Null Maresciallo KELLERMANN (François Étienne Christophe) Strasburgo 1735-1820 -…
Descrizione

Maresciallo KELLERMANN (François Étienne Christophe) Strasburgo 1735-1820 - Maresciallo dell'Impero, conquistatore di Valmy nel 1792 - Firmato "LE DUC DE VALMY" per copia conforme di una lettera "RÉPONSE de Mr le Maréchal Duc de VALMY au Général EBLÉ Ministre de la Guerre du royaume de WESPHALIE" - MAYENCE 4 luglio 1809 - 1p gd in-folio - "Général, Essendo stata ristabilita la pace a MARBURGO ho dovuto far rientrare le truppe che avevo inviato. Ho avuto bisogno di una circostanza di emergenza per farle avanzare oltre il conte di HANAU... Lo stesso giorno di questa spedizione ricevetti dall'Imperatore l'ordine di far marciare la 1ª Divisione agli ordini del Gal RIVAUD; in questo ordine è incluso il Reggimento di Fanteria del Granducato di BERG, che il Re teneva vicino a sé... Il signor Duca d'ABRANTÈS mi ha sollevato dal comando del Corpo d'Osservazione dell'ELBE che ora è sotto la denominazione di riserva dell'Armata di GERMANIA... Ritorno al mio comando dell'Armata di Riserva del Reno e stabilisco il mio quartier generale a STRASBURGO...".

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Maresciallo KELLERMANN (François Étienne Christophe) Strasburgo 1735-1820 - Maresciallo dell'Impero, conquistatore di Valmy nel 1792 - Firmato "LE DUC DE VALMY" per copia conforme di una lettera "RÉPONSE de Mr le Maréchal Duc de VALMY au Général EBLÉ Ministre de la Guerre du royaume de WESPHALIE" - MAYENCE 4 luglio 1809 - 1p gd in-folio - "Général, Essendo stata ristabilita la pace a MARBURGO ho dovuto far rientrare le truppe che avevo inviato. Ho avuto bisogno di una circostanza di emergenza per farle avanzare oltre il conte di HANAU... Lo stesso giorno di questa spedizione ricevetti dall'Imperatore l'ordine di far marciare la 1ª Divisione agli ordini del Gal RIVAUD; in questo ordine è incluso il Reggimento di Fanteria del Granducato di BERG, che il Re teneva vicino a sé... Il signor Duca d'ABRANTÈS mi ha sollevato dal comando del Corpo d'Osservazione dell'ELBE che ora è sotto la denominazione di riserva dell'Armata di GERMANIA... Ritorno al mio comando dell'Armata di Riserva del Reno e stabilisco il mio quartier generale a STRASBURGO...".

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François-Étienne KELLERMANN (1735-1820) maresciallo, duca di Valmy. P.S., Parigi 15 nivose VI (4 gennaio 1798); folio di 11 pagine, rilegato con nastri blu. Bella copia preparata "Pour le citoyen BARRAS, President du Directoire Executif", della sua "Mémoire du Citoyen Général Kellermann au Directoire Exécutif". Kellermann lamenta che "per una sorta di fatalità, il suo destino dall'inizio della Rivoluzione è sempre stato quello di essere alternativamente calunniato e perseguitato, poi giustificato". Anche in questo caso, egli volle protestare contro i pregiudizi che avevano portato alla sua riforma (ottobre 1797), ripercorrendo tutta la sua carriera militare. Placa l'indisciplina delle truppe nel 1790, prende Neubrisach e Landau nell'aprile e nel maggio 1791; racconta la battaglia di VALMY; poi costringe Lione alla resa e sconfigge i piemontesi che avevano invaso il Monte Bianco; tuttavia, viene imprigionato da "Robespierre e dai suoi satelliti" e subisce "una rigorosa prigionia di 13 mesi"; Viene rimesso a capo delle armate delle Alpi e dell'Italia, ma descrive la situazione catastrofica e l'indigenza dell'Armata d'Italia; nonostante le scarse risorse, riesce, soprattutto sull'altopiano del Petit Gibraltar o Gentil Prêtre, a fermare il nemico. Riferendosi alle "due stupefacenti e gloriose campagne del generale BONAPARTE alla testa dell'Armata d'Italia", aggiunse: "Spetta al generale BONAPARTE testimoniare al Direttorio l'amicizia e lo zelo con cui il generale Kellermann ha appoggiato i suoi desideri in questo senso, trasmettendogli con celerità e nonostante ostacoli fino ad allora invincibili, tutto l'aiuto che era in suo potere ed è con questa condotta che il generale Kellermann ha contribuito alle vittorie del generale BONAPARTE, che hanno portato alla felice pace di cui la Francia si rallegra ancora". Kellermann giustificò la sua condotta in relazione ai disordini seguiti al 18 Fructidor e spiegò la mancanza di corrispondenza con il Direttorio. Si difese da ogni compiacenza nei confronti degli emigrati e sperò che il Direttorio gli rendesse giustizia... [Kellermann fu reintegrato il 5 febbraio 1798].