PORCHÉ (François). 3 LAS all'attrice Madame Simone, che sposò nel 1924. - 11 novembre 1918, 2 pp. in-4, racconto avvincente della fine della guerra: "Amore mio, a mezzogiorno ho sentito un rintocco lontano in direzione di Gisors. Ho aperto la finestra e ho gridato a Valloussia: 'La guerra è finita'. (...) E per tutta la sera in paese sono scoppiati dei petardi. (...) A parte le prove, riposati, amore mio. E prendi molte precauzioni. Apollinaire morì di nuovo di influenza, in 2 giorni. - 12 novembre 1918, 2 pp. in-4. È preoccupato per l'assenza di notizie e pensa già all'armistizio: "Sembra che queste manifestazioni spontanee abbiano raggiunto una scala del tutto straordinaria. Non si parla di disordine. Ma come sono stati dimenticati in fretta i morti, perché la gioia abbia assunto un carattere così tumultuoso! (...) C'è solo da chiedersi come certe condizioni possano essere applicate allo stato attuale della Germania...". - 1 dic. 1925, 4 pp. in-8, carta intestata Washington Hotel. Il suo "adorato amore" è in tournée: "Sono felicissimo del trionfo. Dopo l'Italia, l'Egitto. Tutti vogliono il mio caro Pousset". Le dà varie notizie, programma il loro incontro a Roma e il loro pranzo da "gros pigeon [che] vaneggia lo stesso: a distanza di 3 giorni mi fa rileggere i versi di Théophile Gautier sull'album di Elisa". Le invia le poesie che ha scritto e il 28 viene pubblicato il suo articolo sulle donne su L'Illustration. Esperto: Ségolène Beauchamp