Null JOSÉ MANUEL BROTO (Saragozza, 1949). 

Senza titolo, 1989. 

Acrilico e col…
Descrizione

JOSÉ MANUEL BROTO (Saragozza, 1949). Senza titolo, 1989. Acrilico e collage su tela. Firmato e datato sul retro. Misure: 146 x 144 cm. Pittore aragonese appartenente alla nuova astrazione degli anni Settanta, tra le figure più significative della pittura spagnola contemporanea, José Manuel Broto studia alla Scuola di Arti e Mestieri di Saragozza ed espone per la prima volta nel 1968 (Galleria Galdeano), mostrando uno stile in linea con il costruttivismo. Nel 1972 si trasferisce a Barcellona, dove fonda il gruppo Trama insieme a Javier Rubio, Xavier Grau e Gonzalo Tena. Con questo gruppo presenta il suo lavoro nel 1976 alla galleria Maeght di Barcellona, con il sostegno di Antonio Tàpies. Trama pubblica anche una rivista d'arte con lo stesso nome, di cui però escono solo due numeri (1976-1977). Tuttavia, dopo lo scioglimento del gruppo, Broto si orienta verso un linguaggio vicino all'espressionismo astratto, che incorpora nel suo lavoro un paesaggio naturale primitivo. Espone questi nuovi lavori nella sua prima mostra personale a Parigi, tenutasi nel 1984 presso la galleria Adrien Maeght. L'anno successivo lascia Barcellona e si stabilisce nella capitale francese, dove trascorre dieci anni e coincide con altri artisti spagnoli come Barceló, Campano e Sicilia. Durante il periodo parigino Broto sostituisce i temi romantici con forme più austere e astratte, e la sua opera si riempie di forme organiche legate alla tradizione ascetica e mistica. A metà degli anni Ottanta torna in Spagna, stabilendosi questa volta a Maiorca. Artista già maturo, pratica un neo-astrattismo direttamente collegato alla scuola catalana degli anni Settanta, influenzato nelle sue origini dai principi estetici e plastici del gruppo francese Soporte/Superficie, che nel 1966 chiedeva un ritorno alla pittura dopo il disordine prodotto dai movimenti concettuali. Dal 1998 in poi, la sua gamma di temi si è ampliata fino a includere figure spaziali, trasparenze, forme atmosferiche, ecc. Nel corso della sua carriera, Broto ha tenuto numerose mostre ed è stato insignito del Premio Nazionale di Arti Plastiche (1995), del Premio ARCO dell'Associazione dei Critici (1997) e del Premio Goya di Aragona per l'incisione (2003). Nel 1995 il Museo Reina Sofía di Madrid gli ha dedicato una mostra retrospettiva. Attualmente è rappresentato al Museo de Arte Abstracto Español di Cuenca, al FRAC (Midi-Pyrénées, Francia), alla Chase Manhattan Bank Collection di New York, alla Juan March Foundation, al Reina Sofía, al Metropolitan Museum di New York, al Fond National d'Art Contemporain di Parigi, la Kampo Collection di Tokyo, la Fondazione Tàpies di Barcellona, la DOVE Collection di Zurigo, l'Ateneum di Helsinki, la Peter Stuyvesant Foundation di Amsterdam, la Maeght in Francia, La Caixa di Barcellona, il Preussag di Hannover e l'IVAM di Valencia.

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JOSÉ MANUEL BROTO (Saragozza, 1949). Senza titolo, 1989. Acrilico e collage su tela. Firmato e datato sul retro. Misure: 146 x 144 cm. Pittore aragonese appartenente alla nuova astrazione degli anni Settanta, tra le figure più significative della pittura spagnola contemporanea, José Manuel Broto studia alla Scuola di Arti e Mestieri di Saragozza ed espone per la prima volta nel 1968 (Galleria Galdeano), mostrando uno stile in linea con il costruttivismo. Nel 1972 si trasferisce a Barcellona, dove fonda il gruppo Trama insieme a Javier Rubio, Xavier Grau e Gonzalo Tena. Con questo gruppo presenta il suo lavoro nel 1976 alla galleria Maeght di Barcellona, con il sostegno di Antonio Tàpies. Trama pubblica anche una rivista d'arte con lo stesso nome, di cui però escono solo due numeri (1976-1977). Tuttavia, dopo lo scioglimento del gruppo, Broto si orienta verso un linguaggio vicino all'espressionismo astratto, che incorpora nel suo lavoro un paesaggio naturale primitivo. Espone questi nuovi lavori nella sua prima mostra personale a Parigi, tenutasi nel 1984 presso la galleria Adrien Maeght. L'anno successivo lascia Barcellona e si stabilisce nella capitale francese, dove trascorre dieci anni e coincide con altri artisti spagnoli come Barceló, Campano e Sicilia. Durante il periodo parigino Broto sostituisce i temi romantici con forme più austere e astratte, e la sua opera si riempie di forme organiche legate alla tradizione ascetica e mistica. A metà degli anni Ottanta torna in Spagna, stabilendosi questa volta a Maiorca. Artista già maturo, pratica un neo-astrattismo direttamente collegato alla scuola catalana degli anni Settanta, influenzato nelle sue origini dai principi estetici e plastici del gruppo francese Soporte/Superficie, che nel 1966 chiedeva un ritorno alla pittura dopo il disordine prodotto dai movimenti concettuali. Dal 1998 in poi, la sua gamma di temi si è ampliata fino a includere figure spaziali, trasparenze, forme atmosferiche, ecc. Nel corso della sua carriera, Broto ha tenuto numerose mostre ed è stato insignito del Premio Nazionale di Arti Plastiche (1995), del Premio ARCO dell'Associazione dei Critici (1997) e del Premio Goya di Aragona per l'incisione (2003). Nel 1995 il Museo Reina Sofía di Madrid gli ha dedicato una mostra retrospettiva. Attualmente è rappresentato al Museo de Arte Abstracto Español di Cuenca, al FRAC (Midi-Pyrénées, Francia), alla Chase Manhattan Bank Collection di New York, alla Juan March Foundation, al Reina Sofía, al Metropolitan Museum di New York, al Fond National d'Art Contemporain di Parigi, la Kampo Collection di Tokyo, la Fondazione Tàpies di Barcellona, la DOVE Collection di Zurigo, l'Ateneum di Helsinki, la Peter Stuyvesant Foundation di Amsterdam, la Maeght in Francia, La Caixa di Barcellona, il Preussag di Hannover e l'IVAM di Valencia.

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