Null ELISEU QUEROL. Fioriera a coppa balaustrata. Mosaico di ceramica, Barcellon…

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ELISEU QUEROL. Fioriera a coppa balaustrata. Mosaico di ceramica, Barcellona, 1919 circa Altezza 53 cm. Rotture e difetti.

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ELISEU QUEROL. Fioriera a coppa balaustrata. Mosaico di ceramica, Barcellona, 1919 circa Altezza 53 cm. Rotture e difetti.

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Stima 200 - 300 EUR

Giochi Olimpici/ Estate 1992/ Barcellona/ Artistico/ Prestigio. Serie di 18 manifesti artistici ufficiali (quadrilingue) "Barcellona 92, Giochi della XXV Olimpiade, Barcellona 1992". Da Ricard Badia ad América Sanchez, non mancarono creazioni originali. Carlos Rolando, Quim Noller (BN 92 su sfondo rosso), Carlos Rolando (il discobolo in mosaico), Saura Korrente (barre // su sfondo blu), Claret Serrahima (il porto di Barcellona), Josep Pla Narbona (i cinque atleti tra le nuvole), Alonsi (coriandoli), Peret (l'ostacolista), Albert Isern (discobolo, JJ 60 BLN 92), Josep Maria Mir (B 92), Alfonso Sostres (la mano), Onésime Colavidas (le anse), Pati Nunez (i 3 sprinter, B-9-2 sulla pista dorata), G.Miracle (l'atleta antico), Arcadi Moradell (atleta a cinque colori) e Pilar Villuendas (la serpentina). 70X50. TBE.

Stima 600 - 800 EUR

PERE COSP (Barcelona, 1907-2007). Wall or table lamp, 1948-1949. Rusty, perforated iron (decorated with vegetal fretwork and salamanders). Coloured paper inside. Use marks. Damaged fabric lampshade (loose from the base and frame. The lampshade is superimposed on the base and has no other support). Provenance: House in Llavaneras (Barcelona) with an interior designed entirely by Pere Cosp in 1948-1949, referenced on the website dedicated to the author, perecosp.wordpress.com, which lists the most important interior designs he made for individuals and companies. Measurements: 19,5 x 19,5 x 10 cm.(wall lamp); 26 x 31 x 15 cm.(screen). Pere Cosp was an interior designer from Barcelona. With a largely self-taught background, Pere Cosp redirected the family craft workshop towards interior design and integral decoration. The profession served him to give free rein to his creative talent, intentionally distanced from the fashions and trends of the time. Proof of the non-conformist and restless personality that defined him are the designs of his furniture, which still retain an innovative and transgressive spirit. Cosp attended the Escuela de Artes y Bellos Oficios (School of Arts and Crafts), as well as the perspective classes of Professor Arola. But more important for him was the practical part: entering the family workshop and experiencing at first hand all the trades that were carried out there: gilding, mouldings and all kinds of restoration work. He also worked with the furniture maker Alonso and the decorator Parcerises. Pere Cosp was a pioneer in the use of materials that could be called humble, such as pine wood, chipboard, raffia, etc., which he elevated to a higher level through their treatment and use. He often collaborated with other trades: in the field of metalwork, he worked with Biosca y Botey and Pere Peronella. In this line of collaborations, he produced screen feet, wall sconces, outdoor furniture for gardens, an extensive collection of knobs and handles. The decoration of these elements or the final finishing was always done in the workshop. He made combinations of great beauty: stone, marble - Terra Passani was the main supplier - mosaic, in collaboration with Bru, glass, Granell, enamel, Morató, lacquer, according to drawings by his daughter Guillermina, parchment, with which he made wonderful small tables, doors, bed headboards, etc,

Stima 350 - 525 EUR

Tavolo a mosaico Heinz Lilienthal Anni '70, piano rotondo con fine mosaico di piastrelle di ceramica grigio chiaro, semplice struttura cromata a tre gambe, buono stato, h 50 cm, p 100 cm.

Stima 3 000 - 3 500 EUR

MOISÉS VILLÈLIA (Barcellona, 1928 - 1994). "Modello" 1978-1979. Bambù e materiale ceramico (mattone). Allegato un bozzetto originale firmato, datato, localizzato e titolato dall'artista. Misure: 60 x 45 x 20 cm. Moisés Sanmarón Puig, con il nome artistico di Villèlia, fu uno scultore legato al movimento astratto, che inizialmente si identificò con le preoccupazioni artistiche del gruppo Dau al Set. Imparò a scolpire il legno nella bottega del padre, rinomato artigiano, e durante l'infanzia ricevette un'educazione razionalista, interrotta dallo scoppio della guerra civile. Dopo la guerra, la sua famiglia si trasferisce da Barcellona a Mataró. Nel 1945 nasce l'interesse di Villèlia per la poesia, quando realizza le sue prime opere, sculture figurative in legno, con profili espressivamente allungati e dinamici. Espone le sue opere per la prima volta nel 1949, presso il Museo di Mataró. Quattro anni più tardi, dopo aver lavorato con il padre alla realizzazione del legno per la cappella di Santa Ana in città, decide di dedicarsi completamente alla scultura. In questi anni realizza le sue prime opere non figurative, che adottano forme tubolari, con canali longitudinali e perforazioni. Entra in contatto con il mondo artistico barcellonese, in particolare con il poeta Rabasseda e il critico Alexandre Cirici, e nel 1954 tiene la sua prima mostra personale, sempre al Museo di Mataró. Presenta una selezione delle sue prime opere, rilievi che combinano le influenze del modernismo e delle filosofie orientali, che fin dalle letture dell'adolescenza sono state una costante della sua vita. Nel 1963 ideò gli assemblaggi, pezzi che potevano essere combinati a seconda del gusto dell'acquirente, e si risvegliò il suo crescente interesse per le reti. Con una borsa di studio dell'Istituto Francese di Barcellona, si trasferisce a Parigi nel 1967. Nella capitale francese lavora con la carta perforata come materiale principale per le sue opere. Due anni dopo si trasferisce in Argentina, dove vive il fratello, anch'egli scultore, e infine si stabilisce a Quito, dove rimane fino al 1972. Tornato in Spagna, si trasferisce nella città di Molló, a Girona, dove si dedica alla realizzazione di sculture surrealiste in cui utilizza legno di salice e assemblaggi di oggetti, che conferiscono alle sue opere di questo periodo un certo senso umoristico. Morto nel 1994, nel 1999 l'IVAM di Valencia gli ha dedicato una grande mostra retrospettiva. Attualmente è rappresentato al MACBA di Barcellona, al Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía e al Museo de Arte Contemporáneo Patio Herreriano di Valladolid.

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