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Fritz Behn, ciclo "Visioni africane" 14 fogli e frontespizio colorato a mano, litografie, 1910-20 circa, 14 fogli firmati in piombo, stato di conservazione variabile, dimensioni dei fogli circa 57,5 x 80 cm ciascuno. Informazioni sull'artista: Scultore tedesco. Scultore (1878 Klein Grabow - 1970 Monaco di Baviera), 1898-1900 studia all'Accademia di Belle Arti di Monaco come allievo di Adolf von Hildebrand e Wilhelm von Rümann, il mecenate di Behn è il principe reggente Luitpold, 1907-09 viaggia in Africa e in Sudamerica per realizzare studi di disegno anatomico di selvaggina di grossa taglia e per produrre calchi in gesso di selvaggina cacciata, 1905, 1907 e 1909 partecipa alla Biennale di Venezia, dal 1910 membro della Secessione di Monaco, 1910 riceve il titolo di "professore reale bavarese", lavora presso le università di Monaco e Stoccarda e presso l'Accademia d'Arte di Weimar, 1911-12 soggiorno a Parigi e visita ad Auguste Rodin, viaggi in Italia e a Londra, vince la gara d'appalto per l'erezione del monumento ai caduti delle colonie tedesche nel 1913 - il monumento non viene realizzato, 1913 mostra insieme a Franz Marc presso la Galleria Tannhäuser di Monaco, Pubblicazione del saggio "Für Fritz Behn" di Thomas Mann, arruolamento come volontario di guerra nel 1914, contatti con Adolf Hitler dal 1921, soggiorno a Buenos Aires/Argentina dal 1923 al 25, elezione a presidente dell'Associazione degli artisti di Monaco di Baviera nel 1927, collaboratore della rubrica del Völkischer Beobachter dal 1927, iniziatore del Kampfbund für deutsche Kultur nazionalsocialista nel 1928, viaggi in Africa dal 1931 al 1932, 1940 Nominato direttore dell'Accademia di Belle Arti di Vienna, carica che ricopre fino alla fine del nazionalsocialismo, 1943 Insignito della Medaglia Goethe per l'Arte e la Scienza da Adolf Hitler, inserito nella lista delle Gottbegnadeten, Behn si presenta come oppositore del regime dopo la fine della dittatura nazista, riceve una pensione dalla Repubblica Federale Tedesca, 1968 Insignito della Targa del Senato della Città di Lubecca, fonte: Thieme-Becker e Wikipedia.

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Fritz Behn, ciclo "Visioni africane" 14 fogli e frontespizio colorato a mano, litografie, 1910-20 circa, 14 fogli firmati in piombo, stato di conservazione variabile, dimensioni dei fogli circa 57,5 x 80 cm ciascuno. Informazioni sull'artista: Scultore tedesco. Scultore (1878 Klein Grabow - 1970 Monaco di Baviera), 1898-1900 studia all'Accademia di Belle Arti di Monaco come allievo di Adolf von Hildebrand e Wilhelm von Rümann, il mecenate di Behn è il principe reggente Luitpold, 1907-09 viaggia in Africa e in Sudamerica per realizzare studi di disegno anatomico di selvaggina di grossa taglia e per produrre calchi in gesso di selvaggina cacciata, 1905, 1907 e 1909 partecipa alla Biennale di Venezia, dal 1910 membro della Secessione di Monaco, 1910 riceve il titolo di "professore reale bavarese", lavora presso le università di Monaco e Stoccarda e presso l'Accademia d'Arte di Weimar, 1911-12 soggiorno a Parigi e visita ad Auguste Rodin, viaggi in Italia e a Londra, vince la gara d'appalto per l'erezione del monumento ai caduti delle colonie tedesche nel 1913 - il monumento non viene realizzato, 1913 mostra insieme a Franz Marc presso la Galleria Tannhäuser di Monaco, Pubblicazione del saggio "Für Fritz Behn" di Thomas Mann, arruolamento come volontario di guerra nel 1914, contatti con Adolf Hitler dal 1921, soggiorno a Buenos Aires/Argentina dal 1923 al 25, elezione a presidente dell'Associazione degli artisti di Monaco di Baviera nel 1927, collaboratore della rubrica del Völkischer Beobachter dal 1927, iniziatore del Kampfbund für deutsche Kultur nazionalsocialista nel 1928, viaggi in Africa dal 1931 al 1932, 1940 Nominato direttore dell'Accademia di Belle Arti di Vienna, carica che ricopre fino alla fine del nazionalsocialismo, 1943 Insignito della Medaglia Goethe per l'Arte e la Scienza da Adolf Hitler, inserito nella lista delle Gottbegnadeten, Behn si presenta come oppositore del regime dopo la fine della dittatura nazista, riceve una pensione dalla Repubblica Federale Tedesca, 1968 Insignito della Targa del Senato della Città di Lubecca, fonte: Thieme-Becker e Wikipedia.

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