Raro altare siriano in pietra basaltica. Vicino a Pasqua, periodo Calcolitico, I…
Descrizione

Raro altare siriano in pietra basaltica. Vicino a Pasqua, periodo Calcolitico, IV millennio a.C. Pietra. Buono stato di conservazione. Provenienza: Elisenda Barbié Art-Archaeology, Barcellona, 2015; esposto: Collezione Ifergan, Malaga (2018-2020). Misure: 29 x 28,5 cm. Altare scolpito in pietra basaltica di forma cilindrica, elegante e dentellata, noto anche come immagine a pilastro, con la parte superiore abbassata a formare una vasca poco profonda e uno dei lati con un volto antropomorfo con un grande naso a forma di becco, piccoli occhi rotondi sporgenti e orecchie a forma di spiga. Si tratta di un pezzo estremamente raro della cultura visiva che probabilmente veniva utilizzato come altare domestico. Altari di questo tipo sono stati rinvenuti nella regione del Golan, nella Siria occidentale e nell'Israele orientale, e sembrano essere stati scolpiti nel basalto locale. È stato suggerito che questi altari rappresentassero divinità domestiche. Nel periodo calcolitico il naso veniva spesso aggiunto a oggetti di culto non antropomorfi, suggerendo che il naso fosse identificato come correlato al soffio vitale e quindi in grado di conferire a un oggetto qualità antropomorfe.

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Raro altare siriano in pietra basaltica. Vicino a Pasqua, periodo Calcolitico, IV millennio a.C. Pietra. Buono stato di conservazione. Provenienza: Elisenda Barbié Art-Archaeology, Barcellona, 2015; esposto: Collezione Ifergan, Malaga (2018-2020). Misure: 29 x 28,5 cm. Altare scolpito in pietra basaltica di forma cilindrica, elegante e dentellata, noto anche come immagine a pilastro, con la parte superiore abbassata a formare una vasca poco profonda e uno dei lati con un volto antropomorfo con un grande naso a forma di becco, piccoli occhi rotondi sporgenti e orecchie a forma di spiga. Si tratta di un pezzo estremamente raro della cultura visiva che probabilmente veniva utilizzato come altare domestico. Altari di questo tipo sono stati rinvenuti nella regione del Golan, nella Siria occidentale e nell'Israele orientale, e sembrano essere stati scolpiti nel basalto locale. È stato suggerito che questi altari rappresentassero divinità domestiche. Nel periodo calcolitico il naso veniva spesso aggiunto a oggetti di culto non antropomorfi, suggerendo che il naso fosse identificato come correlato al soffio vitale e quindi in grado di conferire a un oggetto qualità antropomorfe.

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