Null Rappresentazione di una zattera con un dignitario seduto al centro affianca…
Descrizione

Rappresentazione di una zattera con un dignitario seduto al centro affiancato da altre quattro figure. Fu Sebastian Mojano de Belalcazar, uno dei luogotenenti di Pizarro, a sentire questo racconto leggendario a Quito di una cerimonia che coinvolgeva il signore Muisca di Guadavita, uno dei piccoli Stati Muisca che era stato assorbito da un vicino più grande poco prima della conquista spagnola. Il signore di Guadavita, che, come i signori Inca, sosteneva di essere disceso direttamente dal sole in un rituale sacrificale ed era adornato di tutti i suoi gioielli d'oro, fu condotto su una zattera da quattro dignitari al centro del lago "in cima alla montagna", dove fu cosparso di polvere d'oro e, ricevendo i raggi del sole, rimase in piedi come un idolo, risplendendo davanti agli sguardi del suo popolo riunito sulle rive del lago. Fu questa leggenda, dunque, a motivare Mojano De Belalcazar a partire con duecento dei suoi intrepidi e rapaci correligionari alla conquista dell'oro di El Dorado. André Emmerich scrive: "Nel 1856, nel lago Siecha fu scoperto uno straordinario oggetto d'oro, da tempo presente nelle collezioni dei musei tedeschi, ma andato perduto durante la seconda guerra mondiale. Si trattava di cinque figure di tipo Tunjo su una zattera che rappresentavano un capo e i suoi compagni". Questo ovviamente riecheggia la leggenda, ma il disegno realizzato da una fotografia dell'oggetto in questione e pubblicato da André Emmerich nella sua fondamentale opera Sweat of The Sun and Tears of The Moon, Gold and Silver in Pre-Columbian Art (p. 88 fig. 107) non corrisponde alla sua descrizione dell'oggetto, ma a quella di un dignitario circondato da almeno nove figure su una zattera circolare. La nostra zattera, invece, ha cinque figure: potrebbe essere la famosa zattera descritta da Emmerich o un'altra leggenda? Jean Roudillon, un appassionato di storia che aveva certamente seguito questa pista, ha fatto analizzare la zattera di Muisca della sua collezione da un laboratorio specializzato nell'analisi scientifica di manufatti antichi o presunti tali. I risultati di queste analisi sono apparsi coerenti con le antiche tecniche di fabbricazione di un pezzo autentico e sono descritti come tali da chi ha effettuato lo studio (si veda il rapporto di analisi venduto insieme all'oggetto). André Emmerich ci ricorda che per molto tempo le filigrane dei tunjo sono state fuorvianti per molti autori, che hanno descritto erroneamente le tecniche di fabbricazione di questi oggetti, che in realtà erano sempre fusi in un unico pezzo senza filigrane aggiunte successivamente. Muisca, periodo presunto dal 1000 al 1550 (non garantito), Colombia Tumbaga (lega di oro, rame e agente) H. 4,5 e L. 6 cm Cfr. pp. 83-88 per le statuette Tunjo e p. 88 fig. 107 per il disegno di un'opera del corpus perduto durante la guerra e originariamente nelle collezioni dei musei tedeschi in: Sweat of The Sun and Tears of The Moon, Gold and Silver in Pre-Columbian Art, André Emmerich, Hacker Art Book, New York 1977. Si veda: un rapporto di analisi CIRAM, datato 02/08/2018, concordante secondo i suoi autori con le antiche tecniche di fabbricazione e compatibile sempre secondo i suoi autori con il periodo presunto. Provenienza : Collezione Jean Roudillon

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Rappresentazione di una zattera con un dignitario seduto al centro affiancato da altre quattro figure. Fu Sebastian Mojano de Belalcazar, uno dei luogotenenti di Pizarro, a sentire questo racconto leggendario a Quito di una cerimonia che coinvolgeva il signore Muisca di Guadavita, uno dei piccoli Stati Muisca che era stato assorbito da un vicino più grande poco prima della conquista spagnola. Il signore di Guadavita, che, come i signori Inca, sosteneva di essere disceso direttamente dal sole in un rituale sacrificale ed era adornato di tutti i suoi gioielli d'oro, fu condotto su una zattera da quattro dignitari al centro del lago "in cima alla montagna", dove fu cosparso di polvere d'oro e, ricevendo i raggi del sole, rimase in piedi come un idolo, risplendendo davanti agli sguardi del suo popolo riunito sulle rive del lago. Fu questa leggenda, dunque, a motivare Mojano De Belalcazar a partire con duecento dei suoi intrepidi e rapaci correligionari alla conquista dell'oro di El Dorado. André Emmerich scrive: "Nel 1856, nel lago Siecha fu scoperto uno straordinario oggetto d'oro, da tempo presente nelle collezioni dei musei tedeschi, ma andato perduto durante la seconda guerra mondiale. Si trattava di cinque figure di tipo Tunjo su una zattera che rappresentavano un capo e i suoi compagni". Questo ovviamente riecheggia la leggenda, ma il disegno realizzato da una fotografia dell'oggetto in questione e pubblicato da André Emmerich nella sua fondamentale opera Sweat of The Sun and Tears of The Moon, Gold and Silver in Pre-Columbian Art (p. 88 fig. 107) non corrisponde alla sua descrizione dell'oggetto, ma a quella di un dignitario circondato da almeno nove figure su una zattera circolare. La nostra zattera, invece, ha cinque figure: potrebbe essere la famosa zattera descritta da Emmerich o un'altra leggenda? Jean Roudillon, un appassionato di storia che aveva certamente seguito questa pista, ha fatto analizzare la zattera di Muisca della sua collezione da un laboratorio specializzato nell'analisi scientifica di manufatti antichi o presunti tali. I risultati di queste analisi sono apparsi coerenti con le antiche tecniche di fabbricazione di un pezzo autentico e sono descritti come tali da chi ha effettuato lo studio (si veda il rapporto di analisi venduto insieme all'oggetto). André Emmerich ci ricorda che per molto tempo le filigrane dei tunjo sono state fuorvianti per molti autori, che hanno descritto erroneamente le tecniche di fabbricazione di questi oggetti, che in realtà erano sempre fusi in un unico pezzo senza filigrane aggiunte successivamente. Muisca, periodo presunto dal 1000 al 1550 (non garantito), Colombia Tumbaga (lega di oro, rame e agente) H. 4,5 e L. 6 cm Cfr. pp. 83-88 per le statuette Tunjo e p. 88 fig. 107 per il disegno di un'opera del corpus perduto durante la guerra e originariamente nelle collezioni dei musei tedeschi in: Sweat of The Sun and Tears of The Moon, Gold and Silver in Pre-Columbian Art, André Emmerich, Hacker Art Book, New York 1977. Si veda: un rapporto di analisi CIRAM, datato 02/08/2018, concordante secondo i suoi autori con le antiche tecniche di fabbricazione e compatibile sempre secondo i suoi autori con il periodo presunto. Provenienza : Collezione Jean Roudillon

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