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lun 13 mag

MANUEL TERÁN (Cile, 1974). "Attacco a Warhol III", 2024. Olio e acrilico su tela. Firmato e titolato sul retro. Misure: 60 x 60 cm. In questo lavoro l'artista parte dalla famosa opera creata da Warhol con protagonista Mao Zedong. Ma su di essa getta della vernice che cancella il volto, creando così un dipinto che cancella l'identità di Mao, oltre a creare una metafora su capitalismo e comunismo e sulle icone pop. Quest'opera segue la scia della serie Tribute to the Geniuses di Terán. In essa "Terán cerca di postulare il ritorno della pittura come strategia simbolica. I suoi tributi, che assumono la forma di pastiche, ma non lo sono. Gli artisti che sceglie di omaggiare sono da lui ammirati (Francis Bacon, Banksy, Marc Chagall, Jean Dubuffet, Lucio Fontana, Francisco de Goya, Lucian Freud, Keith Haring, David Hockney, Robert Indiana, Jaspers Johns, Yves Klein, Kusama-Velázquez, Roy Lichtenstein, René Magritte, Roberto Matta, Joan Miró, Pablo Picasso, Jackson Pollock, Joaquín Sorolla e Andy Warhol). L'elenco non potrebbe essere più eterogeneo. Non segue alcun ordine. Rende omaggio agli artisti che ammira, anche se il suo lavoro non ha alcuna relazione con loro. L'eterogeneità delle sue preferenze è evidente e dà ragione a E. Gombrich, per il quale non esiste l'arte ma gli artisti. Questo estremo nominalismo lo porta a ignorare le categorie estetiche, così come le cronologie". Artista cileno residente in Spagna, laureato in Belle Arti, Manuel Terán ha sviluppato il suo lavoro creativo nel campo delle arti plastiche e delle nuove tecnologie applicate all'arte. Da quando si è fatto conoscere nel 1995 al Salón de Otoño del Círculo de Bellas Artes di Santiago del Cile, ha tenuto mostre personali e partecipato a mostre collettive e fiere in America Latina e in Europa. Ha ricevuto premi come quello della Real Academia de San Carlos de Valencia (2004).

Stima 600 - 800 EUR

lun 13 mag

MANUEL TERÁN (Cile, 1974). "Attacco a Warhol IV", 2024. Olio e acrilico su tela. Firmato e titolato sul retro. Misure: 60 x 60 cm. In questo lavoro l'artista parte dalla celebre opera creata da Warhol e che ha come protagonista la famosa lattina di zuppa di Marilyn. Ma vi getta sopra della vernice, creando una nuova opera in cui l'identità dell'originale è sfocata, oltre a creare una metafora su capitalismo e comunismo e sulle icone pop. Questo lavoro segue la scia della serie di Terán intitolata Tribute to the Geniuses. In essa "Terán cerca di postulare il ritorno della pittura come strategia simbolica. I suoi tributi, che assumono la forma di pastiche, non lo sono. Gli artisti che sceglie di omaggiare sono da lui ammirati (Francis Bacon, Banksy, Marc Chagall, Jean Dubuffet, Lucio Fontana, Francisco de Goya, Lucian Freud, Keith Haring, David Hockney, Robert Indiana, Jaspers Johns, Yves Klein, Kusama-Velázquez, Roy Lichtenstein, René Magritte, Roberto Matta, Joan Miró, Pablo Picasso, Jackson Pollock, Joaquín Sorolla e Andy Warhol). L'elenco non potrebbe essere più eterogeneo. Non segue alcun ordine. Rende omaggio agli artisti che ammira, anche quando il suo lavoro non ha alcuna relazione con loro. L'eterogeneità delle sue preferenze è evidente e dà ragione a E. Gombrich, per il quale non esiste l'arte ma gli artisti. Questo estremo nominalismo lo porta a saltare le categorie estetiche, così come le cronologie". Artista cileno residente in Spagna, laureato in Belle Arti, Manuel Terán ha sviluppato il suo lavoro creativo nel campo delle arti plastiche e delle nuove tecnologie applicate all'arte. Da quando si è fatto conoscere nel 1995 al Salón de Otoño del Círculo de Bellas Artes di Santiago del Cile, ha tenuto mostre personali e partecipato a mostre collettive e fiere in America Latina e in Europa. Ha ricevuto premi come quello della Real Academia de San Carlos de Valencia (2004).

Stima 600 - 800 EUR

lun 13 mag

MANUEL TERÁN (Cile, 1974). "Attacco a Warhol VII", 2024. Olio e acrilico su tela. Firmato e titolato sul retro. Misure: 60 x 60 cm. In questo lavoro l'artista parte dalla famosa opera creata da Warhol con protagonista Mao Zedong. Ma su di essa getta della vernice che cancella il volto, creando così un dipinto che cancella l'identità di Mao, oltre a creare una metafora su capitalismo e comunismo e sulle icone pop. Quest'opera segue la scia della serie di Terán intitolata Tribute to the Geniuses. In essa "Terán cerca di postulare il ritorno della pittura come strategia simbolica. I suoi tributi, che assumono la forma di pastiche, non lo sono. Gli artisti che sceglie di omaggiare sono da lui ammirati (Francis Bacon, Banksy, Marc Chagall, Jean Dubuffet, Lucio Fontana, Francisco de Goya, Lucian Freud, Keith Haring, David Hockney, Robert Indiana, Jaspers Johns, Yves Klein, Kusama-Velázquez, Roy Lichtenstein, René Magritte, Roberto Matta, Joan Miró, Pablo Picasso, Jackson Pollock, Joaquín Sorolla e Andy Warhol). L'elenco non potrebbe essere più eterogeneo. Non segue alcun ordine. Rende omaggio agli artisti che ammira, anche quando il suo lavoro non ha alcuna relazione con loro. L'eterogeneità delle sue preferenze è evidente e dà ragione a E. Gombrich, per il quale non esiste l'arte ma gli artisti. Questo estremo nominalismo lo porta a saltare le categorie estetiche, così come le cronologie". Artista cileno residente in Spagna, laureato in Belle Arti, Manuel Terán ha sviluppato il suo lavoro creativo nel campo delle arti plastiche e delle nuove tecnologie applicate all'arte. Da quando si è fatto conoscere nel 1995 al Salón de Otoño del Círculo de Bellas Artes di Santiago del Cile, ha tenuto mostre personali e partecipato a mostre collettive e fiere in America Latina e in Europa. Ha ricevuto premi come quello della Real Academia de San Carlos de Valencia (2004).

Stima 600 - 800 EUR

lun 13 mag

MANUEL TERÁN (Cile, 1974). "Attacco a Warhol VI", 2024. Olio e acrilico su tela. Firmato e titolato sul retro. Misure: 60 x 60 cm. In questo lavoro l'artista parte dalla celebre opera creata da Warhol e che ha come protagonista la famosa lattina di zuppa Campbell's. Ma vi getta sopra della vernice, creando una nuova opera in cui l'identità dell'originale è offuscata, oltre a creare una metafora su capitalismo e comunismo e sulle icone pop. Questo lavoro segue la scia della serie di Terán intitolata Tribute to the Geniuses. In essa "Terán cerca di postulare il ritorno della pittura come strategia simbolica. I suoi tributi, che assumono la forma di pastiche, non lo sono. Gli artisti che sceglie di omaggiare sono da lui ammirati (Francis Bacon, Banksy, Marc Chagall, Jean Dubuffet, Lucio Fontana, Francisco de Goya, Lucian Freud, Keith Haring, David Hockney, Robert Indiana, Jaspers Johns, Yves Klein, Kusama-Velázquez, Roy Lichtenstein, René Magritte, Roberto Matta, Joan Miró, Pablo Picasso, Jackson Pollock, Joaquín Sorolla e Andy Warhol). L'elenco non potrebbe essere più eterogeneo. Non segue alcun ordine. Rende omaggio agli artisti che ammira, anche quando il suo lavoro non ha alcuna relazione con loro. L'eterogeneità delle sue preferenze è evidente e dà ragione a E. Gombrich, per il quale non esiste l'arte ma gli artisti. Questo estremo nominalismo lo porta a saltare le categorie estetiche, così come le cronologie". Artista cileno residente in Spagna, laureato in Belle Arti, Manuel Terán ha sviluppato il suo lavoro creativo nel campo delle arti plastiche e delle nuove tecnologie applicate all'arte. Da quando si è fatto conoscere nel 1995 al Salón de Otoño del Círculo de Bellas Artes di Santiago del Cile, ha tenuto mostre personali e partecipato a mostre collettive e fiere in America Latina e in Europa. Ha ricevuto premi come quello della Real Academia de San Carlos de Valencia (2004).

Stima 600 - 800 EUR