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Descrizione

TOMÁS YEPES (Valencia, 1610-1674 circa). "Natura morta". Olio su tela. Ricolorata. Allegata relazione dello storico Don José Gómez Frechina. Presenta i restauri. Misure: 62,5 x 82,5 cm; 77 x 97 cm (cornice). In quest'opera Hiepes ci offre una natura morta di carattere dinamico e scenografico, tipicamente barocca, in cui una base tipicamente spagnola si combina con un'influenza italiana caratteristica della scuola valenciana del barocco. Questa scuola fu molto influenzata dal tenebrismo di Caravaggio nel XVII secolo, poiché i dipinti italiani destinati alle collezioni reali arrivavano in Spagna attraverso il porto di Valencia. Quest'opera combina il dinamismo compositivo del pieno barocco con un trattamento cromatico e luminoso direttamente derivato da Caravaggio. Ai toni accesi e anticlassici dei fiori, tra cui spiccano il rosa e il rosso, si aggiunge tutta una serie di colori terrosi, ocra e carminio che costituiscono la base della tavolozza caravaggesca, costituendo un interessante contrappunto visivo. Per quanto riguarda la struttura generale, si tratta di un'opera che appartiene chiaramente al periodo barocco spagnolo. Tomás Hiepes è attualmente considerato il più importante pittore di nature morte del barocco valenciano, e di fatto è responsabile del maggiore interesse per questo genere in ambito valenciano. Pur essendo nato intorno al 1610, Hiepes iniziò la sua produzione artistica nella seconda metà del secolo e continuò a lavorare fino agli anni Settanta, anche se la sua pittura non mostra grandi cambiamenti stilistici nel corso della sua produzione. Nella sua opera si può apprezzare una ricerca di geometria e simmetria attraverso la composizione dei fiori, che egli dispone a raggiera, alla maniera del primo barocco spagnolo, come si può vedere in questa tela. Il suo linguaggio estetico è caratterizzato da diverse caratteristiche che si possono notare in quest'opera. Tra questi, l'importanza del naturalismo, una tecnica dettagliata e precisa, visibile soprattutto nelle qualità degli oggetti, una gamma cromatica prevalentemente calda, tipicamente valenciana, l'influenza della natura morta napoletana nella luminosità e sontuosità di alcuni elementi e un certo carattere tenebrista nell'illuminazione. Per quanto riguarda le informazioni biografiche su Tomás Hiepes, non esiste una bibliografia esaustiva che possa stabilire la sua intera carriera artistica. Si sa che le sue opere furono firmate tra il 1642 e il 1674, anno della sua morte. Le sue opere sono attualmente conservate in diverse collezioni private e in importanti centri d'arte, tra cui il Museo del Prado, il Museo de Bellas Artes di Valencia e il Monasterio de las Descalzas Reales di Madrid, oltre ad altre collezioni pubbliche e private.

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TOMÁS YEPES (Valencia, 1610-1674 circa). "Natura morta". Olio su tela. Ricolorata. Allegata relazione dello storico Don José Gómez Frechina. Presenta i restauri. Misure: 62,5 x 82,5 cm; 77 x 97 cm (cornice). In quest'opera Hiepes ci offre una natura morta di carattere dinamico e scenografico, tipicamente barocca, in cui una base tipicamente spagnola si combina con un'influenza italiana caratteristica della scuola valenciana del barocco. Questa scuola fu molto influenzata dal tenebrismo di Caravaggio nel XVII secolo, poiché i dipinti italiani destinati alle collezioni reali arrivavano in Spagna attraverso il porto di Valencia. Quest'opera combina il dinamismo compositivo del pieno barocco con un trattamento cromatico e luminoso direttamente derivato da Caravaggio. Ai toni accesi e anticlassici dei fiori, tra cui spiccano il rosa e il rosso, si aggiunge tutta una serie di colori terrosi, ocra e carminio che costituiscono la base della tavolozza caravaggesca, costituendo un interessante contrappunto visivo. Per quanto riguarda la struttura generale, si tratta di un'opera che appartiene chiaramente al periodo barocco spagnolo. Tomás Hiepes è attualmente considerato il più importante pittore di nature morte del barocco valenciano, e di fatto è responsabile del maggiore interesse per questo genere in ambito valenciano. Pur essendo nato intorno al 1610, Hiepes iniziò la sua produzione artistica nella seconda metà del secolo e continuò a lavorare fino agli anni Settanta, anche se la sua pittura non mostra grandi cambiamenti stilistici nel corso della sua produzione. Nella sua opera si può apprezzare una ricerca di geometria e simmetria attraverso la composizione dei fiori, che egli dispone a raggiera, alla maniera del primo barocco spagnolo, come si può vedere in questa tela. Il suo linguaggio estetico è caratterizzato da diverse caratteristiche che si possono notare in quest'opera. Tra questi, l'importanza del naturalismo, una tecnica dettagliata e precisa, visibile soprattutto nelle qualità degli oggetti, una gamma cromatica prevalentemente calda, tipicamente valenciana, l'influenza della natura morta napoletana nella luminosità e sontuosità di alcuni elementi e un certo carattere tenebrista nell'illuminazione. Per quanto riguarda le informazioni biografiche su Tomás Hiepes, non esiste una bibliografia esaustiva che possa stabilire la sua intera carriera artistica. Si sa che le sue opere furono firmate tra il 1642 e il 1674, anno della sua morte. Le sue opere sono attualmente conservate in diverse collezioni private e in importanti centri d'arte, tra cui il Museo del Prado, il Museo de Bellas Artes di Valencia e il Monasterio de las Descalzas Reales di Madrid, oltre ad altre collezioni pubbliche e private.

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