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ven 28 giu

RIGAUD Hyacinthe (Scuola di) 1659 - 1743 Ritratto a figura intera di Luigi XIV, che indossa una lunga parrucca alla Binet, con la mano destra appoggiata sulla bacchetta di comando con il giglio. Il re indossa una semplice corazza sopra i suoi justaucorps color bufalo, con i polsini bordati di filo d'argento. Indossa il grande cordone blu dell'Ordine dello Spirito Santo, di cui si vedono parti della placca vicino al justaucorps. Il suo bastone è appoggiato sulla sommità di una console magnificamente intagliata, accanto a un'armatura decorata con un giglio. La sua mano sinistra guantata è appoggiata al fianco, accanto alla sua grande sciarpa bianca di capo degli eserciti. Sullo sfondo, a destra, si vedono le mura di una città fortificata, delimitata da un ruscello. Olio su tela (alcuni restauri) H. 48 - L. 32,5 cm Cornice in legno intagliato e dorato in stile Luigi XIV, decorata con fiori (mancanza nell'angolo superiore destro e sul lato). Il busto del ritratto è una riduzione del ritratto del re dipinto in ovale da Rigaud intorno al 1694, una copia del quale si trova alla Dulwich Picture Gallery (Londra), mentre l'atteggiamento generale è una riduzione del grande ritratto a figura intera del Museo del Prado. La città fortificata visibile sullo sfondo, sormontata a sinistra da un'antica fortezza, potrebbe corrispondere, brevemente abbozzata, alla città di Namur che Luigi XIV, assistito da Vauban, aveva appena conquistato nel 1692 (cfr. Stephan Perreau, 2013 - p.112). Bibliografia generale sui due ritratti citati, sulle loro ripetizioni e copie: 1 - A. Stéphan Perreau, Hyacinthe Rigaud. Catalogue concis de l'œuvre, P. 386b, pp. 111 112 (Nouvelles Presses du Languedoc 2013); B. Stephan Perreau, Hyacinther Rigaud. Le peintre des rois, p. 87 (Les Presses du Languedoc 2004). 2 - Ariane James - Sarazin, Catalogue raisonné Hyacinthe Rigaud, Tome 2, p.382, pp. 131 - 133 (Editions Faton 2016).

Stima 3 000 - 5 000 EUR

sab 29 giu

Apertura ad INCASSO in legno impiallacciato e intarsiato, con anta anteriore ricurva decorata da un intarsio floreale centrale, stipiti pizzicati, poggia su due gambe anteriori incurvate. Piano in marmo di Breche. Ornato da bronzi dorati e cesellati, con timbro G. P (Pierre Gouthière 1732-1813). Timbro Pierre BERNARD (1715-1770) Periodo Luigi XV H: 88 L: 63 P: 46 cm (restauri) Nota : Pierre Bernard (1715 circa - dopo il 1770) fu uno dei migliori ebanisti del periodo Luigi XV. Noto per i suoi raffinati intarsi floreali e per le squisite e originali finiture in bronzo rococò, il talento di Bernard fu notato relativamente presto nella sua carriera e fu nominato ebanista con privilegi speciali per il re e la corte reale. Oggi le opere che portano l'impronta di Bernard sono rare, ma ai suoi tempi era una vera e propria celebrità e i suoi contemporanei erano pieni di elogi per lui. Le sue opere si trovano in collezioni leggendarie come quelle di Augustin Blondel de Gagny e François Boucher. Pierre Gouthière (1732-1813) ricevette numerose commissioni dalla famiglia reale francese. Fu l'inventore della doratura. Pierre Gouthière imparò il mestiere di cacciatore da François Ceriset, di cui in seguito sposò la vedova. All'apice del suo successo, tra il 1772 e il 1780 fece costruire un palazzo privato, oggi noto come Hôtel Gouthière. Si trova al numero 6 di rue Pierre Bullet, dietro il municipio del X arrondissement. Rovinato finanziariamente, dovette vendere il palazzo di città. Morì in estrema povertà nel 1813. Bibliografia: - Comte François de Salverte, Les ébénistes du XVIIIe siècle, G. Vanoest, 1927, pp. 21-22. - Pierre Kjellberg, Le Mobilier Français du XVIIIe siècle, 1989, pp. 63 ss. - Christian Baulez, Pierre Gouthière (1732-1813), in: Ottomeyer/Pröschel, Vergoldete Bronzen, Monaco 1986, p. 561 e segg.

Stima 2 000 - 3 000 EUR