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Descrizione

LOTI (Louis-Marie-Julien VIAUD, detto Pierre). L.A.S. ""Pierre Loti"", in basso, 1 p. e ½ in-12, che accompagna un testo dell'amico Marchand (?) del 25 maggio 1902 2 pp. in-12 (sul ruolo della donna francese "strappata da Cristo alla schiavitù orientale" per la libertà della civiltà occidentale), indirizzato a Mme Alphonse Daudet (Julia Allard) e recante un commovente omaggio ad Alphonse Daudet (su carta intestata di 41 rue de l'Université): "Non ho letto quello che il mio amico Marchand ha appena scritto a fronte, ma mi dice che è piuttosto "lungo e nebuloso". Sarò quindi conciso e chiaro, se possibile, e dirò semplicemente quanto mi ha incantato e commosso trovarmi questa sera a casa dei miei vecchi amici, dove credo di sentire ancora la presenza del caro grande amico che non c'è più...". "

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LOTI (Louis-Marie-Julien VIAUD, detto Pierre).

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PIERRE LOTTIER (Francia, 1916 - Santa Susana, Spagna, 1987). Coppia di fioriere in stile Giorgio III, anni '50 circa. Legno dipinto di nero che simula il legno delle radici. Presenta segni d'uso e di usura. Misure: 86 x 46 x 46 cm. Coppia di fioriere disegnate da Pierre Lottier. Lo storicismo e la libera rivisitazione del passato erano caratteristiche dell'opera di Lottier, come si può vedere in queste fioriere a forma di coppa con l'esterno decorato con nervature di legno. Lottier conferisce al legno diverse finiture e patine. Pierre Lottier è stato un importante designer e decoratore di mobili nato in Francia ma residente a Barcellona, attivo dal dopoguerra. Già negli anni Sessanta e Settanta aveva un importante laboratorio, dove si formavano importanti ebanisti della nuova generazione. Lottier si dedicò principalmente alla decorazione di importanti case della capitale catalana, anche se ne progettò altre fuori città, come la casa di Ava Gardner a Madrid. Nato in una famiglia di artisti (il padre era il famoso ristoratore e omonimo Pierre Lottier che nel 1880 fondò "La Reserve" in Costa Azzurra, uno dei locali dell'alta società più apprezzati da milionari e aristocratici), Pierre Lottier si stabilì a Madrid negli anni Trenta, emarginato dalla società francese. Entra in contatto con l'élite spagnola dell'epoca come procuratore di importanti opere d'arte, soprattutto porcellane e bronzi orientali. Negli anni Cinquanta si stabilisce tra Madrid e Barcellona. Collabora con importanti case di design come Casa Valentí o Casa Gancedo per i tessuti più storici. Pierre Lottier inizia a emulare la carriera di Marc du Plantier e della famosa Maison Jansen di Parigi. I suoi inizi si basavano sulla purezza del "Grand Gout" francese, incentrato principalmente sugli stili Luigi XV e XVI. Più tardi, negli anni Cinquanta, si orientò verso gli stili inglesi tipici della fine del XVIII secolo: Hepplewhite, Adam, Chippendale, Sheraton o Gillwood erano i cognomi a cui Lottier si ispirava maggiormente. Dal 1970, lo stile si è spostato su una scia più moderna. I suoi nuovi progetti si basano sull'Art Déco e sul razionalismo classico, tipico di una nuova società più intellettuale.