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Descrizione

JAVIER MARISCAL (Almazora, Castellón, 1950). Palo Alto, Barcellona. Maggio 2006. Olio su tela. Firmato e datato sul margine destro; firmato, localizzato e datato sul retro. Provenienza: collezione privata Misure: 180 x 160 cm. La maestria di Javier Mariscal nel comporre scene animate, folle illuminate dalla magia della notte, non ha concorrenti. Con uno stile spensierato dispone i personaggi di questa tela in modo apparentemente casuale, ma sotto l'apparente caos di riflettori, brindisi, sorrisi, corpi e tavoli c'è un rigore compositivo frutto di autentiche doti. Mariscal si abbevera ai fumetti, ma trasforma il fumetto in un'incursione sociologica e plastica. Riconosciamo la sua firma in ognuno dei suoi personaggi, quei volti sintetici e alcuni di essi leggermente canini, che ricordano una delle mascotte più famose degli ultimi decenni. Javier Mariscal, noto designer industriale, disegnatore e fumettista, vive e lavora a Barcellona dal 1970. Ha studiato design alla Scuola Elisava di Barcellona, ma ha presto abbandonato gli studi per imparare direttamente da ciò che lo circondava e seguire i propri impulsi creativi. Inizia la sua carriera nel mondo del fumetto underground in pubblicazioni come "El Rrollo Enmascarado" o "Star", insieme a Farry, Nazario e Pepichek. Dopo aver realizzato i suoi primi fumetti a metà degli anni Settanta, nel 1979 disegna il logo del Bar Cel Ona, opera per la quale inizia a farsi conoscere dal grande pubblico. L'anno successivo apre a Valencia il Dúplex, il primo bar firmato da Mariscal insieme a Fernando Salas, per il quale disegna uno dei suoi pezzi più famosi, lo sgabello Dúplex, vera e propria icona del design degli anni Ottanta sia all'interno che all'esterno dei nostri confini. Nel 1981 la sua attività di designer di mobili lo porta a partecipare alla mostra del Gruppo Memphis a Milano. Nel 1987 espone al Centro Georges Pompidou di Parigi e partecipa alla Documenta di Kassel. Due anni dopo il suo disegno Cobi viene scelto come mascotte per i Giochi Olimpici di Barcellona del 1992, inizialmente controverso ma oggi riconosciuto come la mascotte più redditizia nella storia dei Giochi moderni. Nel 1989 crea l'Estudio Mariscal e collabora a diversi progetti con designer e architetti come Arata Isozaki, Alfredo Arribas, Fernando Salas, Fernando Amat e Pepe Cortés. Tra i suoi lavori più importanti ci sono le identità visive per il Partito Socialista Svedese, la stazione radio Onda Cero, lo Zoo di Barcellona, l'Università di Valencia, il centro di design e architettura Lighthouse di Glasgow, il centro culturale GranShip in Giappone e la società di post-produzione londinese Framestore. Nel 1999 ha ricevuto il Premio Nazionale di Design, assegnato dal Ministero dell'Industria spagnolo e dalla Fondazione BCD come riconoscimento per la sua intera carriera professionale.

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JAVIER MARISCAL (Almazora, Castellón, 1950). Palo Alto, Barcellona. Maggio 2006. Olio su tela. Firmato e datato sul margine destro; firmato, localizzato e datato sul retro. Provenienza: collezione privata Misure: 180 x 160 cm. La maestria di Javier Mariscal nel comporre scene animate, folle illuminate dalla magia della notte, non ha concorrenti. Con uno stile spensierato dispone i personaggi di questa tela in modo apparentemente casuale, ma sotto l'apparente caos di riflettori, brindisi, sorrisi, corpi e tavoli c'è un rigore compositivo frutto di autentiche doti. Mariscal si abbevera ai fumetti, ma trasforma il fumetto in un'incursione sociologica e plastica. Riconosciamo la sua firma in ognuno dei suoi personaggi, quei volti sintetici e alcuni di essi leggermente canini, che ricordano una delle mascotte più famose degli ultimi decenni. Javier Mariscal, noto designer industriale, disegnatore e fumettista, vive e lavora a Barcellona dal 1970. Ha studiato design alla Scuola Elisava di Barcellona, ma ha presto abbandonato gli studi per imparare direttamente da ciò che lo circondava e seguire i propri impulsi creativi. Inizia la sua carriera nel mondo del fumetto underground in pubblicazioni come "El Rrollo Enmascarado" o "Star", insieme a Farry, Nazario e Pepichek. Dopo aver realizzato i suoi primi fumetti a metà degli anni Settanta, nel 1979 disegna il logo del Bar Cel Ona, opera per la quale inizia a farsi conoscere dal grande pubblico. L'anno successivo apre a Valencia il Dúplex, il primo bar firmato da Mariscal insieme a Fernando Salas, per il quale disegna uno dei suoi pezzi più famosi, lo sgabello Dúplex, vera e propria icona del design degli anni Ottanta sia all'interno che all'esterno dei nostri confini. Nel 1981 la sua attività di designer di mobili lo porta a partecipare alla mostra del Gruppo Memphis a Milano. Nel 1987 espone al Centro Georges Pompidou di Parigi e partecipa alla Documenta di Kassel. Due anni dopo il suo disegno Cobi viene scelto come mascotte per i Giochi Olimpici di Barcellona del 1992, inizialmente controverso ma oggi riconosciuto come la mascotte più redditizia nella storia dei Giochi moderni. Nel 1989 crea l'Estudio Mariscal e collabora a diversi progetti con designer e architetti come Arata Isozaki, Alfredo Arribas, Fernando Salas, Fernando Amat e Pepe Cortés. Tra i suoi lavori più importanti ci sono le identità visive per il Partito Socialista Svedese, la stazione radio Onda Cero, lo Zoo di Barcellona, l'Università di Valencia, il centro di design e architettura Lighthouse di Glasgow, il centro culturale GranShip in Giappone e la società di post-produzione londinese Framestore. Nel 1999 ha ricevuto il Premio Nazionale di Design, assegnato dal Ministero dell'Industria spagnolo e dalla Fondazione BCD come riconoscimento per la sua intera carriera professionale.

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