Null SONIA MENNA BARRETO (San Paolo, Brasile, 1953).

"Balloon", 2023.

Bronzo p…
Descrizione

SONIA MENNA BARRETO (San Paolo, Brasile, 1953). "Balloon", 2023. Bronzo policromo. Esemplare 2/50. Certificato di autenticità allegato. Firmato e giustificato. Misure: 21 x 18 cm; 5 x 17 x 7 cm (barca). Questa scultura è presentata dall'artista come un gioco ingenuo, dal momento che una barca è appesa a un palloncino. Nonostante l'aspetto divertente e candido, l'opera risveglia valori più profondi legati all'infanzia, all'innocenza e all'assenza di gravità. Nelle sue opere definisce uno spazio popolato da una moltitudine di figure antropomorfe e zoomorfe, circondate da oggetti di uso quotidiano, senza rispettare nemmeno i più elementari principi della prospettiva. Il risultato sono degli ideo-universi che inghiottono lo spettatore. Nel 1980, Sônia Menna Barreto inizia a frequentare lo studio dell'artista Luiz Portinari, fratello di Cândido Portinari, presso il Cândido Portinari Arts Center. In questo periodo conosce la vita artistica. Dopo essere entrata in contatto con le opere di Max Ernst, De Chirico, Magritte e Paul Delvaux, il lavoro di Sonia prende la direzione del surrealismo. Questa fase è stata decisiva per la sua carriera, iniziando a sviluppare il suo lato intimo e creativo, risolvendo da sola problemi tecnici e tematici senza la supervisione di insegnanti. Nell'ottobre 2002, per la prima volta un'opera brasiliana è entrata a far parte della Royal Collection, appartenente alla famiglia reale britannica.

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SONIA MENNA BARRETO (San Paolo, Brasile, 1953). "Balloon", 2023. Bronzo policromo. Esemplare 2/50. Certificato di autenticità allegato. Firmato e giustificato. Misure: 21 x 18 cm; 5 x 17 x 7 cm (barca). Questa scultura è presentata dall'artista come un gioco ingenuo, dal momento che una barca è appesa a un palloncino. Nonostante l'aspetto divertente e candido, l'opera risveglia valori più profondi legati all'infanzia, all'innocenza e all'assenza di gravità. Nelle sue opere definisce uno spazio popolato da una moltitudine di figure antropomorfe e zoomorfe, circondate da oggetti di uso quotidiano, senza rispettare nemmeno i più elementari principi della prospettiva. Il risultato sono degli ideo-universi che inghiottono lo spettatore. Nel 1980, Sônia Menna Barreto inizia a frequentare lo studio dell'artista Luiz Portinari, fratello di Cândido Portinari, presso il Cândido Portinari Arts Center. In questo periodo conosce la vita artistica. Dopo essere entrata in contatto con le opere di Max Ernst, De Chirico, Magritte e Paul Delvaux, il lavoro di Sonia prende la direzione del surrealismo. Questa fase è stata decisiva per la sua carriera, iniziando a sviluppare il suo lato intimo e creativo, risolvendo da sola problemi tecnici e tematici senza la supervisione di insegnanti. Nell'ottobre 2002, per la prima volta un'opera brasiliana è entrata a far parte della Royal Collection, appartenente alla famiglia reale britannica.

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