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Descrizione

JAUME PLENSA (Barcellona, 1955). Senza titolo, 1984. Tecnica mista su pannello. Firmato e datato nell'area superiore. Misure: 86 x 64 cm; 90,5 x 68 cm (cornice). In quest'opera Plensa utilizza materiali legati alla tradizione e costruisce con essi un'immagine vicina all'espressionismo, facilmente riconoscibile come umana ma tuttavia stravolta, incompleta e in un certo modo metamorfica, colta in piena trasformazione. L'artista combina un tratto deciso e sicuro, esaltato dal bianco che delinea la figura, con un trattamento materico della carta, bruciandola e perforandola per raggiungere la terza dimensione, rompendo così con la tradizionale bidimensionalità della pittura, in una linea estetica ereditata dall'Informale - con la sua valorizzazione delle trame, dei materiali e del caso - ma, al tempo stesso, del tutto nuova e personale. Jaume Plensa ha studiato alla Escuela de La Llotja e alla Superior de Bellas Artes de Sant Jordi, entrambe a Barcellona. Si è distinto nella scultura, nel disegno e nell'incisione. Il suo lavoro si concentra sul rapporto tra l'uomo e il suo ambiente, spesso mettendo in discussione il ruolo dell'arte nella società e la posizione dell'artista. Attualmente vive a Parigi ed è stato recentemente insignito di un dottorato honoris causa dalla School of the Art Institute di Chicago. Plensa ha iniziato la sua carriera lavorando con ferro battuto mescolato con poliestere. Tra il 1983 e il 1984 ha iniziato a modellare il ferro con la tecnica della fusione e ha sviluppato un concetto scultoreo basato su elementi zoomorfi. Il suo lavoro si evolve gradualmente e oggi è considerato un precursore del neo-espressionismo spagnolo. Negli anni Novanta introduce modifiche nel suo lavoro sia dal punto di vista materiale che formale e inizia a utilizzare materiali diversi come scarti metallici, poliestere e resine. In questi anni realizza serie di muri, porte e costruzioni architettoniche, cercando di dare allo spazio un ruolo da protagonista assoluto. Tra il 1999 e il 2003 Plensa diventa uno dei pilastri della scenografia mondiale, reinterpretando quattro opere classiche di Falla, Debussy, Berlioz e Mozart con "La Fura dels Baus", e da solo in una produzione teatrale contemporanea, "La pareti della solitudine", di Ben Jelloun. Ha tenuto mostre personali e collettive in tutto il mondo, tra cui una retrospettiva al Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía nel 2000. Nel giugno 2008 ha inaugurato la sua opera "Breathing", un memoriale per i giornalisti uccisi in servizio, presso la sede della BBC a Londra. Nel corso della sua carriera ha ricevuto numerosi riconoscimenti, come la Medaglia dei Cavalieri delle Arti e delle Lettere nel 1993, conferita dal Ministero della Cultura francese, e il Premio Nazionale per le Arti Plastiche nel 1997, conferito dalla Generalitat della Catalogna. Considerato uno dei maggiori rappresentanti della nuova arte spagnola di tendenza espressionista, le sue opere sono presenti nelle migliori gallerie e fiere d'arte nazionali e internazionali, oltre che nei principali musei d'Europa e degli Stati Uniti, come il MOMA di New York, il Kemper di Kansas, il Museo Patio Herreriano di Valladolid, il Palazzo Forti di Verona, il MACBA e il Museo Reina Sofía di Madrid.

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JAUME PLENSA (Barcellona, 1955). Senza titolo, 1984. Tecnica mista su pannello. Firmato e datato nell'area superiore. Misure: 86 x 64 cm; 90,5 x 68 cm (cornice). In quest'opera Plensa utilizza materiali legati alla tradizione e costruisce con essi un'immagine vicina all'espressionismo, facilmente riconoscibile come umana ma tuttavia stravolta, incompleta e in un certo modo metamorfica, colta in piena trasformazione. L'artista combina un tratto deciso e sicuro, esaltato dal bianco che delinea la figura, con un trattamento materico della carta, bruciandola e perforandola per raggiungere la terza dimensione, rompendo così con la tradizionale bidimensionalità della pittura, in una linea estetica ereditata dall'Informale - con la sua valorizzazione delle trame, dei materiali e del caso - ma, al tempo stesso, del tutto nuova e personale. Jaume Plensa ha studiato alla Escuela de La Llotja e alla Superior de Bellas Artes de Sant Jordi, entrambe a Barcellona. Si è distinto nella scultura, nel disegno e nell'incisione. Il suo lavoro si concentra sul rapporto tra l'uomo e il suo ambiente, spesso mettendo in discussione il ruolo dell'arte nella società e la posizione dell'artista. Attualmente vive a Parigi ed è stato recentemente insignito di un dottorato honoris causa dalla School of the Art Institute di Chicago. Plensa ha iniziato la sua carriera lavorando con ferro battuto mescolato con poliestere. Tra il 1983 e il 1984 ha iniziato a modellare il ferro con la tecnica della fusione e ha sviluppato un concetto scultoreo basato su elementi zoomorfi. Il suo lavoro si evolve gradualmente e oggi è considerato un precursore del neo-espressionismo spagnolo. Negli anni Novanta introduce modifiche nel suo lavoro sia dal punto di vista materiale che formale e inizia a utilizzare materiali diversi come scarti metallici, poliestere e resine. In questi anni realizza serie di muri, porte e costruzioni architettoniche, cercando di dare allo spazio un ruolo da protagonista assoluto. Tra il 1999 e il 2003 Plensa diventa uno dei pilastri della scenografia mondiale, reinterpretando quattro opere classiche di Falla, Debussy, Berlioz e Mozart con "La Fura dels Baus", e da solo in una produzione teatrale contemporanea, "La pareti della solitudine", di Ben Jelloun. Ha tenuto mostre personali e collettive in tutto il mondo, tra cui una retrospettiva al Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía nel 2000. Nel giugno 2008 ha inaugurato la sua opera "Breathing", un memoriale per i giornalisti uccisi in servizio, presso la sede della BBC a Londra. Nel corso della sua carriera ha ricevuto numerosi riconoscimenti, come la Medaglia dei Cavalieri delle Arti e delle Lettere nel 1993, conferita dal Ministero della Cultura francese, e il Premio Nazionale per le Arti Plastiche nel 1997, conferito dalla Generalitat della Catalogna. Considerato uno dei maggiori rappresentanti della nuova arte spagnola di tendenza espressionista, le sue opere sono presenti nelle migliori gallerie e fiere d'arte nazionali e internazionali, oltre che nei principali musei d'Europa e degli Stati Uniti, come il MOMA di New York, il Kemper di Kansas, il Museo Patio Herreriano di Valladolid, il Palazzo Forti di Verona, il MACBA e il Museo Reina Sofía di Madrid.

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