro è concepito e realizzato nel rispetto delle sfide del nostro tempo: manifattura francese, scelta rispettosa dei materiali, cuciture eseguite in laboratorio o affidate a un Etablissement de Service d'Aide par le travail locale. Per l'evento Ar Seiz Avel, presenta tre pezzi della collezione Nadozioù Vor, disegnati in collaborazione con Nolwenn Faligot in feltro di lana di pecora bretone, realizzato nel Morbihan.

Stima 300 - 350 EUR

Lotto 151 - Klervi KEROUEDAN, nato nel 2000 La coiffe de Mémé Kerongard, 2021 Stampa a getto d'inchiostro su carta satinata da 200 g. Stampa singola firmata su un'etichetta posta sul retro della cornice. 59,4 x 42 cm --- Klervi KEROUEDAN, nato nel 2000 Diplomata all'Ecole Boulle lo scorso anno, Klervi Kerouedan sta lavorando a una tesi di design sul tema delle rovine traumatiche. Per il suo diploma, sta affrontando la questione di una memoria placata, quella della Bretagna, che ha lasciato quattro anni prima. Nella sua ricerca ha analizzato il lavoro del Seiz Breur e se ne è poi appropriata, interrogandosi sulla possibilità di modernizzare le vestigia del passato. La sua ricerca ruota attorno a due assi dicotomici: la conservazione e la scomparsa, che favoriscono una forma di ambiguità e di confronto nel suo lavoro. Ad esempio, provoca analogie creando "palinsesti" contemporanei, in cui le storie individuali vengono sommate per crearne una comune. Il suo approccio è caratterizzato dall'uso di media molto semplici (stampa, collage, immagine, motivo, forma) e l'immagine è accompagnata dalla parola scritta, dal pensiero, dalle parole e dalla poesia. La stesura della sua tesi di laurea, Ker, è stata l'innesco di una ricerca più ampia sulla modernizzazione delle arti tradizionali bretoni. Ha esplorato la possibilità di un incontro tra le nostre "reliquie del passato" e i nostri "relitti del futuro" proponendo una mostra per il centenario del Seiz Breur presso il radome di Pleumeur-Bodou, nella Côtes d'Armor. Successivamente, Klervi Kerouedan ha guidato il progetto mutations silencieuses, che ha esplorato la possibilità di una rinascita del movimento Seiz Breur attraverso il design. È in questo contesto che ha sviluppato una serie di volumi e immagini ispirati al lavoro del collettivo.

Stima 180 - 220 EUR

Lotto 152 - Aurore BAGARRY, nata nel 1982 Ile Renote, Tregastel, Côtes-d'Armor, serie Roches, 2016-2020 Stampa a pigmenti da un negativo a colori di 4 x 5 pollici su carta di cotone. Stampa numerata 1/4 e firmata sul retro 100 x 125 cm --- Aurore BAGARRY, nata nel 1982 Fotografa e videoartista francese, nata nel 1982 a Le Mans. Per cinque anni ha esplorato la costa della Manica, fotografando le scogliere e le rocce della Francia settentrionale e dell'Inghilterra meridionale. Dal Finistère al Pas-de-Calais, poi attraverso il mare da Eastbourne a Lizard Point in Cornovaglia, ha realizzato quella che sembra un'indagine sulle diverse formazioni geologiche che si trovano lungo la costa della Manica: granito rosa, scisto verde, scogliere di gesso bianco, rocce silicee rosse. Le rocce colorate occupano tutto lo spazio dell'immagine, fino a perdere la nozione di scala. di scala, diventando al contempo sculture e affascinanti sfondi. Aurore Bagarry si è diplomata all'Ecole Nationale de la Photographie d'Arles nel 2008 e si unisce ad Ar Seiz Avel per il suo approccio stimolante e innovativo alla promozione e al sostegno degli artisti. Il suo lavoro si concentra sulle nozioni di tempo e paesaggio, utilizzando un banco ottico di grande formato. Arrivata in Bretagna nel 2016, il suo lavoro ha preso nuova vita grazie agli incontri con i professionisti dell'arte della regione e alla produzione di libri e mostre. Ar Seiz Avel risuona con le sue preoccupazioni artistiche per la natura e gli esseri viventi. Per questa vendita, l'artista propone cinque opere, tra cui Ile Renote, Trégastel, un'opera importante per il suo grande formato e i suoi toni tenui. È emblematico del suo approccio artistico all'intersezione tra fotografia e geologia. Il progetto di vendita, Ar Seiz Avel, rappresenta un'occasione ideale per far conoscere quest'opera, in particolare a Rennes, dove Mathurin Méheut e Yvonne Jean Haffen hanno realizzato un ciclo decorativo nell'ex Rennes. un ciclo decorativo nell'ex Istituto Geologico di Rennes: una celebrazione della scienza e della Terra in Bretagna.

Stima 2 000 - 2 500 EUR

Lotto 153 - Claire ADELFANG, nata nel 1984 Linea d'acqua, 2010 Fotografia d'argento a colori montata sotto diasec con firmata e numerata 1/3. 120 x 120 cm --- Claire ADELFANG, nata nel 1984 L'attaccamento di Claire Adelfang alla Bretagna è in parte legato alle sue radici materne e alle sue frequenti visite alla casa di famiglia. Attraverso le sue esplorazioni fotografiche e cinematografiche, ha e cinematografiche, si è immersa in questa terra al tempo stesso rurale e industriale, interessandosi alla sua storia. Il progetto Ar Seiz Avel la ispira, così come il desiderio di partecipare alla creazione di un'esperienza collettiva. La storia dei luoghi, l'ambiente naturale trasformato dall'uomo e le tracce indirette della sua presenza sono elementi fondanti del suo lavoro. Ha un profondo interesse per la storia e la memoria dei luoghi. Quando scopre un paesaggio, sia esso naturale o di cemento, ha bisogno di sentirlo, di capirlo. Il soggetto di ciascuna delle sue fotografie e dei suoi video è un frammento di realtà senza artifici, una verità nuda e cruda. Ligne d'eau (Linea d'acqua) è stata realizzata nella regione di Brière durante la raccolta della torba, che ha anche filmato. In questa fotografia, ciò che colpisce maggiormente è la fusione degli elementi, che può anche portare a una certa confusione. confusione, rafforzando il lato enigmatico dell'immagine. Ciò che ci viene dato da vedere non è più la realtà percepita a prima vista. Questo lungo tubo serpeggia tra l'acqua e il cielo e si imprime, alterando la nostra percezione dello spazio. La linea diventa segno, scrittura, scultura. La presenza dell'acqua è sempre suggerita nei paesaggi concreti che fotografa.

Stima 2 000 - 3 000 EUR

Lotto 154 - Loïc MOYOU, nato nel 1973 Rive gauche incertaine, 2024 Stampa su carta FineArt Hahnemüle RAG BW 310g montata su alluminio dibond in una scatola americana. Data dello scatto: 15/12/2021 a Brest. Data di creazione: 22/05/2024 ad Auray da Pix in the City. Fotocamera Leica D-Lux 7 / Raw. Firmato e numerato 1/1. 95 x 125 cm --- Loïc MOYOU, nato nel 1973 Ha iniziato a esporre il suo lavoro fotografico, incentrato principalmente sulla città di Brest, nel 2011. Inizialmente le sue fotografie mostravano una città colorata con una luce sontuosa, spesso rappresentata come "grigia e brutta". Fermato dalla pandemia, la fine del 2019 e il 2020 sono rimasti una tabula rasa fotografica per lui. Rinasce nel 2021 con la serie Alone, che il pubblico scopre in quel periodo. In un mondo contrastante in bianco e nero, gli esseri umani e la luce diventano gli elementi principali delle sue creazioni. I suoi scatti contemplativi sono simili a scene cinematografiche ispirate da artisti del calibro di Alan Schaller, Marc Fearnley e Philip Penman. Alone è una serie in continua evoluzione, un filo conduttore che permette a Loïc Moyou di evadere dalla sua quotidianità professionale. La sua partecipazione al progetto Ar Seiz Avel è un'occasione per mettere in mostra la città di Brest, rivelando l'importante ponte di Recouvrance nella nebbia nella sua fotografia Rive gauche incertaine. Questa stampa fotografica è stata prodotta appositamente per l'evento in collaborazione con Pix in the City di Auray.

Stima 800 - 1 000 EUR

Lotto 155 - Stéphane MAHE, 1968 Senza titolo, serie Somewhere - Bretagne, 2024 Stampa a getto d'inchiostro su carta Hahnemüle Ultra Smooth, firmata e numerata n°9/12 sul retro. 40 x 60 cm Fotografie tratte dal libro Somewhere - Editions de Juillet --- Stéphane MAHE, 1968 Il lavoro fotografico di Stéphane Mahé è allo stesso tempo intimo e pittorico, e rivela un viaggio interiore al di fuori del tempo e dello spazio. Presentata nel 2018, la serie Somewhere dispiega un potente universo onirico e cinematografico in cui il vagabondaggio appare come una ricerca fotografica. Oggi, Mood apre un nuovo capitolo quando il reale diventa surreale - apre la porta su un sentiero sterrato emerso da un quadro che era appeso al centro del salotto di famiglia e parte, guidato dall'istinto, alla ricerca di emozioni, di quei momenti preziosi, unici, brevi ed effimeri. Il suo tempo fotografico è definito dalla completa disponibilità all'ambiente e all'armonia. Mood è un testimone di queste occasioni furtive, che conferisce loro un'aria di eternità. Mood è un'esperienza universale, in cui l'emozione è un linguaggio comune, una sorta di esperanto fatto di scene senza tempo, misteriose e oniriche, indipendenti l'una dall'altra eppure appartenenti a un insieme coerente che rasserena e poetizza le nostre anime; una parentesi che si apre e si chiude, offrendo nuove emozioni a ogni nuova visita. From Somewhere to Mood: la Bretagna rimane il suo principale terreno di gioco fotografico.

Stima 1 000 - 1 500 EUR

Lotto 156 - Stéphane MAHE, nato nel 1968 Senza titolo, serie Somewhere - Bretagna, 2022 Stampa a getto d'inchiostro su carta Hahnemüle Ultra Smooth, firmata e numerata n°11/12 sul retro. 40 x 40 cm Fotografie tratte dal libro Somewhere - Edizioni de Juillet --- Stéphane MAHE, 1968 Il lavoro fotografico di Stéphane Mahé è allo stesso tempo intimo e pittorico, e rivela un viaggio interiore al di fuori del tempo e dello spazio. Presentata nel 2018, la serie Somewhere dispiega un potente universo onirico e cinematografico in cui il vagabondaggio appare come una ricerca fotografica. Oggi, Mood apre un nuovo capitolo quando il reale diventa surreale - apre la porta su un sentiero sterrato emerso da un quadro che era appeso al centro del salotto di famiglia e parte, guidato dall'istinto, alla ricerca di emozioni, di quei momenti preziosi, unici, brevi ed effimeri. Il suo tempo fotografico è definito dalla completa disponibilità all'ambiente e all'armonia. Mood è un testimone di queste occasioni furtive, che conferisce loro un'aria di eternità. Mood è un'esperienza universale, in cui l'emozione è un linguaggio comune, una sorta di esperanto fatto di scene senza tempo, misteriose e oniriche, indipendenti l'una dall'altra eppure appartenenti a un insieme coerente che rasserena e poetizza le nostre anime; una parentesi che si apre e si chiude, offrendo nuove emozioni a ogni nuova visita. Da Somewhere a Mood: la Bretagna rimane il suo principale terreno di gioco fotografico.

Stima 1 500 - 2 500 EUR

Lotto 157 - Stéphane MAHE, nato nel 1968 Senza titolo, serie Somewhere - Bretagna, 2022 Stampa a getto d'inchiostro su carta Hahnemüle Ultra Smooth, firmata e numerata numerato 7/12 sul retro. 40 x 40 cm Fotografie tratte dal libro Somewhere - Edizioni de Juillet --- Stéphane MAHE, 1968 Il lavoro fotografico di Stéphane Mahé è allo stesso tempo intimo e pittorico, e rivela un viaggio interiore al di fuori del tempo e dello spazio. Presentata nel 2018, la serie Somewhere dispiega un potente universo onirico e cinematografico in cui il vagabondaggio appare come una ricerca fotografica. Oggi, Mood apre un nuovo capitolo quando il reale diventa surreale - apre la porta su un sentiero sterrato emerso da un quadro che era appeso al centro del salotto di famiglia e parte, guidato dall'istinto, alla ricerca di emozioni, di quei momenti preziosi, unici, brevi ed effimeri. Il suo tempo fotografico è definito dalla completa disponibilità all'ambiente e all'armonia. Mood è un testimone di queste occasioni furtive, che conferisce loro un'aria di eternità. Mood è un'esperienza universale, in cui l'emozione è un linguaggio comune, una sorta di esperanto fatto di scene senza tempo, misteriose e oniriche, indipendenti l'una dall'altra eppure appartenenti a un insieme coerente che rasserena e poetizza le nostre anime; una parentesi che si apre e si chiude, offrendo nuove emozioni a ogni nuova visita. Da Somewhere a Mood: la Bretagna rimane il suo principale terreno di gioco fotografico.

Stima 800 - 1 000 EUR

Lotto 158 - Stéphane MAHE, nato nel 1968 Senza titolo, serie Somewhere - Bretagna, 2023 Stampa a getto d'inchiostro su carta Hahnemüle Ultra Smooth, firmata e numerata numerato n°1/20 sul retro. 40 x 60 cm Fotografie tratte dal libro Somewhere - Editions de Juillet --- Stéphane MAHE, 1968 Il lavoro fotografico di Stéphane Mahé è allo stesso tempo intimo e pittorico, e rivela un viaggio interiore al di fuori del tempo e dello spazio. Presentata nel 2018, la serie Somewhere dispiega un potente universo onirico e cinematografico in cui il vagabondaggio appare come una ricerca fotografica. Oggi, Mood apre un nuovo capitolo quando il reale diventa surreale - apre la porta su un sentiero sterrato emerso da un quadro che era appeso al centro del salotto di famiglia e parte, guidato dall'istinto, alla ricerca di emozioni, di quei momenti preziosi, unici, brevi ed effimeri. Il suo tempo fotografico è definito dalla completa disponibilità all'ambiente e all'armonia. Mood è un testimone di queste occasioni furtive, che conferisce loro un'aria di eternità. Mood è un'esperienza universale, in cui l'emozione è un linguaggio comune, una sorta di esperanto fatto di scene senza tempo, misteriose e oniriche, indipendenti l'una dall'altra eppure appartenenti a un insieme coerente che rasserena e poetizza le nostre anime; una parentesi che si apre e si chiude, offrendo nuove emozioni a ogni nuova visita. Da Somewhere a Mood: la Bretagna rimane il suo principale terreno di gioco fotografico.

Stima 650 - 800 EUR