La conversione di Saulo in Paolo - Maestro fiammingo del XVII secolo - Olio su t…
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La conversione di Saulo in Paolo - Maestro fiammingo del XVII secolo - Olio su tela, doppio 88 x 108 cm - Composizione invertita basata sul dipinto di Peter Paul Rubens della Collezione Principesca del Liechtenstein.

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La conversione di Saulo in Paolo - Maestro fiammingo del XVI

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Arazzo belga, 1600 circa. "Paolo a Tessalonica". Tessuto a mano in lana. Firmato. Misure: 315 x 310 cm. In questo importante arazzo fiammingo di epoca barocca viene sviluppato un tema biblico tratto dagli Atti degli Apostoli. Occupando il campo centrale, di notevoli dimensioni, è stata rappresentata con grande foga narrativa la visita di San Paolo alla sinagoga di Tessalonica, città greca nella cui sinagoga iniziò a predicare per diversi sabati consecutivi. Utilizzando le Scritture, riuscì a convertire alcune persone, anche se suscitò anche dei sospetti. Qui vediamo, nei volti e nei gesti degli ebrei, una grande varietà di atteggiamenti davanti alle prediche: volti riflessivi, diffidenti, indifferenti, appassionati? L'abbigliamento e l'architettura sono stati descritti in modo sontuoso e aristocratico. Spiccano i tratti cromatici che dinamizzano la composizione (rossi e blu contro ocra e siena). Il bordo ospita anche personaggi, soprattutto allegorie, come la Carità e la Vittoria, oltre a santi ospitati in nicchie. Spicca la ricchezza narrativa e cromatica ottenuta con un intricato disegno, caratteristico delle botteghe di Bruxelles. Dal tardo Medioevo fino al XVIII secolo, gli arazzi fiamminghi, così come la produzione pittorica dei maestri della pittura fiamminga, divennero un bene di lusso esportato in tutta Europa. Lo speciale rapporto che si instaurò tra la regione nota come Fiandre (un modo impreciso di riferirsi all'area settentrionale dello Stato borgognone) e i regni peninsulari cristiani medievali (in particolare la Corona di Castiglia e, più tardi, la Monarchia ispanica - che inglobò i Paesi Bassi asburgici -), da cui proveniva gran parte della lana che raggiungeva i laboratori tessili di Bruges, Gand, Anversa, Bruxelles, Mechelen, Arras o Tou.