Null Josep Vila Closes (Manresa, 1921)
Paisatge amb el Pont Nou.
Olio su tela. F…
Descrizione

Josep Vila Closes (Manresa, 1921) Paisatge amb el Pont Nou. Olio su tela. Firmato e datato 1981. 60 x 73 cm.

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Josep Vila Closes (Manresa, 1921) Paisatge amb el Pont Nou. Olio su tela. Firmato e datato 1981. 60 x 73 cm.

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BÉCAT (Paul Emile) & MARAN (René). Batouala illustrato con diciotto gouaches di P.-E. Bécat incise da Louis Maccard. Parigi, Guillot, 1947. In-4 su ff., copertina in brossura illustrata con sculture africane, in cartella e custodia. Copertine macchiate e soleggiate. 18 gouaches hors texte di Bécat. 13 iniziali e 10 cappelli di Marine Monnier. Ritratti molto belli realizzati sul posto da P.-E. Bécat. Edizione di 418 esemplari; n. 309 di 350 su Arches. Alcune leggere macchie brune (soprattutto nelle prime pagine), ma per il resto una buona copia di quest'opera molto bella di René Maran, elegantemente illustrata da Paul-Émile Bécat (alcuni ritratti ricordano lo stile di Iacovleff, che ha illustrato una precedente edizione della stessa opera). René Maran (1887-1960), proveniente da una famiglia guyanese stabilitasi in Martinica e poi in Gabon (dove il padre ricopriva un incarico amministrativo coloniale), all'età di 7 anni fu mandato a studiare in Francia, dove conobbe Félix Éboué. Dopo aver studiato legge, entrò nell'amministrazione coloniale e fu nominato nel 1912 a Oubangui-Chari, l'attuale Repubblica Centrafricana. Confrontandosi sul posto con le difficili condizioni di vita delle popolazioni locali, trae spunto da questa esperienza per scrivere il suo primo romanzo "Batouala - Véritable roman nègre", che descrive le tradizioni dei Bandas e in particolare il rito della Gan'za, una cerimonia di iniziazione per i ragazzi e le ragazze nel loro passaggio all'età adulta. Pubblicato nel 1921 grazie agli amici Henri de Régnier e Philéas Lebesgue, il romanzo, nella sola prefazione (non inclusa in questa edizione), denuncia alcuni aspetti della colonizzazione, che valsero al suo autore polemiche e inimicizie. Ciononostante, il libro vinse il Prix Goncourt nel 1921, diventando il primo libro di uno scrittore nero a vincere un prestigioso premio letterario.