Null MIRABEAU, Marchese de. 
"Histoire secrète de la cour de Berlin, ou Correspo…
Descrizione

MIRABEAU, Marchese de. "Histoire secrète de la cour de Berlin, ou Correspondance d'un voyageur françois, depuis le 5 juillet 1786 jusqu'au 19 janvier 1787", Tome Second. Sans lieu, 1789 Opera postuma Usura, tracce di scrittura, macchie

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MIRABEAU, Marchese de. "Histoire secrète de la cour de Berlin, ou Correspondance d'un voyageur françois, depuis le 5 juillet 1786 jusqu'au 19 janvier 1787", Tome Second. Sans lieu, 1789 Opera postuma Usura, tracce di scrittura, macchie

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[MIRABEAU] - Gabriel LUCAS de MONTIGNY (1782-1853, figlio naturale di MIRABEAU, Honoré-Gabriel de Riquetti de Mirabeau, fu allevato nella sua casa ed ereditò i suoi beni, si dedicò alla pubblicazione dei Mémoires di Mirabeau, fu Conseiller d'Etat) / Lettera autografa firmata, 1 pagina grande in-8 più pagina di indirizzo con sigillo in ceralacca rossa, 5 febbraio 1821, a Monsieur Bérard: "So, infatti, che l'Histoire secrète de la Cour de Berlin, oggetto del risentimento delle autorità, ha suscitato il rammarico di alcuni amici di Mirabeau, che considerano questa pubblicazione come un rimprovero alla sua memoria" [nb: Quest'opera di Mirabeau suscitò un tale scandalo da essere condannata, con un decreto del febbraio 1789, a essere bruciata sulla pubblica piazza], "Ma so anche, dalla famiglia e da un segretario intimo di Mirabeau, che quest'ultimo non era colpevole di questa pubblicazione, contro la quale poteva al massimo essere rimproverato di non aver fatto una protesta, che, inoltre, essendo molto pericolosa per lui, non sarebbe stata né riconosciuta come utile e sufficiente, né ritenuta sincera. Il fatto che mi è stato riferito è che il manoscritto era nelle mani di terzi, sotto chiave, e che, nel momento dell'imminente fallimento, un libraio, approfittando dell'eccessiva fiducia di Mirabeau, sapeva dove si trovava il manoscritto, fece aprire il cassetto contenente le carte, le tolse e in pochi giorni fece fare un'edizione di nascosto ad Alençon, il cui ricavato salvò il credito dell'editore".