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Descrizione

Bastone da insider della società Poro o da scorta, forse il bastone di un capo e personaggio storico nella persona del re Babemba. Di dimensioni più ridotte rispetto ai grandi bastoni tefalipitya che celebrano il sambali (il campione dei contadini) che sarà "ricompensato" da una giovane donna nubile all'apice della sua bellezza raffigurata seduta in cima a questi bastoni, il bastone Senufo della collezione Jean Roudillon è ornato da una figura femminile scolpita in posizione eretta, ben in equilibrio, come una statua deblé. Si tratta quasi certamente di un bastone da iniziato della società Poro, o di un bastone da scorta la cui immagine femminile evoca i poteri soprannaturali delle donne, come le sandobele, le donne-vincitrici, che percepiscono i pericoli nascosti e passano oltre per allontanare gli incantesimi lanciati dagli stregoni. Questo magnifico bastone, con la sua patina laccata, è in grande stile antico, con le sue grandi braccia stilizzate, le spalle potentemente arcuate e le orecchie scolpite in modo cilindrico che ricordano inequivocabilmente le migliori statue Déblé del cosiddetto laboratorio dei maestri di Sikasso. Nel 1964 è stata esposta in tre musei americani nell'ambito della mostra itinerante Senufo Sculptures from West Africa, voluta da Robert Goldwater, direttore del Museum of Primitive Art di New York. La provenienza di questo bastone, prestato all'epoca dalla galleria Le Corneur Roudillon, lo ricollega nel catalogo della mostra al re Babemba, figura storica se mai ce n'è stata una in Mali, che nel 1893 succedette al fratello Tiéba Traoré, quarto re di Kénédougou, che aveva portato il regno al suo apogeo e aveva stabilito la sua capitale a Sikasso, dove aveva fatto costruire il suo palazzo per resistere agli attacchi di Samory Touré. Il re Babemba Traoré si suicidò nel 1898 piuttosto che essere catturato, preferendo la morte alla vergogna, dopo aver combattuto contro l'esercito colonizzatore. Devono essere stati Olivier Le Corneur e Jean Roudillon a trasmettere a Robert Goldwater questa provenienza, acquisita insieme all'oggetto. Vera o no, Goldwater, uomo serio e storico dell'arte, deve aver considerato autentica questa provenienza per convalidarla e pubblicarla, anche se nessun altro documento può realmente attestarla. Nelle note di Jean Roudillon: "Africa, Costa d'Avorio, Senufo Canna del re Babemba di Sikasso Segnalato da un ufficiale francese nel 1898. Pubblicato alla fig. 135 in "The Museum of Primitive Art" di Robert Goldwater, New York, 1964. Sénoufo, Costa d'Avorio Legno, ferro, vecchia ossidazione, usura, piccolo incidente sulla punta del petto destro e restauro in ferro indigeno sul braccio destro, patina antica molto fine. H. 113 cm Per le statue a pilastro svilite della bottega dei maestri di Sikasso, cfr. pp. 117-137 in: Senoufo Massa et les statues du Poro, Burkhard Gottschalk, Ed. Verlag U. Gottschalk Düsseldorf. Gottschalk Düsseldorf 2006 Provenienza : - Ex collezione della Galerie Le Corneur Roudillon - Collezione Jean Roudillon Mostre e pubblicazioni : - Senufo Sculpture from West Africa, Robert Goldwater, Ed. The Museum of Primitive Art, New York, 1964, p. 90 n° 135 - Senufo Sculpture from West Africa, 1963, mostra itinerante a : - New York, NY The Museum of Primitive Art, dal 20 febbraio al 5 maggio 1963. - Chicago, IL, Art Institute of Chicago, 12 luglio - 11 agosto 1963 - Baltimora, MD Baltimore Museum of Art dal 17 settembre al 27 ottobre 1963.

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Bastone da insider della società Poro o da scorta, forse il bastone di un capo e personaggio storico nella persona del re Babemba. Di dimensioni più ridotte rispetto ai grandi bastoni tefalipitya che celebrano il sambali (il campione dei contadini) che sarà "ricompensato" da una giovane donna nubile all'apice della sua bellezza raffigurata seduta in cima a questi bastoni, il bastone Senufo della collezione Jean Roudillon è ornato da una figura femminile scolpita in posizione eretta, ben in equilibrio, come una statua deblé. Si tratta quasi certamente di un bastone da iniziato della società Poro, o di un bastone da scorta la cui immagine femminile evoca i poteri soprannaturali delle donne, come le sandobele, le donne-vincitrici, che percepiscono i pericoli nascosti e passano oltre per allontanare gli incantesimi lanciati dagli stregoni. Questo magnifico bastone, con la sua patina laccata, è in grande stile antico, con le sue grandi braccia stilizzate, le spalle potentemente arcuate e le orecchie scolpite in modo cilindrico che ricordano inequivocabilmente le migliori statue Déblé del cosiddetto laboratorio dei maestri di Sikasso. Nel 1964 è stata esposta in tre musei americani nell'ambito della mostra itinerante Senufo Sculptures from West Africa, voluta da Robert Goldwater, direttore del Museum of Primitive Art di New York. La provenienza di questo bastone, prestato all'epoca dalla galleria Le Corneur Roudillon, lo ricollega nel catalogo della mostra al re Babemba, figura storica se mai ce n'è stata una in Mali, che nel 1893 succedette al fratello Tiéba Traoré, quarto re di Kénédougou, che aveva portato il regno al suo apogeo e aveva stabilito la sua capitale a Sikasso, dove aveva fatto costruire il suo palazzo per resistere agli attacchi di Samory Touré. Il re Babemba Traoré si suicidò nel 1898 piuttosto che essere catturato, preferendo la morte alla vergogna, dopo aver combattuto contro l'esercito colonizzatore. Devono essere stati Olivier Le Corneur e Jean Roudillon a trasmettere a Robert Goldwater questa provenienza, acquisita insieme all'oggetto. Vera o no, Goldwater, uomo serio e storico dell'arte, deve aver considerato autentica questa provenienza per convalidarla e pubblicarla, anche se nessun altro documento può realmente attestarla. Nelle note di Jean Roudillon: "Africa, Costa d'Avorio, Senufo Canna del re Babemba di Sikasso Segnalato da un ufficiale francese nel 1898. Pubblicato alla fig. 135 in "The Museum of Primitive Art" di Robert Goldwater, New York, 1964. Sénoufo, Costa d'Avorio Legno, ferro, vecchia ossidazione, usura, piccolo incidente sulla punta del petto destro e restauro in ferro indigeno sul braccio destro, patina antica molto fine. H. 113 cm Per le statue a pilastro svilite della bottega dei maestri di Sikasso, cfr. pp. 117-137 in: Senoufo Massa et les statues du Poro, Burkhard Gottschalk, Ed. Verlag U. Gottschalk Düsseldorf. Gottschalk Düsseldorf 2006 Provenienza : - Ex collezione della Galerie Le Corneur Roudillon - Collezione Jean Roudillon Mostre e pubblicazioni : - Senufo Sculpture from West Africa, Robert Goldwater, Ed. The Museum of Primitive Art, New York, 1964, p. 90 n° 135 - Senufo Sculpture from West Africa, 1963, mostra itinerante a : - New York, NY The Museum of Primitive Art, dal 20 febbraio al 5 maggio 1963. - Chicago, IL, Art Institute of Chicago, 12 luglio - 11 agosto 1963 - Baltimora, MD Baltimore Museum of Art dal 17 settembre al 27 ottobre 1963.

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