Null LOLÓ SOLDEVILLA"; Dolores Soldevilla Nieto (Pinar del Río, Cuba 1901-Havana…
Descrizione

LOLÓ SOLDEVILLA"; Dolores Soldevilla Nieto (Pinar del Río, Cuba 1901-Havana, 1971). "Marinaio con barca", 1954 circa. Scultura mobile in metallo (bronzo, ferro e alluminio), In allegato un certificato rilasciato da Doña Martha Flora Carranza Barba, nipote dell'artista. Presenta timbro e firma autografa dell'artista. Misure: 83,3 x 50 x 18 cm. Loló Soledevilla è stato il primo a Cuba, e uno dei primi in America Latina, a introdurre sculture completamente interattive. In questo caso l'opera viene presentata dall'artista come un collage metallico in cui ognuno degli elementi ha un movimento indipendente, che permette allo spettatore di interagire con l'opera da una prospettiva ludica, una caratteristica frequente nel lavoro scultoreo di Soldevilla, che era interessata a che gli spettatori delle sue opere potessero accedere ai suoi pezzi in modo personale, intervenendo così nel processo creativo. In questo caso particolare, l'autrice parte dalla figurazione, creando una barca attraverso l'uso di metalli forgiati e assemblati, esaltando così i valori della tradizione artigianale e della sua cultura. Il suo percorso artistico è sempre stato improntato alla sperimentazione, non solo stilistica ma anche tecnica, e ha prodotto opere in diversi media come scultura, incisione e disegno. La sua carriera artistica inizia nel 1948, influenzata dall'amicizia con Wifredo Lam, che lo incoraggia e lo sostiene nei suoi inizi nel mondo della pittura. Nel 1949 si stabilisce a Parigi, dove studia all'Académie Grande Chaumière, compiendo frequenti viaggi ed esposizioni a Cuba per mostrare le sue opere. Nel 1951 entra nell'atelier di Dewasne e Pillet, dove rimane per due anni, e frequenta un corso di tecniche di stampa di Hayter e Cochet, mantenendo e favorendo gli scambi creativi con la Scuola di Parigi. Legata al Movimento 26 luglio, è costretta a una vita clandestina, poiché nel periodo pre-rivoluzionario collabora a Diario de la Marina, Carteles, Información, El País, Avance, Porvenir, Tiempo en Cuba e Survey, oltre che alle pubblicazioni parigine Combat e Arts. Dopo il trionfo rivoluzionario del 1959 entra a far parte del giornale Revolución come redattrice e nell'anno accademico 1960-61 si afferma come docente di arti plastiche presso la Scuola di Architettura dell'Università dell'Avana. Da quel momento in poi, Dolores Soldevilla combina la sua carriera artistica con l'insegnamento presso la Scuola di Architettura dell'Università e il giornale Granma. Grazie ai suoi approcci estetici, nacque il Grupo Espacio e fu membro del gruppo Diez Pintores Concretos; fu membro dell'UPEC e dell'UNEAC e collaborò con Bohemia. Durante la sua vita le sue opere furono esposte in importanti spazi artistici come il Palacio de Bellas Artes a Cuba, a Caracas (Venezuela), a Parigi, a Valencia, a Valladolid (Spagna), in Cecoslovacchia, ecc. Oggi le sue opere sono conservate in numerose collezioni private in tutto il mondo e in istituzioni come il Museo Nacional de Bellas Artes de Cuba (dove è conservata la collezione principale).

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LOLÓ SOLDEVILLA"; Dolores Soldevilla Nieto (Pinar del Río, Cuba 1901-Havana, 1971). "Marinaio con barca", 1954 circa. Scultura mobile in metallo (bronzo, ferro e alluminio), In allegato un certificato rilasciato da Doña Martha Flora Carranza Barba, nipote dell'artista. Presenta timbro e firma autografa dell'artista. Misure: 83,3 x 50 x 18 cm. Loló Soledevilla è stato il primo a Cuba, e uno dei primi in America Latina, a introdurre sculture completamente interattive. In questo caso l'opera viene presentata dall'artista come un collage metallico in cui ognuno degli elementi ha un movimento indipendente, che permette allo spettatore di interagire con l'opera da una prospettiva ludica, una caratteristica frequente nel lavoro scultoreo di Soldevilla, che era interessata a che gli spettatori delle sue opere potessero accedere ai suoi pezzi in modo personale, intervenendo così nel processo creativo. In questo caso particolare, l'autrice parte dalla figurazione, creando una barca attraverso l'uso di metalli forgiati e assemblati, esaltando così i valori della tradizione artigianale e della sua cultura. Il suo percorso artistico è sempre stato improntato alla sperimentazione, non solo stilistica ma anche tecnica, e ha prodotto opere in diversi media come scultura, incisione e disegno. La sua carriera artistica inizia nel 1948, influenzata dall'amicizia con Wifredo Lam, che lo incoraggia e lo sostiene nei suoi inizi nel mondo della pittura. Nel 1949 si stabilisce a Parigi, dove studia all'Académie Grande Chaumière, compiendo frequenti viaggi ed esposizioni a Cuba per mostrare le sue opere. Nel 1951 entra nell'atelier di Dewasne e Pillet, dove rimane per due anni, e frequenta un corso di tecniche di stampa di Hayter e Cochet, mantenendo e favorendo gli scambi creativi con la Scuola di Parigi. Legata al Movimento 26 luglio, è costretta a una vita clandestina, poiché nel periodo pre-rivoluzionario collabora a Diario de la Marina, Carteles, Información, El País, Avance, Porvenir, Tiempo en Cuba e Survey, oltre che alle pubblicazioni parigine Combat e Arts. Dopo il trionfo rivoluzionario del 1959 entra a far parte del giornale Revolución come redattrice e nell'anno accademico 1960-61 si afferma come docente di arti plastiche presso la Scuola di Architettura dell'Università dell'Avana. Da quel momento in poi, Dolores Soldevilla combina la sua carriera artistica con l'insegnamento presso la Scuola di Architettura dell'Università e il giornale Granma. Grazie ai suoi approcci estetici, nacque il Grupo Espacio e fu membro del gruppo Diez Pintores Concretos; fu membro dell'UPEC e dell'UNEAC e collaborò con Bohemia. Durante la sua vita le sue opere furono esposte in importanti spazi artistici come il Palacio de Bellas Artes a Cuba, a Caracas (Venezuela), a Parigi, a Valencia, a Valladolid (Spagna), in Cecoslovacchia, ecc. Oggi le sue opere sono conservate in numerose collezioni private in tutto il mondo e in istituzioni come il Museo Nacional de Bellas Artes de Cuba (dove è conservata la collezione principale).

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