Null G. BROGI (1822-1881), Cavour Monument, Turin, around 1880, albumen paper pr…
Descrizione

G. BROGI (1822-1881), Cavour Monument, Turin, around 1880, albumen paper print Giacomo Brogi (1822 Firenze - 1881 ibid.): Veduta del monumento a Cavour in piazza Carlo Emanuele II, Torino, 1880 circa, fotografia originale con timbro a secco, 1880 circa, stampa su carta all'albumina Tecnica: stampa su carta all'albumina, montata su cartone Iscrizione: Inscritta al centro in basso. Data: c. 1880 Descrizione: Giacomo BROGI fondò uno studio fotografico a Firenze nel 1860. A questo seguirono, nel 1869, stabilimenti a Roma e a Napoli. A Firenze compete con i fratelli Alinari e con Giorgio Sommer e Giorgio Conrad a Napoli. Dal 1871 partecipa a esposizioni nazionali e internazionali, spesso premiate. I suoi figli Carlo e Alfredo lavorarono nella bottega, che fu rilevata da Carlo BROGI dopo la sua morte nel 1881. BROGI fu cofondatore della Società Fotografica Italiana e fu uno dei fotografi più importanti dell'Italia del XIX secolo. Fotografia originale con un alto livello di dettaglio. Una prima testimonianza di fotografia di viaggio. Intorno alla metà del XIX secolo, un numero sempre maggiore di turisti di estrazione borghese si recava in Italia. All'epoca le fotografie potevano essere scattate solo con grande dispendio di tempo e con attrezzature costose e poco maneggevoli. Questo rendeva molti turisti ancora più gratificati dal lavoro degli studi fotografici professionali in loco, per portare da lontano un ricordo per chi restava a casa o da collezionare come souvenir. Fotografi famosi come Carlo Naya, Giorgio Sommer o i fratelli Alinari fotografavano i luoghi più famosi delle loro città d'origine e si mettevano in viaggio per fotografare le mete più ambite dai loro clienti e offrirle come stampe all'albumina. Anche i tesori dell'arte antica venivano fotografati e offerti ai viaggiatori. Le fotografie di alta qualità di sculture e affreschi continuarono a dare un importante contributo alla documentazione dei tesori d'arte e a renderli accessibili agli studiosi di tutta Europa, che in precedenza dovevano affidarsi a tracciati o incisioni se non potevano vedere di persona l'originale. Parole chiave: XIX secolo, Storicismo, Architettura, Italia, Dimensioni: Cartone: 37,0 cm x 30,8 cm (14,6 x 12,1 in), Raffigurazione: 24,5 cm x 18,7 cm (9,6 x 7,4 in)

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G. BROGI (1822-1881), Cavour Monument, Turin, around 1880, albumen paper print Giacomo Brogi (1822 Firenze - 1881 ibid.): Veduta del monumento a Cavour in piazza Carlo Emanuele II, Torino, 1880 circa, fotografia originale con timbro a secco, 1880 circa, stampa su carta all'albumina Tecnica: stampa su carta all'albumina, montata su cartone Iscrizione: Inscritta al centro in basso. Data: c. 1880 Descrizione: Giacomo BROGI fondò uno studio fotografico a Firenze nel 1860. A questo seguirono, nel 1869, stabilimenti a Roma e a Napoli. A Firenze compete con i fratelli Alinari e con Giorgio Sommer e Giorgio Conrad a Napoli. Dal 1871 partecipa a esposizioni nazionali e internazionali, spesso premiate. I suoi figli Carlo e Alfredo lavorarono nella bottega, che fu rilevata da Carlo BROGI dopo la sua morte nel 1881. BROGI fu cofondatore della Società Fotografica Italiana e fu uno dei fotografi più importanti dell'Italia del XIX secolo. Fotografia originale con un alto livello di dettaglio. Una prima testimonianza di fotografia di viaggio. Intorno alla metà del XIX secolo, un numero sempre maggiore di turisti di estrazione borghese si recava in Italia. All'epoca le fotografie potevano essere scattate solo con grande dispendio di tempo e con attrezzature costose e poco maneggevoli. Questo rendeva molti turisti ancora più gratificati dal lavoro degli studi fotografici professionali in loco, per portare da lontano un ricordo per chi restava a casa o da collezionare come souvenir. Fotografi famosi come Carlo Naya, Giorgio Sommer o i fratelli Alinari fotografavano i luoghi più famosi delle loro città d'origine e si mettevano in viaggio per fotografare le mete più ambite dai loro clienti e offrirle come stampe all'albumina. Anche i tesori dell'arte antica venivano fotografati e offerti ai viaggiatori. Le fotografie di alta qualità di sculture e affreschi continuarono a dare un importante contributo alla documentazione dei tesori d'arte e a renderli accessibili agli studiosi di tutta Europa, che in precedenza dovevano affidarsi a tracciati o incisioni se non potevano vedere di persona l'originale. Parole chiave: XIX secolo, Storicismo, Architettura, Italia, Dimensioni: Cartone: 37,0 cm x 30,8 cm (14,6 x 12,1 in), Raffigurazione: 24,5 cm x 18,7 cm (9,6 x 7,4 in)

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