Null JAMES STEPHANOFF (1787-1874) IL RE E IL CARDINALE
Firmato

Acquerello

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JAMES STEPHANOFF (1787-1874) IL RE E IL CARDINALE Firmato Acquerello (35 cm x 47,5 cm)

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JAMES STEPHANOFF (1787-1874) IL RE E IL CARDINALE Firmato Acquerello (35 cm x 47,5 cm)

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Stima 100 - 200 GBP

PELLISSON (Paul): Histoire de Louis XIV, depuis la mort du cardinal Mazarin en 1661 jusqu'à la paix de Nimègue en 1678. Parigi, Rollin, 1749. 3 volumi. 9,5 x 16,5 cm. (6)-LII-424; (2)-393; (2)-VIII-373 pagine. Pieno vitello contemporaneo, dorso con 5 bande in rilievo, tavole decorate. Lievi difetti alla legatura. Piccolo lavoro di tarlo su 20 foglie nel margine superiore del primo volume, non mancante e non grave. Piccola etichetta di proprietà al frontespizio. Copia di pregio. Paul Pellisson fu storiografo del re Luigi XIV per quasi 10 anni, prima di essere sostituito da Racine. Voltaire lo descrisse come molto colto...

Stima 130 - 240 GBP

Serie di 2 opere sulla finanza e la riforma istituzionale sotto l'Ancien Régime: 1. [MELON (Jean-François)]: Mahmoud il Gasnevid. Storia orientale. Frammento tradotto dall'arabo, con note. Rotterdam, Jean Hofhoudt, 1730. Un volume. 11,5 x 18,5 cm. 1 frontespizio-(2)-VI-162-(4) pagine. Cartoni moderni in bradel. Ottimo stato. L'edizione originale risale al 1729. Storia allegorica della Reggenza, opera dell'ex segretario di John Law. Hartig, Pour une hist. de l'utopie. Bibliografia, p. 44. J.-F. Melon "fu chiamato a Parigi dal Duc de La Force, che era membro del Conseil des Finances istituito dopo la morte di Luigi XIV. Poi, dopo essere stato ispettore generale delle fattorie a Bordeaux, quindi agli ordini del cardinale Dubois, divenne segretario di Law, fino alla caduta del sistema nel 1720". (Coquelin e Guillaumin, Dict. de l'éco. politique, p. 152). 2. [BOSQUILLON (Charles-Pierre): Codice nazionale, dedicato agli Estati Generali. Genève, 1788. Un volume. 11,5 x 19 cm. IV-233-(2) pagine. Cartoni moderni in bradel. Ottimo stato. Prima edizione. Conlon 88: 2572; I.N.E.D. 664; Quérard I-p. 425. "Bosquillon rivendica il diritto dei francesi a essere consultati su questioni interessanti. Un capitolo sulle finanze e sulla fiscalità: il popolo offrirà invece una somma che basterà a coprire le spese personali del re, le spese di amministrazione e la liquidazione del debito." (I.N.E.D.).

Stima 30 - 50 GBP

[Lettera del cardinale Jacques Davy du Perron a Enrico IV, 5 aprile 1607. Manoscritto di 8 pagine in-4, in italiano. Sorprendente traduzione contemporanea della lettera inviata dal cardinale du Perron a Enrico IV, oggi conservata alla BnF (BnF ms. fr. 18002 f° 92-99 v°). Questa lettera è di importanza fondamentale nella storia dei negoziati di Enrico IV con il papato. In essa il cardinale annuncia al re di essere riuscito a convincere Paolo V ad aderire alle idee del cardinale de Joyeuse e a fargli abbandonare la causa dei gesuiti per consentire la sua riconciliazione con la Serenissima. Purtroppo non sappiamo perché sia stata realizzata questa traduzione italiana né a chi appartenesse. Un'opera in versi.

Stima 3 500 GBP

Italian coins BOLOGNA Annibale II Bentivoglio (1511-1512) Ducato - CNI 250 AU (g 3,46) RRRR Annibale Bentivoglio, figlio di Giovanni II, riusci ad impadronirsi, con i suoi partigiani, di Bologna, che governò per un anno. Certamente sapeva di non essere in grado di mantenere quella posizione se non convincendo Giulio II a riconoscerla, per cui, dopo una prima fasedi aperta ribellione, cerco' un accordo con il pontefice. Nonostante i suoi sforzi, Giulio II non aveva alcuna intenzione di scendere a patti con lui e, con l'aiuto militare del Re di Napoli, riusci a cacciarlo come aveva fatto con il padre. E' probabile che Annibale, non potendo emettere monete a nome di Giulio II senza la sua autorizzazione, ne abbia emesse autonomamente. Il punzone usato per imprimere San Pietro venne modificato sensibilmente dopo l'arrivo a Bologna del nuovo cardinale legato Giovanni Medici. Mentre in precedenza la veste era raffigurata lunga sino a nascondere i piedi, in seguito si presentava piu' corta, con le caviglie scoperte. Poiché è improbabile che Giovanni Bentivoglio II abbia emesso ducati anonimi senza il proprio stemma o quello del pontefice alla fine del suo governo, si ritiene che questo bolognino d'oro debba essere attribuito ad Annibale II. E quelli con la veste corta senza nessuna armetta sono assegnabili alle Sedi Vacanti seguenti il pontificato di Leone X. Moneta di grandissima rarità e di superba qualità, in particolar modo il D/, che presenta rilievi praticamente integri e perfettamente impressi. L'unico esemplare, oltre a questo, che siamo riusciti a trovare , risulta quello dell'asta Künker del 2022, catalogato erroneamente sotto Clemente VII e che, in conservazione BB+, ha realizzato 3200 euro + diritti. - qFDC/ M.di SPL

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