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Descrizione

Attribuito a PAOLO DE MATTEIS (Salerno, Napoli, 1662 - 1728). "La raccolta di Herminia. Olio su tela. Conserva la tela originale. Presenta restauri. Misure: 182 x 142 cm. La disposizione dei personaggi che compongono questa scena indica che l'opera è forse un frammento di una composizione più ampia di cui si trova la replica. Nel dipinto originale, di dimensioni maggiori, c'è una giovane donna osservata dalle altre figure. In termini di soggetto, queste rappresenterebbero dei pastori e la figura perduta di Erminia, o erminia, una principessa saracena che fugge dalla battaglia e si rifugia infine in una capanna di pastori. La storia in particolare è ispirata a uno dei passaggi del poema epico "La Gerusalemme liberata", scritto da Torcuato Tasso nel 1581. Esteticamente, l'opera è erede del tenebrismo in quanto gioca con i contrasti di luce, creando un'illuminazione irreale e diretta. Inoltre, il modo in cui sono ritratti i pastori, uno di età avanzata e tre giovani la cui rappresentazione ricorda quella dei putti, è realistico e nel caso del vecchio crudo, come si può notare soprattutto nel trattamento pittorico del busto. La scena è completata dalla presenza di alcune pecore e di un cane da pastore, che aggiunge grande dinamismo alla scena. Per il tipo di composizione e soprattutto per la gamma cromatica utilizzata, questo pezzo appartiene alla produzione dell'artista italiano Paolo de Matteis. Egli si formò accademicamente con il maestro Francesco di Maria a Napoli e successivamente con Luca Giordano. Dal 1702 al 1705 de' Matteis lavorò a Parigi, in Calabria e a Genova. Tra il 1723 e il 1725, de 'Matteis visse a Roma, dove fu incaricato da Papa Innocenzo XIII. In questo periodo ebbe come allievi varie personalità come Ignazio de Oliveira, Bernardes Peresi e membri della famiglia Sarnelli, Giuseppe Mastroleo, Giovanni Pandozzi e Nicolas de Filippis. Oggi le sue opere si trovano in importanti collezioni private e in numerose importanti istituzioni, tra cui il Museo di Capodimonte (Italia), il Getty Museum in California (USA) e la Galleria Nazionale di Urbino (Italia).

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Attribuito a PAOLO DE MATTEIS (Salerno, Napoli, 1662 - 1728). "La raccolta di Herminia. Olio su tela. Conserva la tela originale. Presenta restauri. Misure: 182 x 142 cm. La disposizione dei personaggi che compongono questa scena indica che l'opera è forse un frammento di una composizione più ampia di cui si trova la replica. Nel dipinto originale, di dimensioni maggiori, c'è una giovane donna osservata dalle altre figure. In termini di soggetto, queste rappresenterebbero dei pastori e la figura perduta di Erminia, o erminia, una principessa saracena che fugge dalla battaglia e si rifugia infine in una capanna di pastori. La storia in particolare è ispirata a uno dei passaggi del poema epico "La Gerusalemme liberata", scritto da Torcuato Tasso nel 1581. Esteticamente, l'opera è erede del tenebrismo in quanto gioca con i contrasti di luce, creando un'illuminazione irreale e diretta. Inoltre, il modo in cui sono ritratti i pastori, uno di età avanzata e tre giovani la cui rappresentazione ricorda quella dei putti, è realistico e nel caso del vecchio crudo, come si può notare soprattutto nel trattamento pittorico del busto. La scena è completata dalla presenza di alcune pecore e di un cane da pastore, che aggiunge grande dinamismo alla scena. Per il tipo di composizione e soprattutto per la gamma cromatica utilizzata, questo pezzo appartiene alla produzione dell'artista italiano Paolo de Matteis. Egli si formò accademicamente con il maestro Francesco di Maria a Napoli e successivamente con Luca Giordano. Dal 1702 al 1705 de' Matteis lavorò a Parigi, in Calabria e a Genova. Tra il 1723 e il 1725, de 'Matteis visse a Roma, dove fu incaricato da Papa Innocenzo XIII. In questo periodo ebbe come allievi varie personalità come Ignazio de Oliveira, Bernardes Peresi e membri della famiglia Sarnelli, Giuseppe Mastroleo, Giovanni Pandozzi e Nicolas de Filippis. Oggi le sue opere si trovano in importanti collezioni private e in numerose importanti istituzioni, tra cui il Museo di Capodimonte (Italia), il Getty Museum in California (USA) e la Galleria Nazionale di Urbino (Italia).

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