Null FRANCESC GIMENO. Veduta di Santa Creu d'Olorda. Disegno a carboncino e clar…
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FRANCESC GIMENO. Veduta di Santa Creu d'Olorda. Disegno a carboncino e clarino su carta Firmato e localizzato 19x50 cm. Ruggine. Cornice in legno argentato. Non esaminato senza cornice.

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FRANCESC GIMENO. Veduta di Santa Creu d'Olorda. Disegno a carboncino e clarino su carta Firmato e localizzato 19x50 cm. Ruggine. Cornice in legno argentato. Non esaminato senza cornice.

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Lettera di indulgenza di Papa Pio VI del 1776 magnifica lettera di indulgenza tardo barocca, costituita da un'incisione in rame parzialmente colorata a mano e stampata su carta vergata da Francesco Mazzoni (menzionato a Roma dal 1738 al 1789) con aggiunte manoscritte, Pietro e Paolo che reggono il sudario della Veronica in alto al centro, incoronati dallo Spirito Santo in forma di colomba, a sinistra veduta del Vaticano con Piazza San Pietro e la Chiesa di San Pietro, in basso a sinistra veduta della Basilica di San Giovanni in Laterano a Roma, in alto a destra veduta storica della Basilica di San Paolo fuori le Mura e in basso a destra della Basilica di Santa Maria Maggiore, a sinistra veduta della Basilica di Santa Maria Maggiore. Maria Maggiore", a sinistra ritratto di Papa Pio VI (1717-1799, nato Giovanni Angelo Conte Braschi, Papa Pio VI dal 1775), a destra raffigurazione di un'udienza papale nella Basilica di San Pietro, in basso tre raffigurazioni della nomina a Papa, a sinistra proclamazione del nuovo Papa dal balcone dopo il conclave, al centro processione con il Papa trasportato in un palanchino dalla Cappella Sistina alla Basilica di San Pietro e a destra preghiera del Papa nella Basilica di San Pietro. San Pietro e a destra la preghiera del Papa alla Porta Santa, con il testo latino "Beatissime Pater - Dominicus Killer Romae praesens ac brevi discessurus Sanctitati Vestrae humillime Supplicat ut dignetur sibi suisque Consanguineis ac affinibus in primo Gradu nec non 12 hic nominatis Personis Indulgentiam plenariam in articulo Mortis Sacramentaliter confessis ac Sacra Comunione refectis aut Salutem contrite SSimum [Sanctissimum] Nomen Jesu ore vel corde devote invocantibus benigne concedere am Gratiam Deo [ingl.Santissimo Padre - Domenico Killer, che è presente a Roma e presto partirà, chiede umilmente a Vostra Santità di concedere gentilmente la piena assoluzione a se stesso e ai suoi consanguinei di primo grado e parenti per matrimonio, e in particolare alle 12 persone qui nominate, che al momento della morte si sono confessate ricevendo il sacramento e sono state rafforzate dalla Santa Comunione o, come salvezza, hanno devotamente fatto voto del santissimo nome di Gesù con la bocca o con il cuore. Grazie a Dio. ]", a destra elenco con i nomi dei 12 interessati, iscrizione e data "Sanctisimo Pio VI - Die 13 mensi Jannuary 1776 [Sua Santità Pio VI il 13 gennaio 1776] ..." e firma indistinta, sigillo cartaceo in rilievo e anno "Anno 1776" in basso a sinistra, informazioni sul testo latino al verso, tracce di piegatura, mancanza di conservazione, incorniciato dietro vetro, dimensioni piegato circa 43 x 56 cm.

FERRERO (Francesco-Maria). Augustæ regiæque Sabaudæ domus arbor gentilitia. Augustæ Taurinorum [Torino], ex typographia Io[hannis]Baptistæ Zappatæ, 1702. In-folio, 208pp, stampa bilingue latino e francese, mezzo vitello fulvo maculato, dorso scanalato, suddiviso e decorato con motivi dorati tra cui il fleur-de-lis con titoli ed ex-libris rossi, tavole in pergamena marmorizzata, bordi maculati; foglio di errata corrige mancante (pag. 209 con verso vuoto); dorso usurato con mancanza di pelle da un nervo, un dorso completamente spaccato, prime e ultime pagine un po' sporche, alcune note e sottolineature a matita (rilegatura del 1840 circa). Prima edizione di questa genealogia di Casa Savoia, accompagnata da testimonianze storiche. Illustrazioni in rame con 33 (di 37) tavole fuori testo: frontespizio di Georges Tasnière da Giulio-Cesare Grampino, e 32 ritratti di Georges Tasnière, Pierre Giffart e Jean-Baptiste Bouchet dal pittore Annécian François Josserme dit Lange (Antonio Manno e Vincenzo Promis, Bibliografia storica degli Stati della monarchia di Savoia, Torino, Brocca, 1884, vol.I, n°1887, n°171, con 30 tavole; Saffroy, vol.III, n°50113, con 36 tavole). Grande impiegato e storico del Ducato di Savoia, Francesco-Maria Ferrero (1655-1730), figlio del conte di Lavriano, ottenne la carica di economo regio creata per lui nel 1707 e fu incaricato dell'amministrazione dei benefici vacanti. Fu anche nominato prevosto di Montcenis (1717), abate del monastero di Santo-Stefano d'Ivrée (1718) e svolse un ruolo attivo nella riforma dell'Università di Torino. Pubblicò la presente opera, seguita da una monografia sulla città di Torino (1712) e da un trattato di linguistica italiana (1722). Provenienza: Société Héraldique (vignetta armoriale ex-libris incisa in rame sul primo foglio volante). -Collège héraldique de France (timbri ex-libris sul titolo).