Null MOLTO BELLO IL PITTURA "MME À LA PEINTURE" DI EDMÉ EMILE LABORNE (1837-1913…
Descrizione

MOLTO BELLO IL PITTURA "MME À LA PEINTURE" DI EDMÉ EMILE LABORNE (1837-1913) Pastello su carta, firmato in basso a destra, incorniciato sotto vetro. Dimensioni: 62,5 x 35 cm (vista) Ex studente del Lycée Henri-IV di Parigi, Edmé-Émile Laborne scrisse una tesi per la sua laurea in legge nel 1859 intitolata Du louage d'ouvrage et d'industrie. Studia all'École des Beaux-Arts di Parigi sotto la guida del pittore marino Jules Noël e del pittore Eugène Lacoste. Espone al Salon dal 1865 al 1890. Pittore di vedute urbane e di paesaggi, i suoi soggetti preferiti erano la costa della Normandia e la valle della Loira. I suoi paesaggi di spiagge e porti sono simili a quelli di Eugène Boudin. La vendita postuma del suo studio si svolse a Parigi il 19 dicembre 1927 presso l'Hôtel Drouot. In questa occasione, il Journal des débats politiques et littéraires scriveva il 15 dicembre 1927: "[...] consumato colorista, aggiungeva a una reale accuratezza di visione un vero e proprio dono nel rendere i vari effetti della luce. Nelle sue composizioni di densi ensemble, non c'è un dettaglio, e nemmeno un punto del paesaggio, che gli sfugga, ed eccelle, inoltre, nel rendere ogni movimento, atteggiamento e fisionomia5 [...]".

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MOLTO BELLO IL PITTURA "MME À LA PEINTURE" DI EDMÉ EMILE LABORNE (1837-1913) Pastello su carta, firmato in basso a destra, incorniciato sotto vetro. Dimensioni: 62,5 x 35 cm (vista) Ex studente del Lycée Henri-IV di Parigi, Edmé-Émile Laborne scrisse una tesi per la sua laurea in legge nel 1859 intitolata Du louage d'ouvrage et d'industrie. Studia all'École des Beaux-Arts di Parigi sotto la guida del pittore marino Jules Noël e del pittore Eugène Lacoste. Espone al Salon dal 1865 al 1890. Pittore di vedute urbane e di paesaggi, i suoi soggetti preferiti erano la costa della Normandia e la valle della Loira. I suoi paesaggi di spiagge e porti sono simili a quelli di Eugène Boudin. La vendita postuma del suo studio si svolse a Parigi il 19 dicembre 1927 presso l'Hôtel Drouot. In questa occasione, il Journal des débats politiques et littéraires scriveva il 15 dicembre 1927: "[...] consumato colorista, aggiungeva a una reale accuratezza di visione un vero e proprio dono nel rendere i vari effetti della luce. Nelle sue composizioni di densi ensemble, non c'è un dettaglio, e nemmeno un punto del paesaggio, che gli sfugga, ed eccelle, inoltre, nel rendere ogni movimento, atteggiamento e fisionomia5 [...]".

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