Null PTOLEMAEUS, Claudius (100-170 AD); RUSCELLI, Girolamo (1518-1566). [La geog…
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PTOLEMAEUS, Claudius (100-170 AD); RUSCELLI, Girolamo (1518-1566). [La geografia] Espositioni et introduttioni vniuersali...sopra tutta la Geografia di Tolomeo. Venice: Valgrisi, 1561. Complete copy of the 64 plates of the Geography, accompanied by the text of the second complete part of the 'tavola dei nomi delle province' of the first edition of Ruscelli's translation of Ptolemy with the maps derived from those made by Giacomo Gastaldi. It is also noteworthy that the 37 maps of the modern world include the first map in an atlas depicting the world in dual hemispheres [Shirley, Mapping of the World 110]. Second part (of 3), 4to, (230 x 170mm). 64 double-page maps (27 of the ancient world and 37 of the modern world), Engraved illustrations and initials, blue edges (light foxing, small tear to upper edge of 'Carta marina' without loss of engraving). 18th-century carta rustica binding (some light wear). Provenance: Francesco Dori (contemporary ownership inscription to title-page; Gaetano Monetelatici (18th century ownership inscription to endpaper). (1)

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PTOLEMAEUS, Claudius (100-170 AD); RUSCELLI, Girolamo (1518-1566). [La geografia] Espositioni et introduttioni vniuersali...sopra tutta la Geografia di Tolomeo. Venice: Valgrisi, 1561. Complete copy of the 64 plates of the Geography, accompanied by the text of the second complete part of the 'tavola dei nomi delle province' of the first edition of Ruscelli's translation of Ptolemy with the maps derived from those made by Giacomo Gastaldi. It is also noteworthy that the 37 maps of the modern world include the first map in an atlas depicting the world in dual hemispheres [Shirley, Mapping of the World 110]. Second part (of 3), 4to, (230 x 170mm). 64 double-page maps (27 of the ancient world and 37 of the modern world), Engraved illustrations and initials, blue edges (light foxing, small tear to upper edge of 'Carta marina' without loss of engraving). 18th-century carta rustica binding (some light wear). Provenance: Francesco Dori (contemporary ownership inscription to title-page; Gaetano Monetelatici (18th century ownership inscription to endpaper). (1)

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Incunabulum - Eusebio di Cesarea. Chronicon. Venezia, Erhard Ratdolt, 1483. In-4 gotico di [170] ff. coll. a-v8 x10 (il primo e l'ultimo foglio bianchi), stampato in nero e rosso, in caratteri gotici e romani, iniziali xilografiche qqs. Senza le 12 tavole introduttive/indice (di cui la prima è bianca). Numerosi piccoli fori di tarlo. Leggere macchie marginali. Macchia rugginosa nel margine di testa di alcuni fogli. Pergamena avorio più tarda, titolo manoscritto in inchiostro marrone sul dorso. Seconda edizione incunabola (dopo l'edizione princeps del 1475 a Milano) delle Cronache di Eusebio di Cesarea (265-339 ca.), vescovo di Cesarea in Palestina, padre della storia ecclesiastica, a cura di J. L. Santritter, conservate solo nella traduzione di Girolamo. Contiene le continuazioni di Prosper Aquitanus (fino al 448), Matthaeus Palmerius Florentinus (fino al 1448) e qui per la prima volta Matthias Palmerius Pisanus (fino al 1481), che cita (sul verso del foglio 155, datato 1457) Gutenberg e l'invenzione della stampa (che fa risalire al 1440). Tipografo tedesco stabilitosi a Venezia prima di rientrare in Germania nel 1486, Erhard Ratdolt fu uno dei primi a utilizzare una combinazione di colori per la stampa, tra cui il Kalendarium magistri (di Johannes Muller, detto Regiomontanus) stampato a Venezia nel 1476, poi ristampato ad Augusta nel 1499, e queste Cronache di Eusebio di Cesarea, che mostrano la sua precoce maestria nell'alternare nero e rosso. La Cronaca o Storia Universale (da Abramo a Costantino I nel 325) di Eusebio di Cesarea è divisa in due volumi: il Libro 1 contiene estratti di scrittori precedenti; il Libro 2 consiste in un elenco di date ed eventi presentati in forma tabellare. Mentre il testo originale in koinè (greco "comune") è andato perduto, il testo del Libro 2 (i Canoni) è stato interamente tramandato nella traduzione latina (ampliata al 379) di San Girolamo, prima della scoperta molto più tardi, nel 1782, di una traduzione armena di entrambe le parti (sebbene incompleta). Il Κανών di Eusebio costituisce la più grande opera cronologica di tutta l'antichità e segna la nascita di un nuovo genere storico: la cronaca, che colloca la compilazione di date ed eventi in una tradizione di continuazione del lavoro dei cronisti precedenti. Come tale, rimane un fondamento e una fonte essenziale per la nostra conoscenza della storia antica.