MANUEL ALCORLO BARRERA Madrid (1935) "Ragazza ucraina", 2006
Inchiostro e acquer…
Descrizione

MANUEL ALCORLO BARRERA Madrid (1935) "Ragazza ucraina", 2006 Inchiostro e acquerello su carta Firmato e datato in basso a destra Misure: 30 x 20,5 cm

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MANUEL ALCORLO BARRERA Madrid (1935) "Ragazza ucraina", 2006 Inchiostro e acquerello su carta Firmato e datato in basso a destra Misure: 30 x 20,5 cm

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MANUEL FRANQUELO-GINER (Madrid, 1990). "Vitellino", 2017. Schiuma reticolata riempita di ovatta, fodera in peluche cucita a mano e occhi in poliestere lucido. Misure: 200 x 80 x 80 cm. Manuel Franquelo Giner denuncia da diverse discipline il ritmo accelerato della produzione industriale, così come gli sprechi alimentari e l'attuale produzione monumentale di animali. La sostenibilità in tutti i suoi aspetti è senza dubbio il leitmotiv della sua produzione. In "Baby calf" Franquelo riflette sull'oppressione degli animali raffigurando un vitello imbalsamato che viene sgozzato al macello e dal cui ventre pendono le interiora. Le viscere colorate aggiungono un tocco di ingenuità alla crudezza dell'immagine. Manuel Franquelo-Giner vive e lavora a Madrid. Ha studiato? Ha studiato Belle Arti all'UCM e attualmente collabora con Factum Arte. Ha partecipato a fiere d'arte contemporanea nazionali e internazionali come ARCO, Estampa, Photobasel, ArtLima o Forosur, nonché a diverse mostre in istituzioni pubbliche come il CSIC, il Conde Duque e il Centro de Arte Alcobendas di Madrid, o il Centre del Carme di Valencia. Il suo lavoro è presente in diverse collezioni private nazionali e internazionali, come DKV, Kells, Pilar Citoler e Josep Mari?a Civit, tra le altre. È inoltre presente in musei e centri d'arte contemporanea nazionali, come il CAC di Ma?laga e il Centro de Arte Alcobendas di Madrid. Ha ottenuto borse di studio come il VII Encontro de Artistas Novos organizzato da Rafael Doctor e ha collaborato con critici, curatori e filosofi per scrivere saggi in relazione al suo lavoro artistico.

MANUEL FERNÁNDEZ CARPIO (Jaén, 1853 - 1929). "Festa andalusa", 1897. Olio su tela. Firmato e datato in basso a destra. Misure: 60 x 89 cm; 84 x 116 cm (cornice). In questa tela l'autore ci offre un'immagine di carattere festoso, con i protagonisti disposti all'ingresso di una locanda, accompagnati da diversi personaggi popolari lavorati con dovizia di particolari e un senso narrativo che cerca di cogliere il pittoresco, seguendo il gusto dell'epoca. A livello formale, si nota soprattutto l'importanza dello studio cromatico, che acquista una particolare luminosità grazie alla luce chiara che entra dall'ingresso. La pittura di costume è un genere in cui vengono descritti i tipi e gli atteggiamenti popolari, i comportamenti, i valori e le abitudini comuni a un determinato gruppo della popolazione, a una regione o a una classe, attraverso una descrizione satirica, nostalgica o narrativa degli ambienti, dei costumi, degli abiti, delle feste e dei divertimenti, delle tradizioni, dei mestieri e dei tipi rappresentativi di una società. L'idea del costumbrismo nasce dal tentativo di comprendere la realtà, o più precisamente la realtà intesa in modo particolare, da un punto di vista specifico. Il pittore Manuel Fernández Carpio inizia la sua formazione a Jaén sotto la guida di Manuel de la Paz Mosquera, per poi recarsi a Madrid grazie a una borsa di studio della Diputación Provincial de Jaén che gli permette di proseguire gli studi presso la Escuela de Bellas Artes de San Fernando. Una volta terminati gli studi, Fernández Carpio affianca alla pratica artistica l'insegnamento, attività che sviluppa dapprima presso la Escuela Superior de Artes de Industrias di Madrid, poi presso la Escuela de Bellas Artes di Malaga e la Escuela Industrial di Santander. Contemporaneamente fa conoscere il suo lavoro al pubblico attraverso mostre ufficiali e partecipa assiduamente alle Esposizioni Nazionali di Belle Arti di Madrid, ricevendo una menzione d'onore nel 1895 per l'opera "Procesión de san Antonio, en Madrid". Fu anche premiato con una medaglia all'Esposizione Provinciale di Jaen nel 1878 per il dipinto "È morto!". Nelle sue opere trattò diversi temi, tra i quali i più importanti furono i costumi e la pittura di paesaggio, sebbene abbia trattato anche alcuni temi storici come la conquista di Jaen e abbia realizzato anche alcune opere orientaliste. Manuel Fernández Carpio è attualmente rappresentato al Museo del Prado (opere in deposito al Museo Municipale di Madrid e al Palazzo di Ayete a San Sebastián), al Museo e al Consiglio Provinciale di Jaén, al Museo di Belle Arti di A Coruña e in altre collezioni pubbliche e private.