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mar 04 giu

Horst Egon KALINOWSKI (1924-2013) Caisse fort carré, 1961 Scultura, assemblaggio di elementi metallici di recupero montati su un'anima di legno, firmata, intitolata, datata 13 ottobre 1961, numerata 468 e situata ad Antibes sul retro. Usurata e leggermente sporca. 117,5 x 150 x 17 cm PROVENIENZA: Collezione Daniel Cordier, Parigi. BIBLIOGRAFIA: Franz Joseph van de Grinten & Vera Bachmann, Horst Egon Kalinowski, Das plastische Werk, Werkverzeichnis 1960-1997 [L'opera scolpita, catalogo ragionato 1960-1997], Colonia, Letter Stiftung, 1997, opera descritta e riprodotta a pagina 154. Horst Egon KALINOWSKI (1924-2013), nato a Düsseldorf nel 1924, giunge a Parigi nel 1950 e prosegue la sua formazione a La Grande Chaumière, nell'atelier di arte astratta di Jean Dewasne. Genio del collage, che seleziona rigorosamente i materiali da utilizzare con una tecnica estremamente meticolosa, Kalinowski eccelle dapprima nelle sue creazioni su carta. Daniel Cordier, che espose le sue opere nella sua galleria a partire dal 1958, fu il suo più grande sostenitore. I "Tableaux-objets", le "Bildschreine" o i "Tableaux-châsses", culmine dei suoi primi lavori, prendono forma invadendo completamente la superficie della tela con materiali extra-pittorici. I cassoni o casse estendono questo approccio al campo della scultura, spesso monumentale, dove la voluttà dei materiali - il cuoio è il materiale preferito - raggiunge uno strano equilibrio tra sacro e profano. Questo approccio è giustificato dal desiderio dell'artista di "qualcosa di molto più tattile... un materiale che possa essere il veicolo delle mie emozioni". Questo campione dell'appropriazione indebita, che utilizza i più banali oggetti di recupero, è un artista meraviglioso, dalla sensualità affascinante, che spesso nasconde dietro l'apparente serenità statica dei suoi oggetti-poesia una più sottesa evocazione di simbolismo onirico e di sconcertante magia.

Stima 400 - 600 EUR

mar 04 giu

Horst Egon KALINOWSKI (1924-2013) Cassa per un guerriero etrusco, 1961 Scultura, assemblaggio di elementi metallici di recupero su un'anima di legno rivestita di pelle, firmata, intitolata, datata 24 settembre 1961, numerata 466 e collocata ad Antibes sul retro. Sporco, piccoli incidenti e lievi mancanze. 150 x 104 x 17 cm PROVENIENZA: Collezione Daniel Cordier, Parigi. BIBLIOGRAFIA: Franz Joseph van de Grinten & Vera Bachmann, op. cit, opera descritta con numerosi riferimenti a pubblicazioni e mostre (tra cui la Biennale di Venezia del 1964) e riprodotta a pagina 153. Horst Egon KALINOWSKI (1924-2013), nato a Düsseldorf nel 1924, giunge a Parigi nel 1950 e prosegue la sua formazione alla Grande Chaumière, nello studio di arte astratta di Jean Dewasne. Genio del collage, che seleziona rigorosamente i materiali da utilizzare con una tecnica estremamente meticolosa, Kalinowski eccelle dapprima nelle sue creazioni su carta. Daniel Cordier, che espose le sue opere nella sua galleria a partire dal 1958, fu il suo più grande sostenitore. I "Tableaux-objets", le "Bildschreine" o i "Tableaux-châsses", culmine dei suoi primi lavori, prendono forma invadendo completamente la superficie della tela con materiali extra-pittorici. I cassoni o casse estendono questo approccio al campo della scultura, spesso monumentale, dove la voluttà dei materiali - il cuoio è il materiale preferito - raggiunge uno strano equilibrio tra sacro e profano. Questo approccio è giustificato dal desiderio dell'artista di "qualcosa di molto più tattile... un materiale che possa essere il veicolo delle mie emozioni". Questo campione dell'appropriazione indebita, che utilizza i più banali oggetti di recupero, è un artista meraviglioso, dalla sensualità affascinante, che spesso nasconde dietro l'apparente serenità statica dei suoi oggetti-poesia una più sottesa evocazione di simbolismo onirico e di sconcertante magia.

Stima 500 - 800 EUR