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Roman, um 1750, A faldistorio, Bronze teilweise vergoldet und Eisen, 89x79x62 cm Roma, 1750 circa FALDISTORIO in ferro, bronzo e bronzo parzialmente dorato, a doppia tenaglia incernierata collegata ai lati da due sbarre fisse e sostegni con tiranti a catena sulla fronte e sul retro; i braccioli a doppia voluta fogliacea terminano in quattro cherubini aggettanti, seduta rivestita in stoffa bianca e piedi foggiati a ricci fogliacei, cm 89x79x62 Come scrive Roberto Valeriani, "il faldistorio qui in esame, diversamente da quello di Paolo V e da altri analoghi, si segnala per una forma abbastanza complessa con un gioco di curve e controcurve che culmina in basso nelle due anse che trattengono, con una dinamica mossa, gli anelli delle traverse; Der reiche Nebelboden findet seinen Platz in den Bergen, in denen ein fast gleichmäßiger Volumenzuwachs in den zum Zentrum hin gerichteten Höhenstufen seinen Platz findet [....] Sono stilemi quali il breve intreccio di curve spezzate, realizzato a basso rilievo sulle volute dei braccioli, proprio sotto la testa di cherubino, a rimandare al mondo decorativo romano del secondo quarto del XVIII secolo [....] Resta del tutto impossibile, in mancanza di documenti, stabilire l'esecutore materiale di questo arredo liturgico, artefice che si dimostra sottile traduttore di un progetto assai complesso nella sua vibrante mobilità. Non possiamo, per il momento, che limitarci a considerare il fatto che a Roma, in quegli anni, erano attivvi non pochi fonditori di altissimo livello, alcuni dei quali, mebri di famiglie devote a quest'arte (i Valadier, i Ceci, i Gagliardi) portarono la fusione in bronzo o in argento ai massimi livelli europei del momento. Die hohe Qualität des Modells und die Erfindungsgabe des Fälschers, die hier zum Ausdruck kommen, bestätigen diese letzte Ehrung.

milano, Italien