Null Scuola francese del XVI secolo
Vulcano alla sua fucina
Tela (montata nel XI…
Descrizione

Scuola francese del XVI secolo Vulcano alla sua fucina Tela (montata nel XIX secolo su mogano) 50 x 34 cm (creta e maiolica) Con il suo soggetto mitologico, l'architettura antica, gli Amanti e il fuoco della sua fucina che illumina la notte, questo dipinto sembra far parte di una serie di opere del Rinascimento francese che comprende un'Adorazione dei pastori della cappella di Ecouen (Louvre), nonché incisioni con il monogramma JG. Per molto tempo questa collezione è stata attribuita al libraio parigino Jean de Gourmont. Questa identificazione è stata poi scartata a favore di un argentiere di Lione, Jacques Gauvain, citato tra il 1513 e il 1545. Tuttavia, nulla prova che l'incisore delle incisioni fosse anche l'artista del dipinto del Louvre, oggi attribuito alla "scuola di Jacques Gauvain". La nostra composizione può anche essere confrontata con le architetture pubblicate nel 1551 da Jacques Androuet du Cerceau nelle sue Vues d'optique. Sebbene sia probabile che l'artista del nostro Vulcano alla forgia conoscesse queste architetture incise, egli è comunque un vero e proprio pittore, attraverso l'uso sapiente del colore, che passa sottilmente dagli ocra ai grigi, e attraverso la sottile luce del focolare che esalta la scena centrale.

Scuola francese del XVI secolo Vulcano alla sua fucina Tela (montata nel XIX secolo su mogano) 50 x 34 cm (creta e maiolica) Con il suo soggetto mitologico, l'architettura antica, gli Amanti e il fuoco della sua fucina che illumina la notte, questo dipinto sembra far parte di una serie di opere del Rinascimento francese che comprende un'Adorazione dei pastori della cappella di Ecouen (Louvre), nonché incisioni con il monogramma JG. Per molto tempo questa collezione è stata attribuita al libraio parigino Jean de Gourmont. Questa identificazione è stata poi scartata a favore di un argentiere di Lione, Jacques Gauvain, citato tra il 1513 e il 1545. Tuttavia, nulla prova che l'incisore delle incisioni fosse anche l'artista del dipinto del Louvre, oggi attribuito alla "scuola di Jacques Gauvain". La nostra composizione può anche essere confrontata con le architetture pubblicate nel 1551 da Jacques Androuet du Cerceau nelle sue Vues d'optique. Sebbene sia probabile che l'artista del nostro Vulcano alla forgia conoscesse queste architetture incise, egli è comunque un vero e proprio pittore, attraverso l'uso sapiente del colore, che passa sottilmente dagli ocra ai grigi, e attraverso la sottile luce del focolare che esalta la scena centrale.

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