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MARCELLO VENUSTI (seguace di) Deposizione Olio su tavola, 45,5x30,5 cm

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MARCELLO VENUSTI (seguace di) Deposizione Olio su tavola, 45,5x30,5 cm

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MARCELLO VENUSTI (Como 1512 - 1515 - Roma). "Calvario". Olio su tavola. Si ringrazia la signora Francesca Parrilla per l'aiuto nella perizia dell'opera. Misure: 24 x 15,5 cm; 47,5 x 41 cm (cornice). Si tratta di un dipinto appartenente alla cerchia di Marcello Venusti, il che si deduce dall'estetica con cui l'opera è stata concepita, che parte da un linguaggio pittorico realistico, molto influenzato dall'arte della scultura, con un grande senso simbolico che ci permette due letture, quella simbolica e quella realistica. C'è importanza per il dettaglio, con una descrizione minuziosa degli oggetti, nulla sfugge all'occhio del pittore, e in questo caso nonostante la sobrietà della scena, il trattamento della croce, e il teschio che giace ai piedi presentano un delicato trattamento dettagliato, la raffinatezza è anche abbandonata, gli esseri reali appaiono senza intenzione idealistica. In questo caso particolare l'opera presenta una grande somiglianza compositiva con l'opera "Christus am Kreuz", che appartiene alla collezione di dipinti dello Stato di Baviera. L'opera tedesca attribuita a Marcello Venusti è datata tra il 1515 e il 1579. Marcello Venusti è stato un pittore manierista italiano attivo a Roma alla metà del XVI secolo. Originario di Mazzo di Valtellina, vicino a Como, si dice che sia stato allievo di Perino del Vaga. È noto soprattutto per la copia ad olio in scala (oggi Museo di Capodimonte, Napoli) del Giudizio Universale di Michelangelo nella Cappella Sistina, commissionata dal cardinale Alessandro Farnese, che fu completata durante la vita del maestro e incontrò la sua approvazione. Questa è la migliore testimonianza di come appariva l'affresco prima che venissero aggiunti i panneggi a molte delle figure nude negli anni Sessanta del Quattrocento, anche se Venusti aggiustò discretamente alcune delle discrepanze di scala tra le figure di Michelangelo. Anche diverse pale d'altare per chiese romane, come quella per la chiesa di Santa Maria sopra Minerva, sono attribuite a Venusti. Si ringrazia la signora Francesca Parrilla per l'aiuto nella perizia del pezzo.