Null Joan PONÇ BONET (1927-1984)
Personaggi sotto la luna, 1950
Disegno a inchio…
Descrizione

Joan PONÇ BONET (1927-1984) Personaggi sotto la luna, 1950 Disegno a inchiostro di china, acquerello e inchiostro colorato su carta, firmato e datato in basso a sinistra "Joan Ponc / 27-I-50". 31,5 x 44,5 cm In questa composizione, ricca di emblemi surrealisti l'immaginazione di Joan Ponç è sintetizzata in tutto il suo in tutto il suo splendore. Negli anni Cinquanta, il periodo a cui appartiene quest'opera periodo a cui appartiene quest'opera, l'universo plastico di Ponç Ponç era già alimentato da visioni premonitrici e da palpitazioni, dando forma a un linguaggio chiaroveggente, mistico ed esistenziale, linguaggio mistico ed esistenziale. La prospettiva del tempo ha ha riaffermato l'attualità e l'eccezionalità del suo del suo lavoro, così come l'intensità della sua voce e la necessità di riscoprirla.

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Joan PONÇ BONET (1927-1984) Personaggi sotto la luna, 1950 Disegno a inchiostro di china, acquerello e inchiostro colorato su carta, firmato e datato in basso a sinistra "Joan Ponc / 27-I-50". 31,5 x 44,5 cm In questa composizione, ricca di emblemi surrealisti l'immaginazione di Joan Ponç è sintetizzata in tutto il suo in tutto il suo splendore. Negli anni Cinquanta, il periodo a cui appartiene quest'opera periodo a cui appartiene quest'opera, l'universo plastico di Ponç Ponç era già alimentato da visioni premonitrici e da palpitazioni, dando forma a un linguaggio chiaroveggente, mistico ed esistenziale, linguaggio mistico ed esistenziale. La prospettiva del tempo ha ha riaffermato l'attualità e l'eccezionalità del suo del suo lavoro, così come l'intensità della sua voce e la necessità di riscoprirla.

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JOAN PONÇ BONET (Barcellona, 1927 - Saint-Paul, Francia, 1984). Senza titolo. Inciso, copia 5/75. Firmato e giustificato a mano. Misure: 56 x 76 cm; 60 x 80 cm (cornice). Pittore e disegnatore, si forma a Barcellona, nello studio di Ramón Rogent e all'Accademia di Arti Plastiche con Ángel López-Obrero. Dopo essersi dedicato alla pittura e al disegno nell'anonimato, nel 1946 tiene la sua prima mostra personale alla Galería Arte di Bilbao, che sarà la sua definitiva affermazione sulla scena artistica nazionale. Nel 1948, insieme a Tharrats, Puig, Cuixart, Tàpies e Brossa, tra gli altri, fonda il gruppo d'avanguardia Dau al Set. Selezionato da Eugenio D'Ors, partecipa al Salón de los Once di Madrid nel 1951 e nel 1952. Nel 1952 partecipa alla Biennale ispano-americana e l'anno successivo trascorre un periodo a Parigi, dove conosce Joan Miró e riesce a esporre al Musée de la Villa. Su raccomandazione di quest'ultimo, Ponç ha accesso agli ambienti artistici brasiliani, stabilendosi a San Paolo dal 1953 al 1962. Nel 1954, l'anno in cui Dau al Set si sciolse, tenne una mostra al Museo d'Arte Moderna della città, che ebbe un tale successo da indurre l'organizzazione ad acquistare tutte le sue opere. In Brasile visita le giungle equatoriali, dove rimane impressionato dalla fauna, in particolare dagli insetti, che incorpora nelle sue immagini. Nel 1955 fonda il gruppo Taüll con Marc Aleu, Modest Cuixart, Jaume Guinovart, Jaume Muxart, Mercadé, Tàpies e Tharrats. Dopo essere tornato in Catalogna a causa di una malattia, come artista affermato espone le sue opere a New York, Rio de Janeiro, Bonn, Parigi, Francoforte, Ginevra, Antibes e in varie città spagnole. Nel 1965 vince il Gran Premio Internazionale per il Disegno alla Biennale di San Paolo. I dipinti di Ponç presentano immagini fantasmagoriche, dolorose e tormentate, in cui il subconscio è protagonista. Per il pittore, l'arte non è altro che un'introduzione al mistero e ai segreti dello spirito. Più disegnatore che pittore, il suo lavoro è estremamente dettagliato e minuzioso. La produzione di Ponç può essere suddivisa in sei periodi: il periodo Dau al Set (1947), il periodo brasiliano (1958), il periodo metafisico-geometrico (1969), il periodo dei personaggi metafisici (1970), il periodo dell'agopuntura (1971) e un ultimo periodo di sintesi (1972). Nella sua opera Ponç si manifesta come un artista stregone, che concepisce l'arte come magia, come un potere straordinario, un incantesimo, qualcosa di soprannaturale. Ma il grande maestro catalano non era solo questo; la sua arte è anche un'esplorazione del negativo, un'attrazione per il perverso e il diabolico, un riflesso di un universo afflitto da esseri mostruosi e maligni, spiriti satanici e perfidi, un riflesso del fascino che l'artista provava per il male.

JOAN PONÇ BONET (Barcellona, 1927 - Saint-Paul, Francia, 1984). "Composizione", 1956. Olio su tela. Etichetta di presentazione sul retro della Galleria Dau al Set (Barcellona). Firmato, datato e collocato (Brasile) in basso a destra. Misure: 61,5 x 39,5 cm; 87 x 65 cm (cornice). Nel 1953 Joan Ponç era arrivato in Brasile, affermandosi completamente nella scena culturale di San Paolo; infatti, nell'anno in cui fu realizzata quest'opera, partecipò alla mostra "50 anos de Paisagem Brasileira". Questo dipinto astratto sorprende lo spettatore grazie al contrasto dei colori e allo studio meticoloso del tratto. L'espressione dell'opera è favorita dalla tavolozza cromatica, poiché nell'autore predominano sempre i colori di tonalità fredda, che di solito contrastano con qualche altro colore, come in questo caso il rosso e il bianco. In questo modo, egli conferisce profondità e maggiore dinamismo al risultato. Pittore e disegnatore, si è formato a Barcellona, nell'atelier di Ramón Rogent e nell'Accademia di Arti Plastiche con Ángel López-Obrero. Dopo essersi dedicato alla pittura e al disegno nell'anonimato, nel 1946 tiene la sua prima mostra personale, presso la Galleria d'Arte di Bilbao, che significherà il suo definitivo consolidamento nel panorama artistico nazionale. Nel 1948 fonda, insieme a Tharrats, Puig, Cuixart, Tàpies e Brossa tra gli altri, il gruppo d'avanguardia Dau al Set. Selezionato da Eugenio D'Ors, partecipa al Salón de los Once de Madrid nel 1951 e nel 1952. Nel 1952 partecipa alla Biennale ispano-americana e l'anno successivo trascorre un periodo a Parigi, dove conosce Joan Miró e può esporre al Musée de la Villa. Su raccomandazione di quest'ultimo, Ponç ha accesso agli ambienti artistici brasiliani, stabilendosi a San Paolo dal 1953 al 1962. Nel 1954, anno dello scioglimento del Dau al Set, tiene una mostra al Museo d'Arte Moderna della città, con un tale successo che l'organizzazione acquista tutte le opere. In Brasile visita le giungle equatoriali, dove rimane impressionato dalla fauna, soprattutto dagli insetti, che incorpora nel suo immaginario. Nel 1955 fonda il gruppo Taüll con Marc Aleu, Modest Cuixart, Jaume Guinovart, Jaume Muxart, Mercadé, Tàpies e Tharrats. Dopo essere tornato in Catalogna a causa di una malattia, come artista pienamente consacrato, espone le sue opere a New York, Rio de Janeiro, Bonn, Parigi, Francoforte, Ginevra, Antibes e in diverse città spagnole. Nel 1965 vince il Gran Premio Internazionale di Disegno alla Biennale di San Paolo. I dipinti di Ponç presentano immagini fantasmagoriche e allo stesso tempo dolorose e tormentate, in cui il subconscio è protagonista. Per il pittore, l'arte non è altro che un'introduzione al mistero e ai segreti dello spirito. Più disegnatore che pittore, il suo lavoro è estremamente dettagliato e minuzioso. La produzione di Ponç può essere suddivisa in sei periodi: il periodo Dau al Set (1947), il periodo brasiliano (1958), il periodo metafisico-geometrico (1969), il periodo dei caratteri metafisici (1970), il periodo dell'agopittura (1971) e un ultimo periodo di sintesi (1972). Nella sua opera Ponç si manifesta come un artista stregone, che concepisce l'arte come magia, come un potere straordinario, un incantesimo, qualcosa di soprannaturale.