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mer 29 mag

Due grandi figure in marmo raffiguranti una Baccante, con i capelli impastati di uva e con in mano una coppa contenente uva, e una figura di Erigone, che indossa foglie di edera e guarda un grappolo d'uva, con un tronco d'albero e serpenti a sonagli. Attribuito a Jean Joseph Foucou (1739-1815). Fine XVIII-inizio XIX secolo. H. 97 cm e 99 cm PFD Lievi incidenti e restauri, in particolare alla base. Provenienza : Vendita Parigi, Néret-Minet, Couteau-Bégarie, 1 dicembre 1989, lotto 128. Vendita Parigi, studio Néret-Minet, 21 novembre 2008, lotto 76. Bibliografia: A.L. Poulet e G. Scherf, Clodion, catalogo della mostra, Musée du Louvre, Parigi 1992, pp. 380-381. Una certa somiglianza di stile e di soggetto porta talvolta a confondere le opere di Clodion con quelle di Jean Joseph Foucou. A questo proposito, il catalogo della mostra di Clodion del 1992 attribuisce a Foucou la Baccante che tiene sulla spalla un satiro bambino del Musée du Louvre (n. 83). Il catalogo fa poi una serie di confronti, citando in particolare due figure pendenti in marmo vendute all'Hôtel Drouot di Parigi il 1° dicembre 1989, lotto 128, una raffigurante una Baccante e l'altra Erigone, quest'ultima intenta a guardare amorevolmente un grappolo d'uva (corrispondente alla trasformazione di Bacco per sedurla), con serpenti a sonagli appesi al tronco dell'albero. Il catalogo della mostra di Clodion confronta la figura della baccante con quella del Louvre e suggerisce che la figura di Erigone possa corrispondere al marmo di Foucou del Salon del 1806 (n. 598 del libretto).

Stima 15 000 - 20 000 EUR

gio 30 mag

Su modelli di GABRIELLA CRESPI (Saronno, Italia, 1922 - Milano, Italia, 2017). Lampada da soffitto, anni '70 circa. Bambù, rattan e ottone. Misure: 25 x 55 x 55 cm. Lampada da soffitto con paralume a forma di cappello a tesa larga, realizzato in bambù e rattan. L'uso di questo tipo di materiali naturali, utilizzati anche negli anelli che compongono il pendente, e le forme svasate seguono lo stile di Gabriella Crespi. Erano modelli molto popolari negli anni '70. Gabriella Crespi ha studiato architettura al Politecnico di Milano, dove il suo lavoro è stato influenzato da LE Corbusier e Frank Lloyd Wright. Dagli anni Cinquanta si è dedicata alla creazione di mobili e altri oggetti in equilibrio tra design e astrazione scultorea. Crespi inizia la sua carriera di designer negli anni Cinquanta con la sua prima produzione di oggetti, la "Small Lune Collection", sculture in acciaio a forma di luna. Nei primi anni Sessanta collabora con la Maison Dior. Nel 1968 il prototipo del suo primo "Plurimo" viene esposto a Dallas, rappresentando il design italiano dell'epoca. Nel 1970 inizia la collaborazione alla famosa serie "Plurimi" con mobili "metamorfici" ("Magic Cube", "2000", "Dama", "Scultura"). Tra il 1970 e il 1974 realizza le sue opere a cera persa più significative, tra cui la scultura "La mia anima" (1974), le collezioni "Animali" (sculture in bronzo dall'aria fatata che rivelano l'incessante attenzione di Gabriella per il mondo naturale. ), "Gioielli" e "Gocce Oro": sculture fluide concepite attraverso l'antico e prezioso processo della fusione a cera persa. Tra il 1972 e il 1975 disegna il "Divano Quick Change", la linea "Z" ("Z Bar", "Z Desk") e la collezione di bambù "Rising Sun", un materiale caro a Crespi che, secondo lei, "unisce forza e flessibilità". Le famose lampade "Fungo" (1973) fanno parte di questa collezione. Nel 2008 ha creato per Stella McCartney una riedizione limitata di alcune sue collezioni di gioielli degli anni Settanta. Nel 2011 Palazzo Reale di Milano le ha dedicato la grande antologia "Il segno e lo spirito". Nell'aprile 2012 è stata fondata la Gabriella Crespi Srl con l'obiettivo di promuovere le nuove creazioni dell'artista-designer. Nello stesso anno è stato creato all'interno dell'azienda l'Archivio Gabriella Crespi, diretto dalla figlia dell'artista, Elisabetta Crespi.

Stima 600 - 800 EUR