Null Magnifica coppia di nature morte spagnole, Espinosa way, Juan de (1628, doc…
Descrizione

Magnifica coppia di nature morte spagnole, Espinosa way, Juan de (1628, doc. 1659) Scuola spagnola dei secoli XVII-XVIII. Coppia di dipinti a olio su tela, ogni tela misura: 80 x 60 cm, misure con cornice: 90 x 70 cm. Pittore documentato a Madrid nella prima metà del XVII secolo e il cui nome appare citato in relazione ad altri pittori madrileni in documenti del 1628 e del 1659. Altre notizie conservate sembrano accrescere l'imprecisione della sua figura, poiché lavorando a Corte ebbe almeno due pittori con lo stesso nome; uno di essi era già morto nel 1614 e il secondo era residente nella capitale nel 1651 e lo fu anche negli anni successivi. Di grande virtuosismo pittorico, che diventano quasi una firma del maestro, oltre a conchiglie, uccelli e pezzi di ceramica portati dall'America. La sua formulazione artistica dimostra che era ben consapevole delle risorse del chiaroscuro del primo terzo del secolo, con l'obiettivo di ottenere contrasti che accentuassero il volume delle forme che mette in gioco in ogni sua opera. Doveva essere un artista di una certa fama, visto che appare spesso citato negli inventari delle proprietà private dell'epoca. Attualmente, opere di questo autore sono conosciute in collezioni private e pubbliche di Madrid, Parigi e Londra e in esse Espinosa si dimostra un determinato coltivatore di quel tenebrismo che non rinuncia all'effetto luminoso stilisticamente legato a Juan Fernández "il Labrador" (Luna, JJ: La natura morta spagnola al Prado. Da Van der Hamen a Goya, Museo Nacional del Prado, 2008, p. 160).Scuola

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Magnifica coppia di nature morte spagnole, Espinosa way, Juan de (1628, doc. 1659) Scuola spagnola dei secoli XVII-XVIII. Coppia di dipinti a olio su tela, ogni tela misura: 80 x 60 cm, misure con cornice: 90 x 70 cm. Pittore documentato a Madrid nella prima metà del XVII secolo e il cui nome appare citato in relazione ad altri pittori madrileni in documenti del 1628 e del 1659. Altre notizie conservate sembrano accrescere l'imprecisione della sua figura, poiché lavorando a Corte ebbe almeno due pittori con lo stesso nome; uno di essi era già morto nel 1614 e il secondo era residente nella capitale nel 1651 e lo fu anche negli anni successivi. Di grande virtuosismo pittorico, che diventano quasi una firma del maestro, oltre a conchiglie, uccelli e pezzi di ceramica portati dall'America. La sua formulazione artistica dimostra che era ben consapevole delle risorse del chiaroscuro del primo terzo del secolo, con l'obiettivo di ottenere contrasti che accentuassero il volume delle forme che mette in gioco in ogni sua opera. Doveva essere un artista di una certa fama, visto che appare spesso citato negli inventari delle proprietà private dell'epoca. Attualmente, opere di questo autore sono conosciute in collezioni private e pubbliche di Madrid, Parigi e Londra e in esse Espinosa si dimostra un determinato coltivatore di quel tenebrismo che non rinuncia all'effetto luminoso stilisticamente legato a Juan Fernández "il Labrador" (Luna, JJ: La natura morta spagnola al Prado. Da Van der Hamen a Goya, Museo Nacional del Prado, 2008, p. 160).Scuola

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