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Descripción

Athos Faccincani (1951) VERONA E PIAZZA DELLE ERBE CON GERANI, 2008 serigrafia polimaterica a 36 passaggi di colore su tela, cm 54x84; es. 123/150 firma e tiratura sul retro: firma, titolo, tiratura e timbro dell'artista Provenienza Telemarket

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Athos Faccincani (1951) VERONA E PIAZZA DELLE ERBE CON GERANI, 2008 serigrafia polimaterica a 36 passaggi di colore su tela, cm 54x84; es. 123/150 firma e tiratura sul retro: firma, titolo, tiratura e timbro dell'artista Provenienza Telemarket

Valoración 200 - 300 EUR
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V. FLORIANELLO (19th), View over the Piazza delle Erbe, Verona, around 1880, albumen paper print V. Florianello (siglo XIX): Vista sobre la animada Piazza delle Erbe con los habitantes de la plaza del mercado de la ciudad de Verona, c. 1880, impresión en papel albuminado Técnica: impresión en papel albuminado Inscripción: Parte inferior central inscrita en la plancha de impresión: "Piazza Erbe | Magazzino Fotografie Arche Scaligere V. Florianello Verona". Fecha: c. 1880 Descripción: La Piazza delle Erbe fue el mercado y lugar de encuentro de la ciudad en la antigüedad y sigue siendo una animada plaza en la actualidad. La plaza alargada está bordeada de fachadas de palacios ricamente decorados. La posición elevada de la cámara, presumiblemente desde una ventana, ofrece una vista gran angular que capta a los transeúntes de la calle. A lo largo de la plaza hay personas de pie y caminando y grupos, principalmente hombres con sombrero y abrigo, algunos también de uniforme. Algunas de las personas en primer plano miran esperando a la cámara. Debido a la naturaleza recortada de las figuras, cabe suponer que se integraron en la imagen en una fecha posterior. Parece que al fotógrafo le interesaba retratar la arquitectura de la ciudad y llenarla de vida. Fotografía original con gran nitidez de detalle. Un ejemplo temprano de fotografía de viajes. Hacia mediados del siglo XIX, cada vez más turistas de los círculos burgueses viajaban a Italia. En aquella época, las fotografías sólo podían tomarse con un gran gasto de tiempo y con equipos caros y poco manejables. Esto hacía que muchos turistas agradecieran aún más el trabajo de los estudios de fotógrafos profesionales in situ, para poder llevarse un recuerdo de sus vacaciones a casa o coleccionarlas como recuerdo. Famosos fotógrafos como Carlo Naya, Giorgio Sommer y los hermanos Alinari fotografiaban los lugares más famosos de sus ciudades de origen y viajaban ellos mismos para fotografiar los destinos favoritos de sus clientes y ofrecerlos como copias en albúmina. También se fotografiaban tesoros de arte antiguo y se ofrecían a los viajeros. Las fotografías de alta calidad de esculturas y frescos siguieron contribuyendo de forma importante a documentar los tesoros artísticos y hacerlos accesibles a los estudiosos de toda Europa, que antes tenían que recurrir a copias o grabados si no podían ver el original por sí mismos. Palabras clave: Vista de Italia, fotografía documental, fotografía de arquitectura, fotografía de viajes, mercado, palacio, leones de San Marcos, Madonna Verona, habitantes de la ciudad, vida en la ciudad, siglo XIX, Historicismo, Ciudades, Italia, Tamaño: Papel albuminado: 20,3 cm x 25,6 cm (8 x 10,1 in)

Riccardo Galuppo (1932 - 2014) Riccardo Galuppo (1932 - 2014) Cespugli sul Piave Olio su tela 80 x 100 cm Firma: “Galuppo” al recto e sul verso Altre iscrizioni: “‘Cespugli sul Piave’” e indirizzo dell’artista e prezzo dell’opera sul verso Elementi distintivi: sul verso, timbro dell’Associazione Pro Nervesa; etichetta del Concorso di pittura estemporanea città di Nervesa della Battaglia (1968) autore e e dati relativi all’opera Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA Stato di conservazione. Supporto: 95% Stato di conservazione. Superficie: 95% Autodidatta, Galuppo si dedica alla pittura durante il soggiorno presso il Piccolo Cottolengo di Don Orione a Milano, dove era ospite dal 1946, a seguito di un incidente con una bomba a mano che gli causò l'amputazione di entrambi gli avambracci. Fa ritorno a Padova nel 1950; nel 1951 tiene la sua prima mostra personale nella galleria "Coccodrillo" in Piazza Cavour, esponendo 14 dipinti selezionati dal pittore padovano Toni Menegazzo. Nel 1952 tiene una personale al "Salotto Sanmartino" di Piazza Garibaldi e nel 1954 nella sala Egiziana del Caffè Pedrocchi. Un viaggio in Francia nel 1958 (Parigi, Normandia e Bretagna) fanno emergere la poetica realistico-espressionista di Galuppo, già presente nelle opere che vanno dal 1952 al 1954, che hanno come soggetto le demolizioni di interi quartieri padovani, in particolar modo del quartier "Conciapelli". Ha partecipato alla IX Quadriennale di Roma (1965-66). Una sua opera fa parte della collezione dei Musei civici agli Eremitani di Padova.

Nazzareno Cugurra (1924) Nazzareno Cugurra (1924) Lazio: campo selvatico, 1983 Acquerello e olio su tela 50 x 99,5 cm Firma: “Cugurra” al recto; “Nazzareno Cugurra” sul verso Data: sul verso, “giugno 1983” Altre iscrizioni: sul verso, “Lazio: campo selvatico (papaveri, cardi fioriti, malva) alberi; pastore e pecore sul sentiero davanti al mare, al crepuscolo” Elementi distintivi: sul verso, etichetta Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimenti di inventario; etichetta di esposizione “Università degli studi di Urbino XXXIII Rassegna di pittura, scultura grafica e libro d’artista", Sassoferrato, 10 luglio-28 agosto 1983 Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA Esposizioni: XXXIII Rassegna di pittura, scultura grafica e libro d’artista, Sassoferrato, 10 luglio-28 agosto 1983 Stato di conservazione. Supporto: 95% Stato di conservazione. Superficie: 95% Pittore chiarista, amico di Guttuso, nasce a Verona nel 1924 e si mantiene agli studi impartendo lezioni private di pittura a Napoli. Tra i suoi allievi figura Romano Mussolini, il quale, nell'immediato dopo guerra, era confinato per motivi politici nell’isola d’Ischia. Nel 1949, all’età di 25 anni, si diploma presso l'Accademia di belle arti di Napoli, nei cui locali tiene le sue prime mostre. I primi anni giovanili, incerti e avventurosi, sono stati caratterizzati da episodi dolorosi che hanno condizionato i temi della sua iniziale pittura inducendolo a ritrarre un mondo di diseredati. Nel 1951-52, 1955-56 e 1959-60 partecipa alla Quadriennale nazionale d'arte di Roma. Nel 1956 partecipa alla XXVIII Biennale di Venezia. Attratto dall’ambiente romano ricco di stimoli artistici e culturali decide di trasferirvisi.

Nazzareno Cugurra (1924) Nazzareno Cugurra (1924) Fiaschetto e bicchiere con vino rosso / Cestino con frutta e verdura / Ravanelli, visciole, pane casareccio / Rosa appassita, foglia di Rosa, 1987 Olio su tela 30,2 x 40,1 cm Firma: "N. Cugurra" al recto; "Nazzareno Cugurra" al verso Data: "Giugno 1987" Altre iscrizioni: titolo al verso ("Fiaschetto e bicchiere con vino rosso / Cestino con frutta e verdura / Ravanelli, visciole, pane casareccio / Rosa appassita, foglia di Rosa") Elementi distintivi: sul verso, etichetta anonima con riferimento inventariale Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA Stato di conservazione. Supporto: 90% Stato di conservazione. Superficie: 90% Pittore chiarista, amico di Guttuso, nasce a Verona nel 1924 e si mantiene agli studi impartendo lezioni private di pittura a Napoli. Tra i suoi allievi figura Romano Mussolini, il quale, nell'immediato dopo guerra, era confinato per motivi politici nell’isola d’Ischia. Nel 1949, all’età di 25 anni, si diploma presso l'Accademia di belle arti di Napoli, nei cui locali tiene le sue prime mostre. I primi anni giovanili, incerti e avventurosi, sono stati caratterizzati da episodi dolorosi che hanno condizionato i temi della sua iniziale pittura inducendolo a ritrarre un mondo di diseredati. Nel 1951-52, 1955-56 e 1959-60 partecipa alla Quadriennale nazionale d'arte di Roma. Nel 1956 partecipa alla XXVIII Biennale di Venezia. Attratto dall’ambiente romano ricco di stimoli artistici e culturali decide di trasferirvisi. Il dipinto è presentato in una cornice di riuso, recante un appunto del 1956.