Null Dopo Leandro BASSANO (1557-1622) 
La Santissima Trinità
Lavaggio a penna e …
Descrizione

Dopo Leandro BASSANO (1557-1622) La Santissima Trinità Lavaggio a penna e inchiostro (Rousseurs.) Altezza 6,5 cm; larghezza: 9,2 cm

Dopo Leandro BASSANO (1557-1622) La Santissima Trinità Lavaggio a penna e inchiostro (Rousseurs.) Altezza 6,5 cm; larghezza: 9,2 cm

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Scuola del BASSANO; XVII secolo. "Preghiera in giardino". Olio su tela. Rilegato e incollato su tavola. Presenta restauri. Misure: 73 x 94,5 cm; 84 x 106 cm (cornice). Questo dipinto devozionale rappresenta Gesù nell'Orto degli Ulivi nel momento in cui l'angelo lo conforta, mentre i suoi discepoli Pietro, Giovanni e Giacomo dormono accanto a lui (Matteo: cap. 26 v. 37; Marco: cap. 14 v. 33). I Vangeli narrano che, angosciato da una strana tristezza, Gesù si recò a pregare sul Monte degli Ulivi, dove lo seguirono gli apostoli. Una volta lì, Gesù si ritira da un lato per pregare, rendendosi presente il momento della crocifissione. Così, questo episodio dà inizio alla sanguinosa Passione nell'anima di Cristo. Gli apostoli cadono in un sonno profondo e un angelo appare a Gesù per confortarlo. In realtà, questo episodio allude alla più grande tentazione della vita di Gesù, l'ultima di tutte: conoscendo il suo destino, può fuggire dai suoi nemici o continuare a compiere la sua missione divina, rischiando la vita. Formalmente possiamo collegare quest'opera alla scuola dei Bassano, una saga familiare chiave per lo sviluppo della scuola manierista veneziana. Il suo fondatore fu Jacopo Bassano (1515 ca. - 1592), anche se il padre era già stato un artista popolare, dal quale Jacopo apprese il tono costumbrista con cui dotò la maggior parte delle sue composizioni religiose. Artista di grande successo per il suo tempo, Jacopo Bassano lavorò a Venezia e in altre città italiane, e stabilì una bottega nella natia Bassano del Grappa, vicino a Venezia. È qui che si formarono e svilupparono le loro carriere i suoi quattro figli, che continuarono il suo stile: Francesco il Giovane (1549-1592), Gerolamo (1566-1621), Giovanni Battista (1553-1613) e Leandro (1557-1622). Presenta restauri.