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Descrizione

EUSEBIUS CESARIENSIS. Chronicon. Venezia, Erhard Ratdolt, 1483 4to. 218 x 158mm. Legatura in piena pergamena del XVI secolo, fogli di guardia successivi. Carte 182 non numerate. Incipit a carta a2r. Le carte [1], [13] e [182] bianche. Segn.: [pi greco]12 a-v8 x10. Le carte iniziali [2-11] contengono: “Tabula operis huius … “Colophon al verso della carta 181 “Erhardus Ratdolt Augustensis ... non paruo studio impensisque emendatissime impressit Uenetijs … 1483. Idibus Septembris” [13. IX]. Stampato in rosso e nero, Iniziali xilografate, Carattere Gotico e Romano. Marginalia di mano antica. Iscrizione non leggibile sul margine superiore della carta a2r con data “(15)27 die 23 Iulii”. Abile restauro alla legatura e alle carte bianche a1 e x10, e alla carta 08. Qualche lieve difetto, buon esemplare. Seconda edizione, la prima che include la continuazione fino al 1481 dell’umanista Matteo Palmieri. Viene menzionato Gutenberg e l’invenzione della stampa (v3 verso): “Quantum litterarum studiosi Germanis debeant nullo satis dicendi genere posset. Namque a loanne Gutenberg Zuningen equiti Maguntie rheni solerti ingenio librorum Imprimendorum ratio 1440 inuenta: hoc tempore in omnes fere orbis partes propagatur: qua omnis antiquitas paruo ere comparata: posterioribus infinitis voluminibus legitur.” Si tratta della terza citazione riportata, dopo quella del 1474 nella "Chronica" di Riccobaldo da Ferrara e quella del 1483 nel Supplementum chronicarum di Jacopo Filippo Foresti.Le Cronache di Eusebio, in due libri, furono composte all’inizio del IV secolo: il testo originale greco andò perduto insieme al primo libro. Il secondo libro, in forma tabellare, contiene la storia del mondo da Abramo fino ai vicennalia di Costantino I nel 325 d.C. San Girolamo, che la tradusse in latino, continuò la cronologia che fu poi proseguita da Tiro Prospero fino al 455. In questa edizione l’opera cronologica viene completata fino alla fine del 1481. IGI 3753; HC 6717; Ageno 26; GW 9433; BMC V 287; Goff; E-117; Hain-Copinger; 6717*; Pellechet 4634; ISTC ie00117000; Thacher; 287. Redgrave, Ratdolt 36. 4to, 218 x 158 mm. Full vellum binding of XVIth century, later endpapers. 182 not numbered leaves. Incipit on leaf a2r. The first leaves containing: Tabula operis huius … “Colophon on verso of leaf 181 “Erhardus Ratdolt Augustensis ... non paruo studio impensisque emendatissime impressit Uenetijs … 1483. Idibus Septembris” [13. IX]. Woodcut initials, printed in red and black, numerous contemporary marginal annotations, Illegible ownership inscription to title-page dated 23 July 1527. Skillful restorations on binding and on blank leaves a1, x10 and 08. Some slight defects, good copy. Second edition, the first including the continuation up to 1481 by the humanist Matteo Palmieri. Gutenberg and the invention of printing are mentioned (v3 verso): “Quantum litterarum scholars Germanis debeant nullo satis dicendi genere posset. Namque a loanne Gutenberg Zuningen equiti Maguntie rheni solerti ingenio librorum Imprimendorum ratio 1440 inuenta: hoc tempore in omnes fere orbis partes propagatur: qua omnis antiquitas paruo ere comparata: posterioribus infinitis voluminibus legitur.” This is the third citation reported, after that of 1474 in the "Chronica" by Riccobaldo from Ferrara and that of 1483 in the Supplementum chronicarum by Jacopo Filippo Foresti.The Chronicles of Eusebius, in two books, were composed at the beginning of the fourth century: the original Greek text was lost together with the first book. The second book, in tabular form, contains the history of the world from Abraham to the vicennalia of Constantine I in AD 325. St. Jerome, who translated it into Latin, continued the chronology which was then continued by Tiro Prospero up to 455. In this edition the chronological work is completed up to the end of 1481.

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EUSEBIUS CESARIENSIS. Chronicon. Venezia, Erhard Ratdolt, 14

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Incunabulum - Eusebio di Cesarea. Chronicon. Venezia, Erhard Ratdolt, 1483. In-4 gotico di [170] ff. coll. a-v8 x10 (il primo e l'ultimo foglio bianchi), stampato in nero e rosso, in caratteri gotici e romani, iniziali xilografiche qqs. Senza le 12 tavole introduttive/indice (di cui la prima è bianca). Numerosi piccoli fori di tarlo. Leggere macchie marginali. Macchia rugginosa nel margine di testa di alcuni fogli. Pergamena avorio più tarda, titolo manoscritto in inchiostro marrone sul dorso. Seconda edizione incunabola (dopo l'edizione princeps del 1475 a Milano) delle Cronache di Eusebio di Cesarea (265-339 ca.), vescovo di Cesarea in Palestina, padre della storia ecclesiastica, a cura di J. L. Santritter, conservate solo nella traduzione di Girolamo. Contiene le continuazioni di Prosper Aquitanus (fino al 448), Matthaeus Palmerius Florentinus (fino al 1448) e qui per la prima volta Matthias Palmerius Pisanus (fino al 1481), che cita (sul verso del foglio 155, datato 1457) Gutenberg e l'invenzione della stampa (che fa risalire al 1440). Tipografo tedesco stabilitosi a Venezia prima di rientrare in Germania nel 1486, Erhard Ratdolt fu uno dei primi a utilizzare una combinazione di colori per la stampa, tra cui il Kalendarium magistri (di Johannes Muller, detto Regiomontanus) stampato a Venezia nel 1476, poi ristampato ad Augusta nel 1499, e queste Cronache di Eusebio di Cesarea, che mostrano la sua precoce maestria nell'alternare nero e rosso. La Cronaca o Storia Universale (da Abramo a Costantino I nel 325) di Eusebio di Cesarea è divisa in due volumi: il Libro 1 contiene estratti di scrittori precedenti; il Libro 2 consiste in un elenco di date ed eventi presentati in forma tabellare. Mentre il testo originale in koinè (greco "comune") è andato perduto, il testo del Libro 2 (i Canoni) è stato interamente tramandato nella traduzione latina (ampliata al 379) di San Girolamo, prima della scoperta molto più tardi, nel 1782, di una traduzione armena di entrambe le parti (sebbene incompleta). Il Κανών di Eusebio costituisce la più grande opera cronologica di tutta l'antichità e segna la nascita di un nuovo genere storico: la cronaca, che colloca la compilazione di date ed eventi in una tradizione di continuazione del lavoro dei cronisti precedenti. Come tale, rimane un fondamento e una fonte essenziale per la nostra conoscenza della storia antica.

MASSILLON, Jean Baptiste. Parafrasi morale di molti Salmi a modo di preghiera... Venezia, Simone Occhi, 1757 4to; 235x180 mm. Legatura coeva in cartonato rustico. Pp. VIII, 388; Front. con vignetta xil. allegorica, Iniz. figur., testo su due colonne. Bell’esemplare. L'autore fu uno dei più grandi oratori del suo tempo e, nel 1719, divenne Accademico di Francia. Unito con: MASSILLON, Jean Baptiste. Prediche. Quaresimale Tomo I ... Tomo II... Venezia, Simone Occhi, 1750 2 Volumi in 4to; 240x180 mm. Legatura coeva in cartonato marmorizzato; Fregio xilogr. ai Front., testo su due colonne. Tracce d’uso e abrasioni alle legature con piccole mancanze, internamente alcune fioriture e tracce d’umidità, ma buona conservazione. Unito con: SEGNERI, Paolo. Quaresimale... Bassano, Remondini, 1732 4to; 240x180 mm.; Legatura coeva in cartonato blu. Pp. 16 n.n., 438; titolo manoscritto su tassello al dorso. Stemma dei gesuiti xil. al Front., Iniz. e Test orn., Finalini con impresa della Compagnia di Gesù xilogr., testo su due colonne. Usura del colore alla legatura, internamente tracce d’uso e d'umidità. Discreta conservazione. Unito con: TORNIELLI, Girolamo. Quaresimale postumo... Edizione novissima Ricorretta, ed accresciuta... Bassano, Remondini, 1769 4to; 245x180 mm. Legatura coeva in pergamena rigida, tassello in pelle con titolo in oro al dorso, tagli rossi a spruzzo. Pp. XII, 284; Fregio xilogr. al Front., Iniziali figurate e istoriate, Test., Final., testo su due colonne. Ottimo stato di conservazione.