Null JOSEP UCLÉS CIFUENTES (1952-2013), JOSEP BAQUÉS (1931) AND FLORENCIO GALIND…
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JOSEP UCLÉS CIFUENTES (1952-2013), JOSEP BAQUÉS (1931) AND FLORENCIO GALINDO (1947-2016). 3 lithographs. Uclés: firmato, senza tiratura. Foglio non smussato. 66 x 50 cm. Baqués: prova d'artista, firmata e datata 1962. Foglio doppio. 50 x 38,5 cm. Galindo: firmato e numerato, 1/75. Foglio non smussato. 66 x 50 cm.

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JOSEP UCLÉS CIFUENTES (1952-2013), JOSEP BAQUÉS (1931) AND FLORENCIO GALINDO (1947-2016). 3 lithographs. Uclés: firmato, senza tiratura. Foglio non smussato. 66 x 50 cm. Baqués: prova d'artista, firmata e datata 1962. Foglio doppio. 50 x 38,5 cm. Galindo: firmato e numerato, 1/75. Foglio non smussato. 66 x 50 cm.

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JOSEP ROCA SASTRE (Terrassa, 1928 - Barcellona, 1997). "Da Lucas Cranach", 1953. Olio su tela. Firmato in basso a destra. Firmato, titolato e datato sul retro. Con etichetta Oriol Galeria d'Art sul retro. Misure: 100 x 80 cm; 105 x 86 cm (cornice). Quella che viene messa all'asta è un'opera giovanile del pittore Josep Roca Sastre, corrispondente a una fase precedente alla realizzazione delle sue scene di interni intimi. La tela è una versione metafisica dell'opera "Le tre grazie" di Lucas Cranach il Vecchio, una tavola dipinta dal maestro nel 1531 e oggi conservata al Museo del Louvre di Parigi. Formatosi a Barcellona, negli anni Sessanta Roca ha iniziato a sviluppare uno stile personale e indipendente, creando un proprio linguaggio. La sua proposta si concentrava sul recupero dello sguardo del vicino e del quotidiano, del familiare. Espone per quarant'anni nella Sala Parés di Barcellona, e presenta il suo lavoro anche in altre città spagnole e negli Stati Uniti. Nel 1966 riceve il premio Sant Jordi dalla Diputació di Barcellona e due anni dopo la medaglia d'onore al Salon des Artistes Français di Parigi. Nel 1980 diventa membro dell'Accademia Reale di Belle Arti di Sant Jordi e nel 1993 riceve il Premio Quadern della Fundació Amics de les Arts i de les Lletres de Sabadell. Roca Sastre ha sviluppato uno stile figurativo di temi intimi, applicando uno sguardo personale e soggettivo alle sue scene di interni e ai suoi paesaggi urbani e naturali. Dalla sua morte, sono state organizzate retrospettive dell'opera di Josep Roca presso La Pedrera e le gallerie Muncunill (Terrassa), Oriol (Barcellona) e Juan Oliver Maneu (Palma di Maiorca). Le sue opere sono conservate nel Museo Nazionale d'Arte della Catalogna.

JOSEP GUINOVART (Barcellona, 1927-2007). Senza titolo, 1977. Olio e collage su uralite. Firmato e datato in basso a sinistra. Misure: 105 x 114 x 9 cm. Josep Guinovart era uno sperimentatore nato con forme, texture, supporti e linguaggi. Ciò è evidente in questa composizione in cui il gioco di onde nella materia è utilizzato dall'artista per enfatizzare l'effetto del collage e delle figure frammentarie (una testa, il corpo ferito di un toro...) Le forme sembrano comporsi e scomporsi tra un battito di ciglia e l'altro, in una composizione orchestrata che fa appello allo spazio circostante. Josep Guinovart si è formato alla Escuela de Maestros Pintores, alla Escuela de Artes y Oficios e nelle classi della FAD. Nel 1948 tiene la sua prima mostra personale presso le gallerie Syra di Barcellona. Ben presto acquisisce un solido prestigio, collabora con Dau al Set e partecipa ai Saloni di Ottobre, Jazz e Undici. Negli anni Cinquanta, grazie a una borsa di studio, vive a Parigi, dove conosce a fondo l'opera di Cézanne e Matisse che, insieme a Miró e Gaudí, saranno le sue influenze più importanti. Nel 1955, insieme ad Aleu, Cuixart, Muxart, Mercadé, Tàpies e Tharrats, forma il gruppo Taüll, che riunisce gli artisti d'avanguardia dell'epoca. Intorno al 1957 inizia una tendenza informale e astratta, con una forte presenza materica sia attraverso l'incorporazione di vari elementi e oggetti (legno bruciato, scatole, oggetti di scarto) sia attraverso l'applicazione di tecniche come il collage e l'assemblaggio. A partire dagli anni Sessanta si allontana dalla poetica dell'Informale e inizia a produrre opere ricche di segni e gesti, che contengono una forte carica espressiva nelle linee e nei colori. Negli anni Settanta utilizza sistematicamente materiali come la sabbia, la terra, l'argilla, la paglia e il fibrocemento e nel decennio successivo si concentra sulla sperimentazione della proiezione tridimensionale delle sue opere, che si concretizza nella creazione di ambienti o ambientazioni spaziali come quella intitolata Contorn-extorn (1978). La produzione artistica di Guinovart è molto varia: dipinti murali, allestimenti e scenografie teatrali, come quella realizzata per le Nozze di sangue di Federico García Lorca, illustrazioni di libri, cartellonistica, arazzi e sculture. Ha partecipato alle Biennali di San Paolo (1952 e 1957), Alessandria d'Egitto (1955) e Venezia (1958, 1962 e 1982) e tra i suoi premi figurano il Premio Città di Barcellona nel 1981, il Premio Nazionale delle Arti Plastiche nel 1990 e il Premio della Generalitat per le Arti Plastiche nel 1990. Nel 1994 è stato inaugurato ad Agramunt, a Lérida, l'Espai Guinovart, una fondazione privata che ospita una mostra permanente delle opere dell'artista. È rappresentato nei Musei d'Arte Contemporanea di Barcellona, Madrid e Città del Messico, nel Museo di Scultura all'Aperto di Santa Cruz de Tenerife, nel Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, nel Museo de Bellas Artes di Bilbao, nel Museo San Telmo di San Sebastián, il Museo Eusebio Sempere di Alicante, il Museo de Navarra di Tafalla, la Casa de las Américas dell'Avana, il Museo Bocchum in Germania, il Museo de Bellas Artes di Long Island, New York, e il Museo Patio Herreriano di Valladolid.