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Descrizione

Skyphos; Magna Grecia, Puglia, IV secolo a.C. Ceramica. Restauro sulla linea di frattura visibile in foto. Misure: 10 x 26 cm (con manici); 19 cm (diametro senza manici). È la forma a darci la tipologia a cui appartiene questo vasellame greco antico. Lo skyphos è una coppa da vino profonda, con due manici e una base bassa e larga, oppure senza base. Le anse possono essere piccole e orizzontali, sporgenti dall'orlo (nelle forme corinzie e ateniesi), oppure a forma di ansa, poste sull'orlo o sporgenti dalla base. L'esemplare in esame non appartiene alle note categorie di figure rosse o figure nere, ma presenta solo una smaltatura o smaltatura nera. La tecnica dello smalto nero impiega lo stesso smalto utilizzato per le ceramiche a figure rosse e nere, ma ricopre completamente il pezzo, senza decorazioni figurative. Si trattava di uno smalto grezzo trasparente, che una volta cotto assumeva il caratteristico tono nero, intenso e lucido. Questi pezzi provengono dalla regione della Puglia, nell'Italia meridionale, dove si trovano la Daunia, attualmente coincidente con la provincia di Foggia, e Mesapia, nella parte meridionale della regione. A partire dal 320 a.C. Atene non esportò più ceramica e solo pochi vasi furono realizzati e dati in premio agli atleti delle Panatenee. La ceramica della penisola italica prese quindi il posto di quella ateniese sul mercato mediterraneo. Presenta un restauro nella linea di frattura visibile nella foto.

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Skyphos; Magna Grecia, Puglia, IV secolo a.C. Ceramica. Restauro sulla linea di frattura visibile in foto. Misure: 10 x 26 cm (con manici); 19 cm (diametro senza manici). È la forma a darci la tipologia a cui appartiene questo vasellame greco antico. Lo skyphos è una coppa da vino profonda, con due manici e una base bassa e larga, oppure senza base. Le anse possono essere piccole e orizzontali, sporgenti dall'orlo (nelle forme corinzie e ateniesi), oppure a forma di ansa, poste sull'orlo o sporgenti dalla base. L'esemplare in esame non appartiene alle note categorie di figure rosse o figure nere, ma presenta solo una smaltatura o smaltatura nera. La tecnica dello smalto nero impiega lo stesso smalto utilizzato per le ceramiche a figure rosse e nere, ma ricopre completamente il pezzo, senza decorazioni figurative. Si trattava di uno smalto grezzo trasparente, che una volta cotto assumeva il caratteristico tono nero, intenso e lucido. Questi pezzi provengono dalla regione della Puglia, nell'Italia meridionale, dove si trovano la Daunia, attualmente coincidente con la provincia di Foggia, e Mesapia, nella parte meridionale della regione. A partire dal 320 a.C. Atene non esportò più ceramica e solo pochi vasi furono realizzati e dati in premio agli atleti delle Panatenee. La ceramica della penisola italica prese quindi il posto di quella ateniese sul mercato mediterraneo. Presenta un restauro nella linea di frattura visibile nella foto.

Stima 900 - 1 000 EUR
Base d'asta 500 EUR

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In vendita il giovedì 18 lug : 15:45 (CEST)
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