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Descrizione

Scuola italiana, XVII-XVIII secolo. Su modelli di ORAZIO GENTILESCHI (Pisa; 1563-Londra; 1639). "Vergine del latte". Frammento del "Riposo nella fuga in Egitto" (Museo del Louvre). Olio su tela. Presenta alcune mancanze nella cornice. Necessita di restauro. Misure: 117 x 102 cm; 131 x 116 cm (cornice). Questo dipinto di scuola classicista riprende il motivo della maternità estratto dal quadro del pittore manierista Orazio Gentileschi dedicato al tema della fuga in Egitto (olio su tela conservato al Louvre), dove la Sacra Famiglia appare in sosta nel suo cammino, dopo aver lasciato Betlemme per sfuggire alla persecuzione di Erode. Il pittore in questione si ispira a quell'immagine della Vergine che allatta il Bambino Gesù, rispettando le proporzioni volumetriche e monumentali dei corpi. Egli segue anche il modello della Vergine del Latte. Gesù succhia il seno mentre ci guarda con la coda dell'occhio, adottando un gesto naturale, senza alcun artificio. La madre ha tratti classici che ci ricordano l'atemporalità. I suoi capelli sono raccolti in un setoso chignon castano chiaro. Il pittore ha scelto una gamma di toni più contrastanti e terrosi rispetto all'originale, in modo che le tonalità della carne siano leggermente atee e la luce modelli i corpi e i lineamenti con ingenuità. L'insieme mostra un'immagine sacrale e piacevole, senza la necessità di introdurre elementi simbolici. Orazio Lomi Gentileschi è stato un pittore italiano nato in Toscana. Iniziò la sua carriera a Roma, dipingendo in stile manierista. Gran parte del suo lavoro iniziale a Roma era di natura collaborativa. Dipinse le figure dei paesaggi di Agostino Tassi nel palazzo Rospigliosi e forse nella sala grande del Quirinale. Dopo il 1600 fu influenzato dallo stile più naturalistico di Caravaggio e iniziò ad avere commissioni a Fabriano e a Genova prima di trasferirsi a Parigi, alla corte di Maria de' Medici. Vi rimase per due anni, ma del suo soggiorno è stato identificato un solo dipinto, una figura allegorica della Felicità pubblica, realizzata per il Palazzo del Lussemburgo e oggi conservata nella collezione del Louvre. Nel 1626 Gentileschi, accompagnato dai suoi tre figli, lasciò la Francia per l'Inghilterra, dove si unì alla famiglia del primo ministro del re, George Villiers, primo duca di Buckingham. Fu l'artista preferito della regina Henrietta Maria, per la quale dipinse il soffitto della Queen's House a Greenwich. I dipinti del periodo inglese sono più eleganti, artificiosi e sobri rispetto alle opere precedenti. Includono due versioni de Il ritrovamento di Mosè (1633), una delle quali fu inviata a Filippo IV di Spagna; in precedenza si supponeva che fosse un dono di Carlo I, ma ora si sa che fu inviata su iniziativa di Gentileschi.

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Scuola italiana, XVII-XVIII secolo. Su modelli di ORAZIO GENTILESCHI (Pisa; 1563-Londra; 1639). "Vergine del latte". Frammento del "Riposo nella fuga in Egitto" (Museo del Louvre). Olio su tela. Presenta alcune mancanze nella cornice. Necessita di restauro. Misure: 117 x 102 cm; 131 x 116 cm (cornice). Questo dipinto di scuola classicista riprende il motivo della maternità estratto dal quadro del pittore manierista Orazio Gentileschi dedicato al tema della fuga in Egitto (olio su tela conservato al Louvre), dove la Sacra Famiglia appare in sosta nel suo cammino, dopo aver lasciato Betlemme per sfuggire alla persecuzione di Erode. Il pittore in questione si ispira a quell'immagine della Vergine che allatta il Bambino Gesù, rispettando le proporzioni volumetriche e monumentali dei corpi. Egli segue anche il modello della Vergine del Latte. Gesù succhia il seno mentre ci guarda con la coda dell'occhio, adottando un gesto naturale, senza alcun artificio. La madre ha tratti classici che ci ricordano l'atemporalità. I suoi capelli sono raccolti in un setoso chignon castano chiaro. Il pittore ha scelto una gamma di toni più contrastanti e terrosi rispetto all'originale, in modo che le tonalità della carne siano leggermente atee e la luce modelli i corpi e i lineamenti con ingenuità. L'insieme mostra un'immagine sacrale e piacevole, senza la necessità di introdurre elementi simbolici. Orazio Lomi Gentileschi è stato un pittore italiano nato in Toscana. Iniziò la sua carriera a Roma, dipingendo in stile manierista. Gran parte del suo lavoro iniziale a Roma era di natura collaborativa. Dipinse le figure dei paesaggi di Agostino Tassi nel palazzo Rospigliosi e forse nella sala grande del Quirinale. Dopo il 1600 fu influenzato dallo stile più naturalistico di Caravaggio e iniziò ad avere commissioni a Fabriano e a Genova prima di trasferirsi a Parigi, alla corte di Maria de' Medici. Vi rimase per due anni, ma del suo soggiorno è stato identificato un solo dipinto, una figura allegorica della Felicità pubblica, realizzata per il Palazzo del Lussemburgo e oggi conservata nella collezione del Louvre. Nel 1626 Gentileschi, accompagnato dai suoi tre figli, lasciò la Francia per l'Inghilterra, dove si unì alla famiglia del primo ministro del re, George Villiers, primo duca di Buckingham. Fu l'artista preferito della regina Henrietta Maria, per la quale dipinse il soffitto della Queen's House a Greenwich. I dipinti del periodo inglese sono più eleganti, artificiosi e sobri rispetto alle opere precedenti. Includono due versioni de Il ritrovamento di Mosè (1633), una delle quali fu inviata a Filippo IV di Spagna; in precedenza si supponeva che fosse un dono di Carlo I, ma ora si sa che fu inviata su iniziativa di Gentileschi.

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