Null TADAO ANDO (Osaka, 1941).

Senza titolo.

Serie di tre disegni (pennarelli …
Descrizione

TADAO ANDO (Osaka, 1941). Senza titolo. Serie di tre disegni (pennarelli su carta, tecnica mista su carta e matite su carta). Firmato. Misure: 19 x 13 cm; 25 x 19 cm e 33 x 22 cm. Tadao Ando è un architetto autodidatta fortemente influenzato dall'opera di Le Corbusier, formatasi soprattutto nei suoi viaggi attraverso gli Stati Uniti, l'Europa e l'Africa tra il 1962 e il 1969. Durante i suoi viaggi ha visitato edifici di Mies van der Rohe, Le Corbusier, Frank Lloyd Wright e Louis Kahn, cosa che ha chiaramente influenzato le forme e i materiali dei suoi edifici. Nel 1968 torna in patria e fonda lo studio Tadao Ando Architects & Associates a Osaka. Tra i suoi successi come architetto si annovera la vittoria del Pritzker Architecture Prize 1995 da parte della Hyatt Foundation. I suoi primi lavori mostrano un incipiente stile postmoderno, anche se chiaramente adattato alle abitudini giapponesi. Nel 1976 ha completato la sua prima opera Azuma House, Tadao Ando divide la casa in due volumi, uno privato e uno comune, tra i quali un cortile è destinato al "gioco del vento e della luce". La presenza di elementi naturali nelle sue opere lo accompagnerà per tutta la sua carriera. Negli anni '80 Tadao Ando si impone sulla scena internazionale come il principale esponente della nuova architettura giapponese. Di questi anni ricordiamo il complesso residenziale di Rokko (1983-1993) con la sua cappella sul monte Rokko (1986); in questi edifici l'influenza di Le Corbusier in Tadao Ando è evidente nell'uso del calcestruzzo come materiale principale, anche se il trattamento individualizzato della luce dà alle sue opere un'impronta personale. Nel 1992 ha progettato il Padiglione giapponese per l'Expo '92 di Siviglia. Una grande struttura effimera in legno. Il Museo della Foresta delle Tombe (1992) è uno spazio pieno di simbolismo in cui Tadao Ando abbandona le linee rette, ma non la freddezza del cemento. Tra le opere di spicco realizzate da Ando all'inizio del secolo vi sono l'Awaji Yumebutai di Hyogo (1997) e il Modern Art Museum di Fort Worth, Texas (2000). Tra le sue opere più recenti vi sono progetti ambiziosi come il Poly Theater di Shanghai, un edificio costituito da una scatola di cemento armato, avvolta da una pelle reticolare vetrata e perforata da tunnel in acciaio rivestiti da pannelli di alluminio, con una finitura simile al legno. Un edificio che conserva l'essenza delle opere di Tadao Ando, ma sviluppato con tecniche più moderne.

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TADAO ANDO (Osaka, 1941). Senza titolo. Serie di tre disegni (pennarelli su carta, tecnica mista su carta e matite su carta). Firmato. Misure: 19 x 13 cm; 25 x 19 cm e 33 x 22 cm. Tadao Ando è un architetto autodidatta fortemente influenzato dall'opera di Le Corbusier, formatasi soprattutto nei suoi viaggi attraverso gli Stati Uniti, l'Europa e l'Africa tra il 1962 e il 1969. Durante i suoi viaggi ha visitato edifici di Mies van der Rohe, Le Corbusier, Frank Lloyd Wright e Louis Kahn, cosa che ha chiaramente influenzato le forme e i materiali dei suoi edifici. Nel 1968 torna in patria e fonda lo studio Tadao Ando Architects & Associates a Osaka. Tra i suoi successi come architetto si annovera la vittoria del Pritzker Architecture Prize 1995 da parte della Hyatt Foundation. I suoi primi lavori mostrano un incipiente stile postmoderno, anche se chiaramente adattato alle abitudini giapponesi. Nel 1976 ha completato la sua prima opera Azuma House, Tadao Ando divide la casa in due volumi, uno privato e uno comune, tra i quali un cortile è destinato al "gioco del vento e della luce". La presenza di elementi naturali nelle sue opere lo accompagnerà per tutta la sua carriera. Negli anni '80 Tadao Ando si impone sulla scena internazionale come il principale esponente della nuova architettura giapponese. Di questi anni ricordiamo il complesso residenziale di Rokko (1983-1993) con la sua cappella sul monte Rokko (1986); in questi edifici l'influenza di Le Corbusier in Tadao Ando è evidente nell'uso del calcestruzzo come materiale principale, anche se il trattamento individualizzato della luce dà alle sue opere un'impronta personale. Nel 1992 ha progettato il Padiglione giapponese per l'Expo '92 di Siviglia. Una grande struttura effimera in legno. Il Museo della Foresta delle Tombe (1992) è uno spazio pieno di simbolismo in cui Tadao Ando abbandona le linee rette, ma non la freddezza del cemento. Tra le opere di spicco realizzate da Ando all'inizio del secolo vi sono l'Awaji Yumebutai di Hyogo (1997) e il Modern Art Museum di Fort Worth, Texas (2000). Tra le sue opere più recenti vi sono progetti ambiziosi come il Poly Theater di Shanghai, un edificio costituito da una scatola di cemento armato, avvolta da una pelle reticolare vetrata e perforata da tunnel in acciaio rivestiti da pannelli di alluminio, con una finitura simile al legno. Un edificio che conserva l'essenza delle opere di Tadao Ando, ma sviluppato con tecniche più moderne.

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