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lunedì 29 lug a : 14:00 (BST)

Asta n. 3 - Una rara e importante collezione di autografi e cimeli: scienza, letteratura, arte, musica e storia

L'Autographe Auctions - +4420.353.503.63 - Email

13 Hanover Square W1S 1HN Mayfair, London, Regno Unito
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356 risultati

Lotto 309 - PUCCINI Giacomo (1858 - 1924) PUCCINI Giacomo (1858 - 1924) OPERA - PUCCINI Giacomo (1858 - 1924) - Fotografia originale scattata dal compositore Fotografia originale che ritrae il Maestro Giacomo Puccini intento a osservare, insieme al figlio Antonio, alcuni suonatori sul ponte del transatlantico "Savoia". durante il loro viaggio in Argentina nel 1905. Il Maestro, in cappotto, cappello e sciarpa, elegantissimo come sempre, e Antonio osservano con curiosità alcuni viaggiatori intenti a giocare a una sorta di "curling". Puccini si imbarcò con la famiglia sul transatlantico "Savoia" il 1° giugno 1905 per Buenos Aires, dove arrivò il 23 dello stesso mese. Qui fu oggetto della massima attenzione da parte dei numerosi emigranti italiani e assistette alla messa in scena di alcune delle sue opere. Il suo ritorno, dopo un brevissimo soggiorno a Montevideo, avvenne il 17 agosto a bordo del transatlantico "Umbria". Applicato su cartoncino rigido decorato in formato orizzontale (20,8x25,6 cm). Fotografia di Lapucci di Lucca, Via Borghi, che probabilmente ha stampato la fotografia in Italia. Bello scatto, molto nitido e inedito. Questa fotografia è stata scattata dallo stesso Puccini con la sua nuovissima macchina fotografica Panorama Kodak Modello B appena uscita nel 1899. - Questo articolo è in importazione temporanea. Se l'articolo viene consegnato nel Regno Unito, sarà soggetto a un'imposta sul valore aggiunto (IVA) del 5% sul prezzo di aggiudicazione.

Stima 400 - 500 GBP

Lotto 320 - PUCCINI Giacomo (1858 - 1924) PUCCINI Giacomo (1858 - 1924) OPERA - PUCCINI Giacomo (1858 - 1924) - Lettera autografa firmata Lettera autografa firmata "Puccini", datata "Milano 5.3. 1900", del compositore italiano, indirizzata a "Caro Popino mio" (il direttore d'orchestra Leopoldo Mugnone). Una bella e importante lettera in cui Puccini informa Mugnone del successo ottenuto a Torino dalla rappresentazione di Tosca "A Torino è finito benone con piene e applausi. L'esecuzione (scena) orchestra cori, fu vile, quanto ti cercai col cuore [Puccini pensa che vada certamente al successo la direzione di Mugnone alla prima di Tosca al Costanzi di Roma]. E continua, sempre a proposito di Tosca: "Ora si prova qui e pare che s'andrà bene. Ho Borgatti (1871-1950, famoso tenore) invece di Dé Marchi [primo interprete di Tosca al Costanzi]... vedremo come andrà... per la parte lirica credo bene...". Si lamenta che "...i miei poeti sonnecchiano. Illica non s'è fatto più vedere... l'altro [cioè Giacosa] è sotto il dole peso di un successo oero, la Commedia "Come le foglie" e corre di Teatro in Teatro non occupandosi di trovare quel che cerco... Questo stato di cose mi opprime e non può durare...". È interessante ricordare che proprio i due autori che Puccini accusava di "inerzia", dopo pochi mesi avrebbero messo mano al libretto di "Madama Butterfly". Un grande successo per il musicista. 3 pp. in-8°, rr.49. Busta e indirizzo autografo. - Questo articolo si trova attualmente in Finlandia e può essere spedito all'interno della Comunità Europea senza tasse di importazione e IVA. Le consegne nel Regno Unito saranno soggette a un'IVA all'importazione del 5%.

Stima 1 500 - 2 500 GBP

Lotto 339 - SPANI Hina (1890 - 1969) SPANI Hina (1890 - 1969) OPERA - SPANI Hina (1890 - 1969) - Lettera autografa firmata Lettera autografa firmata, datata "5 febbraio --" del soprano argentino. Il suo vero nome era Higinia Tuñón. Debuttò alla Scala di Milano nel 1915, nel ruolo secondario di Anna ne "La Wally" di Alfredo Catalani. Cantò regolarmente alla Scala e in tutti i principali teatri italiani fino al 1934. Compie anche una tournée in Australia con una troupe di prim'ordine composta da alcuni dei principali cantanti scaligeri. Al Teatro Colón fu ascoltata tra il 1915 e il 1940, creando la parte del titolo nella prima mondiale di "Maria Egiziaca" di Respighi nel 1934, oltre a diverse opere di compositori argentini. A un "Maestro": "...Ho visto ieri a Palma ch'è arrivato l'altra notte e ripartì stamane per essere qui di nuovo il 27 corrente. Lui ha tutte le migliori intenzioni di portarmi ed io di andarmene ma sono scontenta del repertorio perché mi apre la Jenufa (nuova) l'altro soprano di Armida e una argentina - Io vorrei il Simon Boccanegra per essere a parità, in parte, di condizioni artistiche con le mie colleghe che vengono a colori (...) Quella sig.ra Helm che non ha mai cantato né Armida, invade il campo di tutte le altre pur di non lasciar posto per altre artiste e vuol cantare tutto. Non è intelligente nel fare così, è anzi un pericolo per lei...". 2 pp. In-4. Con intestazione "Hôtel Manin/Milano". - Questo articolo è in importazione temporanea. Se l'articolo viene consegnato nel Regno Unito, sarà soggetto a un'imposta sul valore aggiunto (IVA) del 5% sul prezzo di aggiudicazione.

Stima 100 - 150 GBP

Lotto 351 - VERDI Giuseppe (1813 - 1901) VERDI Giuseppe (1813 - 1901) OPERA - VERDI Giuseppe (1813 - 1901) - Lettera autografa non firmata Lettera autografa non firmata (l'ultima parte è incompleta), senza data (ma tra dicembre e gennaio 1869), del celebre compositore italiano, indirizzata al "C.[aro] G.[iulio]", il famoso editore musicale Giulio Ricordi. Una lettera musicale molto interessante che riguarda la parziale rielaborazione voluta dal musicista dopo il grande successo della prima rappresentazione della sua opera "La Forza del Destino" a San Pietroburgo il 10 novembre 1862. Il librettista della suddetta opera era stato F. M. Piave, ma poiché questi, per motivi di salute, non era in grado di apportare al testo le modifiche che Verdi riteneva necessarie, si ricorse all'opera di Antonio Ghislanzoni. Il febbrile lavoro di rifacimento - sia del testo che della relativa musica - fu portato avanti attraverso Giulio Ricordi, come indicato da Abbiati (vol. 3° p. 244 ss.) che cita tre lettere tra Giulio e Verdi a questo proposito senza indicarne il contenuto. I cambiamenti avvennero nell'ultimo atto e Verdi ne parla come segue all'inizio della lettera: 'Non vorrei mettere l'aria dEleonora all'inizio dell'ultimo atto. Ho cercato di trovare uno scioglimento che tu sottoporrai a Ghislanzoni..." e, a ulteriore dimostrazione della grande importanza che Verdi dava al testo delle sue opere, eccolo impegnato a "suggerire" una nuova stesura della scena VII e dell'ultimo atto dell'opera. In realtà, nel testo definitivo, questa Scena VII fu divisa in tre Scene (VII-VIII-IX) e le parole del Maestro subirono ulteriori modifiche, in parte certamente imposte dal librettista, ma in parte volute da Verdi stesso nel ritoccare la musica. (Ciò si evince anche dal testo di un'altra lettera di Verdi a Ricordi in nostro possesso, dove lo stesso musicista ritocca ulteriormente le parole per adattarle alle esigenze musicali). La lettera - purtroppo incompleta alla fine di questo periodo - si conclude con un interessante ...

Stima 2 500 - 4 000 GBP