Null COCOTTE 1900 - Yèle de GUESTRE(Personaggio della Belle Epoque, moglie del b…
Descrizione

COCOTTE 1900 - Yèle de GUESTRE(Personaggio della Belle Epoque, moglie del barone Pichon Goubert de Guestre, fu spesso sulla bocca di tutti. Il suo nome si trova sulla scia di demi-mondaines, principalmente Valdesse de La Bigne, con cui soggiornò non solo nella sua proprietà di Ville-d'Avray, al Lys Rouge, ma anche nella sua Villa des Aigles a Monte Carlo, lasciando intendere che fossero "teneri amici": il famoso ritratto di Gabrielle d'Estrée e di una delle sue sorelle del 1594 (un soggetto molto lesbico!) è stato acquistato dalla sua proprietà nel 1937) / Lettera autografa firmata, 4 pagine in-8, intestata "Le Lys Rouge (Ville d'Avray)" [proprietà della demi-mondaine Valtesse de La Bigne], 27 giugno 1905 (timbro postale sulla busta conservata e allegata, con affrancatura e sigillo di ceralacca grigia con il motto "Acta non verba", "atti e non parole"), al signor Jakowski, presso il giornale La Vie parisienne di Parigi: "Solo oggi, signore, ho ricevuto le incantevoli parole che ha scritto su di me su La Vie Parisienne del 17 giugno - di cui la ringrazio sentitamente - Le Cygne de Bruges!Sono lusingato, sì, molto lusingato, da un appellativo così euforico - ma tutto confuso perché non lo merito - Dobbiamo restituire a Parigi ciò che le appartiene - ahimè! Sono un parigino - che brutta parola!Conosco Bruges - troppo poco - ma abbastanza per amarla infinitamente - Lei ha evocato in me ricordi molto belli - in un istante ho rivisto attraverso di Lei la città morta - i suoi canali, i suoi cigni e i suoi primitivi - I Memling mi sono passati davanti agli occhi [evocazione delle opere del pittore primitivo Hans Memling] - tutto questo lo devo a Lei - grazie ancora Signore e tutti i miei simpatici complimenti".

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COCOTTE 1900 - Yèle de GUESTRE(Personaggio della Belle Epoque, moglie del barone Pichon Goubert de Guestre, fu spesso sulla bocca di tutti. Il suo nome si trova sulla scia di demi-mondaines, principalmente Valdesse de La Bigne, con cui soggiornò non solo nella sua proprietà di Ville-d'Avray, al Lys Rouge, ma anche nella sua Villa des Aigles a Monte Carlo, lasciando intendere che fossero "teneri amici": il famoso ritratto di Gabrielle d'Estrée e di una delle sue sorelle del 1594 (un soggetto molto lesbico!) è stato acquistato dalla sua proprietà nel 1937) / Lettera autografa firmata, 4 pagine in-8, intestata "Le Lys Rouge (Ville d'Avray)" [proprietà della demi-mondaine Valtesse de La Bigne], 27 giugno 1905 (timbro postale sulla busta conservata e allegata, con affrancatura e sigillo di ceralacca grigia con il motto "Acta non verba", "atti e non parole"), al signor Jakowski, presso il giornale La Vie parisienne di Parigi: "Solo oggi, signore, ho ricevuto le incantevoli parole che ha scritto su di me su La Vie Parisienne del 17 giugno - di cui la ringrazio sentitamente - Le Cygne de Bruges!Sono lusingato, sì, molto lusingato, da un appellativo così euforico - ma tutto confuso perché non lo merito - Dobbiamo restituire a Parigi ciò che le appartiene - ahimè! Sono un parigino - che brutta parola!Conosco Bruges - troppo poco - ma abbastanza per amarla infinitamente - Lei ha evocato in me ricordi molto belli - in un istante ho rivisto attraverso di Lei la città morta - i suoi canali, i suoi cigni e i suoi primitivi - I Memling mi sono passati davanti agli occhi [evocazione delle opere del pittore primitivo Hans Memling] - tutto questo lo devo a Lei - grazie ancora Signore e tutti i miei simpatici complimenti".

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