Null Bracciale in bronzo. Yoruba, Nigeria. Ø 8,5 cm. Presumibilmente destinato a…
Descrizione

Bracciale in bronzo. Yoruba, Nigeria. ø 8,5 cm. Presumibilmente destinato alla società segreta Ogboni della regione di Ijebu, decorato con quattro teste che si fondono in mani umane con appendici e che probabilmente significano un'inversione del motivo delle gambe di pesce fango, originario del Benin e da lì diffusosi nelle etnie vicine. Secondo la tradizione orale, le gambe di Oba Ohen, vissuto nel XIV o XV secolo, rimasero paralizzate dopo un rapporto sessuale avuto con la moglie di un capo. I tessitori (che erano anche guaritori) avvolsero allora le sue gambe in una fitta tela, che servì anche a camuffare la sua malattia. I tessitori ottennero quindi lo status di corporazione speciale (owina n'ido), che a sua volta utilizzava il motivo del pesce di fango nei propri tessuti (inv. n. 075). Patina grigio-verde con resti di verderame, intatta. Provenienza: Ex Coll. Mareidi e Gert Stoll, Monaco, inv. n. 075.

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Bracciale in bronzo. Yoruba, Nigeria. ø 8,5 cm. Presumibilmente destinato alla società segreta Ogboni della regione di Ijebu, decorato con quattro teste che si fondono in mani umane con appendici e che probabilmente significano un'inversione del motivo delle gambe di pesce fango, originario del Benin e da lì diffusosi nelle etnie vicine. Secondo la tradizione orale, le gambe di Oba Ohen, vissuto nel XIV o XV secolo, rimasero paralizzate dopo un rapporto sessuale avuto con la moglie di un capo. I tessitori (che erano anche guaritori) avvolsero allora le sue gambe in una fitta tela, che servì anche a camuffare la sua malattia. I tessitori ottennero quindi lo status di corporazione speciale (owina n'ido), che a sua volta utilizzava il motivo del pesce di fango nei propri tessuti (inv. n. 075). Patina grigio-verde con resti di verderame, intatta. Provenienza: Ex Coll. Mareidi e Gert Stoll, Monaco, inv. n. 075.

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