Null DAMIÁN CASTRO (Córdoba, 1716-Siviglia, 1793).

Pastorale vescovile, 1785-17…
Descrizione

DAMIÁN CASTRO (Córdoba, 1716-Siviglia, 1793). Pastorale vescovile, 1785-1793 circa. Argento dorato. Presenta segni di usura. Presenta segni. Misure: 167,5 x 17 x 9 cm. Pastorale realizzato in argento dorato, secondo modelli gotici nel contesto dello storicismo. Si ispira a pezzi di oreficeria medievale realizzati in metalli preziosi, con pietre incastonate. Anche la crestatura che segue la voluta generale che disegna la linea del disegno, basata su piccoli steli vegetali, è molto tipica dei pezzi medievali. L'opera porta i segni del celebre argentiere Damián Castro (Cordova, 1716 - Siviglia, 1793). Rafael Ramírez de Arellano, José Valverde e Hernández Perera sono stati gli studiosi che hanno messo in luce la figura di questo orafo. La sua carriera iniziò per mano del padre, anch'egli argentiere, Juan de Castro. Nel 1729 fu premiato dalla corporazione degli argentieri della città di Cordova, essendo questo il primo dato rigoroso che si conosce della sua carriera di argentiere. Alcuni storici sottolineano che, a causa del suo stile, potrebbe aver imparato anche nella bottega di García de los Reyes. Nel 1736, dopo la morte del padre, iniziò la sua carriera da solo. Nel 1752 iniziò a lavorare come maestro maggiore della cattedrale e sei anni dopo fu nominato sostituto dei marchi. Presenta segni di usura. Presenta marchi.

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DAMIÁN CASTRO (Córdoba, 1716-Siviglia, 1793). Pastorale vescovile, 1785-1793 circa. Argento dorato. Presenta segni di usura. Presenta segni. Misure: 167,5 x 17 x 9 cm. Pastorale realizzato in argento dorato, secondo modelli gotici nel contesto dello storicismo. Si ispira a pezzi di oreficeria medievale realizzati in metalli preziosi, con pietre incastonate. Anche la crestatura che segue la voluta generale che disegna la linea del disegno, basata su piccoli steli vegetali, è molto tipica dei pezzi medievali. L'opera porta i segni del celebre argentiere Damián Castro (Cordova, 1716 - Siviglia, 1793). Rafael Ramírez de Arellano, José Valverde e Hernández Perera sono stati gli studiosi che hanno messo in luce la figura di questo orafo. La sua carriera iniziò per mano del padre, anch'egli argentiere, Juan de Castro. Nel 1729 fu premiato dalla corporazione degli argentieri della città di Cordova, essendo questo il primo dato rigoroso che si conosce della sua carriera di argentiere. Alcuni storici sottolineano che, a causa del suo stile, potrebbe aver imparato anche nella bottega di García de los Reyes. Nel 1736, dopo la morte del padre, iniziò la sua carriera da solo. Nel 1752 iniziò a lavorare come maestro maggiore della cattedrale e sei anni dopo fu nominato sostituto dei marchi. Presenta segni di usura. Presenta marchi.

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