Null EDUARDO ÚRCULO FERNÁNDEZ (Santurce, Vizcaya, 1938 - Madrid, 2003).

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Descrizione

EDUARDO ÚRCULO FERNÁNDEZ (Santurce, Vizcaya, 1938 - Madrid, 2003). "Los amates", 1992. Tecnica mista, gouache, acrilico e pastello su carta. Firmato in basso a destra. Firmato, datato e titolato sul retro. Misure: 130 x 122 cm; 133 x 125 cm (cornice). Pittore e scultore, uno dei migliori esponenti della pop art in Spagna, Eduardo Úrculo inizia a dipingere da bambino, senza alcuna formazione artistica, e nel 1957 pubblica le sue prime strisce illustrate sul giornale di Oviedo "La Nueva España". Poco dopo si trasferisce a Madrid e inizia a frequentare i corsi del Círculo de Bellas Artes. In questi anni si guadagna da vivere come illustratore e scenografo e coltiva una pittura improntata all'espressionismo sociale. Nel 1959 si reca a Parigi, dove approfondisce la sua formazione all'Académie de la Grande Chaumière. Nella capitale francese lavora come grafico e incontra Eduardo Westerdahl, la cui influenza fa evolvere la sua pittura verso l'astrazione. Tuttavia, quattro anni dopo torna alla figurazione e alla critica sociale. Nel 1967 compie un viaggio nel Nord Europa ed è allora che entra per la prima volta in contatto con il pop americano. Da quel momento in poi, l'opera di Úrculo sarà caratterizzata da un realismo basato su una colorazione molto vivace e, fino agli anni Settanta, da temi erotici, satirici e critici. Negli anni Ottanta vive a New York, dove realizza importanti progetti. Nel 1992 torna a Parigi. In quest'ultimo periodo aggiunge al suo repertorio il tema del viaggiatore che si confronta con la grande città moderna, variante ironica della figura del romantico sopraffatto dal paesaggio. Questa evoluzione formale è stata testimoniata dalle numerose mostre individuali che ha tenuto in tutto il mondo a partire dal 1959, nonché dalle antologie (Centro Cultural de la Villa de Madrid, 1997, e Museo del Grabado Español Contemporáneo de Marbella, 2000). Attualmente Úrculo è presente in numerosi musei e collezioni d'arte moderna, tra cui il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, la Galleria Nazionale d'Arte Moderno di Roma, la Biblioteca Nacional de Madrid, il Museo de Arte Contemporáneo de Bogotá, le collezioni AENA, Testimoni e Fundesco, il Museo del Dibujo Castillo de Larrés, il Museo de Arte Contemporáneo de Vilafamés e altri.

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EDUARDO ÚRCULO FERNÁNDEZ (Santurce, Vizcaya, 1938 - Madrid, 2003). "Los amates", 1992. Tecnica mista, gouache, acrilico e pastello su carta. Firmato in basso a destra. Firmato, datato e titolato sul retro. Misure: 130 x 122 cm; 133 x 125 cm (cornice). Pittore e scultore, uno dei migliori esponenti della pop art in Spagna, Eduardo Úrculo inizia a dipingere da bambino, senza alcuna formazione artistica, e nel 1957 pubblica le sue prime strisce illustrate sul giornale di Oviedo "La Nueva España". Poco dopo si trasferisce a Madrid e inizia a frequentare i corsi del Círculo de Bellas Artes. In questi anni si guadagna da vivere come illustratore e scenografo e coltiva una pittura improntata all'espressionismo sociale. Nel 1959 si reca a Parigi, dove approfondisce la sua formazione all'Académie de la Grande Chaumière. Nella capitale francese lavora come grafico e incontra Eduardo Westerdahl, la cui influenza fa evolvere la sua pittura verso l'astrazione. Tuttavia, quattro anni dopo torna alla figurazione e alla critica sociale. Nel 1967 compie un viaggio nel Nord Europa ed è allora che entra per la prima volta in contatto con il pop americano. Da quel momento in poi, l'opera di Úrculo sarà caratterizzata da un realismo basato su una colorazione molto vivace e, fino agli anni Settanta, da temi erotici, satirici e critici. Negli anni Ottanta vive a New York, dove realizza importanti progetti. Nel 1992 torna a Parigi. In quest'ultimo periodo aggiunge al suo repertorio il tema del viaggiatore che si confronta con la grande città moderna, variante ironica della figura del romantico sopraffatto dal paesaggio. Questa evoluzione formale è stata testimoniata dalle numerose mostre individuali che ha tenuto in tutto il mondo a partire dal 1959, nonché dalle antologie (Centro Cultural de la Villa de Madrid, 1997, e Museo del Grabado Español Contemporáneo de Marbella, 2000). Attualmente Úrculo è presente in numerosi musei e collezioni d'arte moderna, tra cui il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, la Galleria Nazionale d'Arte Moderno di Roma, la Biblioteca Nacional de Madrid, il Museo de Arte Contemporáneo de Bogotá, le collezioni AENA, Testimoni e Fundesco, il Museo del Dibujo Castillo de Larrés, il Museo de Arte Contemporáneo de Vilafamés e altri.

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