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Lotto 432 - AA.VV. - Economia - Regno di Napoli - AA.VV. - Raccolta di 10 monografie e opuscoli rilegati in unico volume sull’economia del Regno di Napoli 1) BAER Costantino. Delle monete d'oro e del loro valore legale. Napoli, 1854. 8°, pp. 66. Rara edizione originale. Cfr. "Corvaglia Ennio. Costantino Baer fra globalizzazione e nuovo stato. Costantino Baer (Napoli, 1819 - Torino, 1894). Funzionario del Ministero delle Finanze del Regno delle Due Sicilie prima e italiano dopo. Fu un economista autodidatta attento allo studio dei classici, in particolare di Adam Smith, e autore di importanti saggi, sulla scienza classica, sulla moneta, sui cambi e sul libero scambio. Saggi in cui e evidente come il Baer tende e fare una sintesi tra i problemi teorici e lo studio delle questioni pratiche inerenti la situazione economica interna del Regno delle due Sicilie. Trasferitosi a Torino, dopo la caduta del Regno, entròa far parte di quel gruppo di politici ed economisti meridionali (Manna, Scialoja, de Cesare, Magliani) fautori di una liberalizzazione tesa alla formazione di un ampio mercato interno accompagnata da un vasto piano di lavori pubblici e di rafforzamento di una coesione nazionale. Ricopri importanti cariche tra cui quella di Ispettore Generale delle Finanze e Segretario Generale del Ministero di agricoltura, industria e commercio. Segue: 2) GALLOTTI Giuseppe. Del ribasso del valore permutabile dell'oro e delle conseguenze che debbono derivare da questo ribasso. Napoli, 1856. 8°, pp. 112. Rara edizione originale. Giuseppe Gallotti (Napoli 1803 - 1879). Politico, letterato ed economista. Fervente patriota si mise in evidenza durante i moti del 1820-21 ma la repressione seguita al fallimento dell'esperimento costituzionale lo costrinse all'esilio a Parigi. Tornato a Napoli dopo l'amnistia del 1830 si dedicò esclusivamente ai suoi studi letterari e storici. Nel 1848 fu uno dei principali esponenti dell'ala moderata dell'assemblea costituente. Condannato per cospirazione contro lo stato, fuggi di nuovo in Francia da dove rientrò solo nel 1859. Fu in questo periodo che si dedicò agli studi economici che culminarono nella pubblicazione della presente opera e nel 1861 dell saggio "Studio sulle presenti condizioni delle province napoletane". Segue: 3) BAER Costantino. Del basso corso dei cambi e delle grandi immissioni d'argento in Napoli. Napoli, 1856. 8°, pp. 92-(4). Rara edizione originale. Dedica autografa dell'autore all'economista Giovanni Manna. Segue: 4) MANNA Giovanni. Del credito immobiliare. (Napoli, Stab. Tipografico di P. Androsio, 1848). 8°, pp. 72. Rara edizione originale. Un solo esemplare conosciuto conservato nella Biblioteca comunale Giosuè Carducci di Città di Castello. Manca alla Biblioteche napoletane. Unito: Delle società di credito immobiliare. Estratto dagli Annali di Diritto del Prof. Capuano. (Napoli, Stabilimento Tipografico di G. Nobile, 1856-1858). 8°, pp. 16. Nessun esemplare conosciuto. Giovanni Manna (Napoli, 21 gennaio 1813 – Napoli, 23 luglio 1865) è stato un giurista, economista, politico e accademico italiano. Insegnò Diritto Amministrativo all'Università di Napoli fino al 1860 quando, dopo l'Unità, svolse una più intensa attività politica. Assieme a Pietro Calà Ulloa, Enrico Cenni e Federico Persico, appartenne al gruppo di intellettuali napoletani "neoguelfi", ossia cattolici moderati che aspiravano a una confederazione di stati preunitari sotto la presidenza del papa. nel Regno delle Due Sicilie fu ministro delle Finanze nel 1848 (I governo di Carlo Troja) e nel 1860 (governo di Antonio Spinelli di Scalea). Dopo una sua fallita legazione per ottenere un accordo con i piemontesi si ritirò dalla vita politica attiva. Nel Regno d'Italia fu ministro dell'Agricoltura, Industria e Commercio nei governi Farini e Minghetti I). Durante questo mandato prese parte al dibattito per l'unificazione degli istituti d'emissione monetaria, che si ebbe nel primo decennio unitario. Come ministro il Manna propugnava, con tesi moderne e avanzate per l'epoca, l'unione di tutti gli istituti d'emissione secondo il modello francese. La sua attività di giurista è nota soprattutto per aver scritto in Italia il primo libro di Diritto Amministrativo con il suo "Il diritto amministrativo del regno delle Due Sicilie" pubblicato da 1840 al 1847. Celebre è la sua frase: i governi passano, l'amministrazione resta. Come economista intervenne in maniera decisiva nel dibattito accademico italiano della metà del XIX vertente sulla opportunità di adottare il paradigma marginalista nello studio dell'economia politica. Segue: 5) SCALAMANDRE Girolamo. Delle università e de comuni del reame di Napoli. Cenno istorico. Napoli, Dai Tipi di Andrea Festa, 1848. 8°, pp. 16. Rara edizione originale. La seconda fu pubblicata nel 1860. Segue: 6) MANGONI Andrea. 8°, pp. 26. Alcune idee intorno a' banchi intesi a ricevere e dare il danajo ad una tenue ragione. Intorno al modo di aumentare i mezzi di rappresentare il

Stima 2 500 - 3 000 EUR

Lotto 437 - Ferdinando Lucchesi Palli - Economia politica - Lucchesi Palli, Ferdinando - Opuscoli di Economia Politica. Palermo, Tipografia del Giornale Letterario, 1837. 8°, pp. 146-(2). Rara edizione originale. L’A. tratta numerosi argomenti economici, finanziari e commerciali di grande attualità per l’epoca, quali i problemi della liberalizzazione del commercio dei grani a causa dell’apertura del Bosforo; l’apertura dei mercati americani al commercio con l’Italia e la riduzione del debito pubblico. Segue: Lucchesi Palli, Ferdinando. Dissertazione storico-economica sulla pubblica rendita. Palermo, Tipografia del Giornale Letterario, 1838. 8°, pp. 64-(2). Rara edizione originale. Ferdinando Lucchesi Palli (1784-1847), ufficiale dell'esercito borbonico, console napoletano e console diplomatico pontificio negli Stati Uniti d'America e in Spagna. Partecipò al I congresso degli scienziati a Napoli nel 1845 e a quello di Genova nel 1846. Uomo di grande cultura fu socio del Regio Istituto di Incoraggiamento di Sicilia e di Napoli, della Società Reale Borbonica e dell'accademia Pontaniana. Fu inoltre autore di numerosi saggi. In questa monografia divisa in quattro parti (Dimostrazione storica - Legislazione ed amministrazione - Spese pubbliche- Contribuzione) dimostra quale influenza ha la rendita pubblica sul benessere del popolo napoletano. § Pampelone, Antonino. Sulla conversione de’ Fondi Pubblici considerata in rapporto alla Industria siciliana. Pensieri. Napoli, dalla Tipografia della Sirena, 1836. 8°, pp. 109-(3). Rara edizione originale. L’A. analizza e offre rimedi e soluzione al problema del ristagno di tutte le iniziative imprenditoriali in Sicilia con riferimento ai tre settori fondamentali: agricoltura, manifatture e commercio. Legatura coeva mz. pelle, titolo e fregi in oro al dorso, tagli marmorizzati con lievi abrasioni. Sporadiche arrossature nel testo.

Stima 500 - 700 EUR