LEPAUTE Fin du XVIIIe siècle - Orologio in bronzo cesellato e dorato con dischi rotanti smaltati in bianco.
Colonna con allori sormontata da un'urna con in cima un serpente arrotolato in una pigna, maniglie staccate "à la grecque" decorate con teste di leone, base firmata "Lepaute".
Quadrante con doppio disco rotante in smalto bianco, numeri romani per le ore e numeri arabi per i minuti, una minuteria.
Movimento meccanico con carica a chiave situata nella base, le ore/minuti indicate dalla lingua del serpente, sotto la base un quadrato di carica.
H. 47 cm - L. 16,5 cm - P. 16,5 cm
IL MODELLO DI ROBERT OSMOND Questo orologio si basa su uno dei disegni preparatori attribuiti a Robert Osmond, oggi conservati alla Bibliothèque Doucet di Parigi e illustrati in H. Ottomeyer, P. Proschel, Vergoldete Bronzen, Monaco, 1986, p. 195 fig. 3.12.5. Modello di punta o emblematico del neoclassicismo, fu utilizzato da diversi orologiai, come il nostro esempio di Lepaute.
Un orologio con una base che porta la firma dell'orologiaio Lepaute (Lepaute in Paris) è mostrato in S. Eriksen Il primo neoclassicismo in Francia, fig. 193. Nel 1766, nel suo catalogo, Lepaute descrisse un orologio con una patina marrone, con il quadrante circondato da un serpente e appoggiato su una colonna tronca, corrispondente al nostro modello.
Tra i primi esempi di questo modello, a forma di vaso su colonna tronca, c'è un'opera realizzata dal fonditore Robert Osmond e dall'orologiaio Lepaute nel 1770, che è illustrata in H. Ottomeyer e P. Pröschel, Vergoldete Bronzen, Band I, Editions Klinkhardt & Biermann, Monaco di Baviera, 1986, p. 194; così come un secondo esemplare presente nelle collezioni del Musée des Arts Décoratifs di Parigi (cfr. P. Jullian, Le style Louis XVI, Editions Baschet et Cie, Paris, 1983, p.121, fig.4); infine, un ultimo orologio di questo tipo nel Musée du Petit Palais di Parigi è pubblicato in Tardy, La pendule française, Des origines à nos jours, 2e partie : Du Louis XVI à nos jours, Paris, 1974, p. 289, fig.3.
LA DINASTIA DEI LEPAUTE La Casa dei Lepaute a Parigi porta la firma di due fratelli, Jean-André e Jean-Baptiste Lepaute. Il primo (1720-1789) sposò nel 1748 la signora Etable de la Brière, illustre astronoma, e pochi anni dopo fu nominato Orologiaio del Re al Palazzo del Lussemburgo. Dopo una brillante carriera, costellata da numerose opere di ricerca e perfezionamento sugli orologi, cessò la sua attività nel 1775.
Suo fratello, Jean-Baptiste, lo raggiunse a Parigi a metà degli anni '40 e fu anch'egli insignito del titolo di Horloger du Roi. Dopo il ritiro del fratello dagli affari, gli succedette alle Galeries du Louvre. Cessò l'attività il 14 maggio 1789, appena due mesi prima dei disordini del periodo rivoluzionario, ma la sua fama fece sì che nel 1793 fosse membro della giuria incaricata di decidere sulle questioni relative al nuovo sistema orario, un nome che sarà per sempre associato all'arte dell'orologeria in Francia alla fine dell'Illuminismo.
Stima 12.000 - 18.000 EUR